Sentieri Montani di Cittàducale

Escursione n. 014: Micciani, Pendenza; giro ad anello per Vasche, Lago di Paterno, Castel Sant'Angelo, Canetra

 

Micciani, Pendenza

Vasche, Lago di Paterno, Castel Sant’Angelo, Canetra

giro ad anello

tempo del giro: 4 ore

ascesa: 500 m

sviluppo: 17 Km - Traccia GPX

Premessa:

Interessante itinerario che costeggia per un tratto il Fiume Peschiera affluente del Fiume Velino, la sorgente si trova vicino Micciani, nella Piana di San Vittorino e sgorga alle pendici del Monte Nuria, un vasto massiccio calcareo. Una buona parte della sua acqua alimenta il principale acquedotto di Roma ed è uno dei più grandi del mondo a trasportare solo acqua di sorgente. Per un altro tratto si costeggerà il fiume Velino e si andrà a curiosare presso una sorgente di acqua sulfuria che pochi conoscono (non è quella che si trova lungo la Strada Salaria in località Terme di Cotilia). Un'altra attrattiva è il Lago di Paterno detto anche Pozzo di Rutignano o Latignano, di origine carsica, originato da uno sprofondamento del terreno, non è molto grande ma è molto profondo (raggiunge quasi 54 metri). Infine si percorrerà a mezza costa il boscoso versante Ovest del Monte Nuria, chiamato Costa di San Erasmo, qui si trova una fessura “grotta” da dove, nelle giornate fredde esce aria calda. Il sentiero è facilmente percorribile da bikers allenati.

Percorso auto:

Da Cittaducale si percorre la Strada Salaria n. 4; al bivio della frazione di Caporio si prende a destra la Strada Provinciale Cittaducale-Fiamignano; percorsi circa 3 Km si lascia la strada principale per girare a sinistra e seguire una stretta via asfaltata, c’è l’indicazione per Micciani. Si giunge cosi presso la sede (un ex edificio scolastico in Via Case Sparse 16) dell’Associazione culturale Micciani Unita dove si parcheggia sugli spiazzi circostanti (415 m).

Oppure: giunti a Caporio si prosegue sulla Via Salaria fino a Vasche, frazione del comune di Castel S. Angelo; all’incrocio del Km 90,5 circa, si va a destra seguendo le indicazioni per le Sorgenti del Peschiera-Micciani. Passata una fontana la strada si restringe. Si supera, su uno stretto ponte, il Fiume Peschiera, si passa accanto all’antica Mola Scorretti e si giunge a un crocevia. Si prende a destra e al quadrivio successivo si va a sinistra parcheggiando davanti alla sede dell’Associazione culturale.

Descrizione:

Dall’ex edificio scolastico si segue, a destra (Nord), Via Case Sparse, si trascura a destra la strada che porta nel centro di Micciani e si attraversa su un ponte l’acquedotto del Peschiera dove si notano i mastodontici tubi che portano l’acqua a Roma. Alla successiva biforcazione si prende a destra passando vicino alla Mola Scorretti e si attraversa, su uno stretto ponte, il Fiume Peschiera.

Subito dopo si va a destra (Est) costeggiando il fiume, si passa accanto a una fontana, si lascia a destra la strada che porta alla sorgente (il luogo è recintato e controllato a vista, la sorgente non è visibile perché nasce nelle viscere del Monte Nuria, è possibile visitarla solo con un permesso speciale e accompagnati dagli addetti), si attraversa la ferrovia e si giunge presso il ponte sul Fiume Velino (415 m, 0.30 ore).

Dall’altra parte si lascia la strada asfaltata per seguire una sterrata a destra che costeggia a sinistra il Fiume Velino. Giunti presso la ferrovia, per superarla, si passa sotto al ponte di ferro e si prende subito, a sinistra, la sterrata che prosegue parallela alla ferrovia. Si cammina tra la via ferrata a sinistra e campi coltivati a destra, si lascia a destra una fabbrica di ceramica, a sinistra la stazione ferroviaria e si giunge presso un incrocio con una strada asfaltata, località Vasche di Castel Sant’Angelo (420 m, 0.20 ore).

Con una deviazione sulla destra si può andare a vedere la sorgente di acqua solfuria “poco conosciuta”. Si passa accanto a un grande e fatiscente capannone, si attraversa il Fiume Velino su un piccolo ponte, si va subito a sinistra su una strada sterrata che si lascia dopo pochi metri per entrare a sinistra in un grande terreno arato. Ci si mantiene a destra costeggiando un bosco (si sente sempre più un forte odore di zolfo) e si prosegue fino a trovare la sorgente (425 m, 0.10 ore).

Si torna indietro fino al bivio di quota 420 metri dove si trascura a sinistra il sentiero percorso fin ora e si prosegue dritti. Attraversato un passaggio a livello si giunge al bivio con la SS4 Salaria che si segue a sinistra. Al successivo bivio si prende a destra Via dei Laghi e si sale tra le case della piccola frazione di Castel Sant’Angelo. Passata una chiesa, prima che la strada curva a destra, si può andare dritti e ammirare il Lago di Paterno (430 m). Di fronte al lago in alto si nota il borgo di Paterno e a destra il complesso archeologico delle Terme di Tito. Tornati sulla strada principale si continua a salire fino all’incrocio dove c’è la chiesetta-edicola di San Rocco (502 m, 0.45 ore).

Si prende a destra, Via San Rocco, e si scende verso il borgo di Canetra (frazione del comune di Castel Sant' Angelo). All’incrocio si svolta a destra in Via Dante Alighieri e si prosegue fino a quando la strada curva decisamente a sinistra. Qui si segue una stretta strada che scende dritta, si attraversa la Strada Salaria e si continua su Via Materazzo. Al successivo incrocio si va a destra in Via Carlo Borsani e si giunge sulla piazza dove c’è il parcheggio della stazione ferroviaria di Canetra (432 m, 0.20 ore).

A piedi si prosegue in direzione Est e si attraversa la ferrovia (passaggio a livello) e il Fiume Velino su un ponte; subito dopo, a una biforcazione, si prende la sterrata di destra. Si passa tra terreni coltivati e bosco; dopo un casale si inizia a salire e la strada, nei punti più ripidi, si fa cementata.

Compiuti alcuni tornanti diviene transitabile solo ai mezzi cingolati e a jeep, passa accanto a degli impianti di telecomunicazione (560 m, 0.30 ore) e continua a salire con pendenza meno accentuata.

A un bivio, dopo le antenne, andare a destra, alla successiva biforcazione continuare dritti sempre in leggera salita, qui il fondo migliora. Si prosegue nel bosco senza nessun problema trascurando tutte le deviazioni a sinistra e a destra; infine la sterrata sale a mezza costa prendendo la direzione Sud-Ovest (600 m, 0.20 ore, località Cerquara). Più in alto, località Costa di Sant’Erasmo, la strada sembra terminare (686 m, 0.20 ore); in realtà c’è una biforcazione con una via, molto accidentata, che continua a salire a sinistra e che trascuriamo. Si prosegue dritti seguendo un sentiero che scende leggermente.

Si cammina lungamente, sempre nel bosco; si passa vicino a una buca, si trova sulla sinistra, sembra l’ingresso di una grotta ma il passaggio è ostruito da rocce (770 m, 0.50 ore), avvicinandosi ci si accorge che dal foro fuoriesce aria calda. Più avanti la via è delimitata da alcuni muri a secco (qualcuno, invaso dalla vegetazione, inizia a crollare), si superano alcuni punti dove il sentiero si assottiglia per piccole frane, si compiono alcuni stretti tornanti in discesa e si passa accanto alla recinzione della prima abitazione del paese di Pendenza.

Si esce su una strada cementata che sale fino a un bivio dove si va a destra (770 m, 0.10 ore). Si scende lungo una strada asfaltata, si passa accanto a un fontanile e a una chiesa (San Rocco) e si sale, a destra, raggiungendo il punto più alto del borgo, Piazza della Torre dove c’è un ottimo belvedere e nei pressi, la chiesa di San Cipriano (792 m, 0.20 ore). Tornati vicino la chiesa di San Rocco si svolta a destra e si esce sulla piazza “Largo Sabatino Giangirolami” (760 m). In direzione Sud-Ovest parte una stretta strada che lascia a sinistra una costruzione di legno che funge da bar in estate. Si segue questa via che diviene per un tratto mulattiera e poi di nuovo sterrata fino a uscire di fronte al cimitero (710 m, 0.15 ore).

Superato il camposanto si imbocca la sterrata di destra, al bivio successivo, prima di arrivare di fronte a un cancello, si va a sinistra seguendo un sentiero nel bosco (località Collattoni). A quota 685 m, prima di giungere alla Fonte Secca, si prende a destra una mulattiera (ora molto larga perché utilizzata per far passare un impianto di fognatura) che più in basso diventa sterrata e termina sulla via principale a monte del paese di Micciani. Attraversato il piccolo borgo si esce su una piazzetta molto panoramica (470 m) sulla Piana di San Vittorino e sui paesi circostanti. Si esce dalla piazzetta seguendo Via Pendenza e fatti pochi metri si imbocca a destra una mulattiera (segnata come Sentiero E1) che passa tra bosco e uliveti tagliando un tornante della Strada Comunale. Ancora un'altra scorciatoia e si giunge direttamente presso il parcheggio dell’ex scuola dove termina il giro ad anello (415 m, 1 ora)

cartina OpenStreetMap

Micciani-Lago di Paterno-Vasche di Castel SantAngelo-Pendenza

001 - il parcheggio della stazione ferroviaria di Canetra (Castel Sant’Angelo). Il Monte Giano in evidenza

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002 - il passaggio a livello da superare a piedi

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003 - in fondo la stazione di Canetra

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004 - dopo il passaggio a livello prendere la sterrata di destra

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005 - a tratti la sterrata diventa cementata

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006 - veduta di Castel Sant’Angelo e Canetra

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007 - la sterrata da percorrere

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008 - Canetra, Castel Sant’Angelo e la Cimata di Castello

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009 - la sterrata anche se a tratti cementata diviene percorribile solo da jeep

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010 - impianto di telecomunicazione

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011 - …Ad un bivio, dopo le antenne, andare a destra…

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012 - si prosegue sempre nel bosco

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013 - …Più in alto, quota 755 m, località Costa di Sant’Erasmo, la strada sembra terminare; in realtà c’è una biforcazione con

una via, molto accidentata, che continua a salire a sinistra e un sentiero che va nella direzione da noi fin ora seguita…si

prosegue lungo il sentiero

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013a - foto di Gennaio 2019, escursione organizzata dal CAI e Micciani Unita

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013b - la grotta dove fuoriesce aria calda

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013c - gli obiettivi delle macchine fotografiche si appannano

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014 - muri a secco lungo la mulattiera

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015 - …si passa accanto alla recinzione della prima abitazione del paese di Pendenza. Si esce su una

strada cementata…

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016 - …che sale fino ad un bivio dove si va a destra…

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017 - …Si scende lungo una strada asfaltata…

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018 - …si passa accanto ad un fontanile…

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019 - …e ad una chiesa (San Rocco)…

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020 - salendo verso la parte più alta del paese di Pendenza

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021 - lo stemma del borgo di Pendenza

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022 -  la chiesa di San Cipriano

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023 - il campanile della chiesa di San Cipriano

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024 - uno scorcio di Pendenza

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025 - Piazza della Torre (Pendenza-Cittaducale)

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026 - targa all’ingresso di un punto panoramico di Pendenza

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027 - la targa che ricorda la famiglia che ha restaurato il belvedere

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028 - in fondo Cittaducale vista da Pendenza

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029 - un parapendio di passaggio

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030 - uno sguardo dal belvedere di Pendenza: di fronte il Terminillo, a destra Canetra, Vasche, il Lago di Paterno, il paese di

Paterno, Vasche, Terme di Cotilia e San Vittorino con la piana del Fiume Velino…

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031 - …la piana del Fiume Velino, San Vittorino, Nuovo Laghetto, Caporio, Cittaducale

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