Sentieri Montani di Cittàducale

Escursione n. 019a: Cittaducale-Arco di San Lorenzo-Prati di Paterno-Cesoni, giro ad anello

Cittaducale-Prati di Paterno-Cesoni

passando per la Valle Ottara-Valle dell'Origine

Arco di San Lorenzo-Lago dei Prati di Paterno-Montagna dei Cesoni

giro ad anello

Nota1:

L'itinerario qui descritto ripercorre antichi sentieri presenti su cartina IGM o nuove vie aperte dal passaggio di bikers o animali al pascolo: fino all'ultima mia ricognizione (estate 2020) risultava pulito e ben mantenuto.

tempo del giro ad anello: 6 ore - ascesa 650 m - Km 20 - Traccia GPX

Escursione n. 019a (ex n. 26) 

Descrizione:

Dalla Piazza del Popolo di Cittaducale si percorre, in salita, Corso Mazzini fino alla Torre Angioina, quota 480 m. Dalla Torre si segue, in discesa, Via Nazionale per poche decine di metri e quando si arriva presso la farmacia si imbocca lo stradino che inizia a sinistra dell’ingresso del grande mobilificio D’Angeli; il mobilificio non c’è più, è rimasto il grande immobile fatiscente.

Si costeggia, per un piccolo tratto, le mura medievali del paese e si arriva davanti a un cancello oltre il quale la sterrata continua a seguire le antiche mura, per terra c’è un tombino dell’acquedotto. Si prende a destra un piccolo sentiero che aggira, tenendolo sulla destra, il mobilificio e scende velocemente a incrociare la sterrata di fondovalle; qui c’è un quadrivio, quota 450 m.

Si svolta a destra e si continua a salire in direzione Nord-Est fino a giungere, dopo 500 metri, a un altro bivio, quota 460 m. Si prosegue nel fondo dell’ampia Valle superando parecchi casali ben recintati, in qualcuno di questi ci sono dei cani inferociti che abbaiano e si dimenano a più non posso.

Terminata la sterrata si continua su un sentiero che entra nella folta vegetazione dall'apparenza impenetrabile, gli stessi contadini del posto sono convinti che il sentiero è chiuso ma in realtà si passa, infine si arriva in un punto dove la valle si restringe e il fondo si fa impraticabile, quota 520 m.

Attraversato il fosso, lo si risale sul suo lato destro, senso di marcia, su una mulattiera che, in questo tratto, è ripida. Ignorando una deviazione verso desta si continua a seguire il fosso che rimane a sinistra e si arriva nel punto di confluenza della Valle Ottara con il fosso dell’Origine, quota 590 m.

Ora si rimane nel letto della valle, per alcune centinaia di metri, e prima di un ponticello, nascosto dalla fitta vegetazione, si sale a sinistra uscendo su una strada di montagna asfaltata, presso una vecchia cava, quota 607 m.

Si prende a destra, si passa su un ponticello il fosso della Valle Ottara e subito dopo, su un altro ponticello, il Fosso della Valle dell’Origine e si giunge all’imbocco di un sentiero di solito fangoso; a destra c’è un tombino.

Si segue in salita la mulattiera che dopo poche centinaia di metri si biforca, si prende a sinistra e si prosegue quasi in piano. Le due mulattiere sono utilizzate, da qualche anno, come piste per mountain bike. Si sale su un ottimo sentiero che si mantiene alto rispetto al fondo della Valle dell’Origine; a un bivio si va dritti fino a imbattersi con una sterrata utilizzata dai tagliaboschi, quota 750 m circa.

Si prende in salita a destra e si incrocia una larga sterrata che si segue a sinistra. Seguendo la via principale si arriva presso l’Arco di San Lorenzo, c’è uno spiazzo e, poco sopra, un bottino presso il quale la sterrata si biforca.

Si sale a destra e si giunge presso la Fonte San Lorenzo e il bottino dell’Origine, quota 960 m. La fonte è in pessimo stato, senz’acqua e nascosta dalla vegetazione, qui la sterrata termina.

Si prosegue seguendo la valle in direzione Nord-Nord-Est, tenendola a sinistra. A quota 1020 m si cambia direzione, Sud-Est e infine si esce presso il Laghetto dei Prati di Paterno, quota 1075 m circa, nei pressi c’è un rifugio (attualmente utilizzato solo da animali) e un fontanile.

Dall’altra parte del Lago passa una grossa sterrata che si prende a sinistra, percorsi circa 500 metri si giunge presso la piccola radura dove si trova, in basso a sinistra della strada, la Fonte del Cignale, quota 1066 m.

Dalla Fonte inizia la parte più difficile dell’escursione perché non segnata e neanche molto evidente. Dalla strada, spalle alla Fonte, si segue un sentiero a mezza costa in direzione Sud trascurando quello che più in basso, sinistra, porta a Castel Sant’Angelo ed indicato da una freccia escursionistica di legno.

La via, all’inizio molto evidente, si perde tra la bassa vegetazione di ginepro e poi di faggio. Bisogna seguire tracce di sentiero e districarsi tra le piante e piccole radure, prima in direzione Sud e poi Ovest, cercando di rimanere il più possibile in quota. Infine, dopo aver percorso 2 Km di vera avventura, si ritrova la larga sterrata lasciata presso la Fonte del Cignale, quota 1025 m (il tratto appena descritto è facile se si ha la possibilità di scaricarsi la traccia GPX sopra riportata e se si sa usarla sullo strumento).

E’ possibile evitare questo tratto tornando indietro dalla Fonte del Cignale e seguire la strada principale in direzione Sud.

Senza possibilità d’errore, trascurando tutte le vie secondarie, si giunge nella località Montagna Spaccata dove la via passa in mezzo ad una spaccatura artificiale della roccia, si scende ancora e al primo tornante si lascia a sinistra la strada che porta alla Fonte Scentelle e al borgo di Paterno, poco dopo si trascura un’altra strada a sinistra che si ricongiunge a quella per Fonte Scentelle e si continua a scendere.

Si compie un secondo tornante e al terzo tornante, quota 830 m, si abbandona la carreggiata per seguire dritti un sentiero percorso dai biker, ci sono delle indicazioni.

Senza nessun problema, la via è molto evidente, si attraversa a mezza costa, all’inizio quasi in piano poi perdendo progressivamente quota, tutto il versante boscoso che si trova a nord della frazione di Cesoni, comune di Cittaducale, la zona su IGM è chiamata Montagna dei Cesoni.

Si attraversa un taglio di bosco recente dove la vista spazia dal Monte Nuria a tutta la Piana del Fiume Velino, Piana di San Vittorino; più avanti si attraversa un taglio di qualche anno fa, la mulattiera rimane sempre molto evidente, e si scende fino a quota 727 m, dove ci si immette su una sterrata che a sinistra porta al borgo di Paterno, comune Castel Sant’Angelo.

Si prende a destra e si continua in piano, poi la strada si restringe sempre di più e diviene impraticabile ai mezzi motorizzati tranne che alle moto e bici. Si segue sempre la strada principale, quella che presenta tracce di passaggio di mountain bike, che si fa stretta e si biforca: trascuriamo la via di destra che continua in piano e seguiamo quella di sinistra che inizia a scendere con qualche tratto ripido e scivoloso.

A quota 650 m la via si fa meno erta e la traccia ritorna larga e comoda, adatta a mezzi cingolati che salgono dal basso; il sentiero. sempre molto accidentato, raggiunge il primo terreno coltivato ad olivo e poi continua, quasi in piano, tra altre coltivazioni fino all’ingresso dell’abitato di Cesoni, quota 490 m.

Si prosegue sempre lungo la strada principale, ora asfaltata, Via Cesoni, fino ad arrivare a un incrocio dove di fronte c’è la chiesa di Santa Maria, si prende a sinistra e si continua sulla larga carrozzabile uscendo dall’abitato. Più avanti si è a un quadrivio, quota 443 m. A destra la via prende il nome di Via Ermenelgildo Gioia, la via di sinistra porta all’area archeologica delle Terme di Vespasiano e dritti si arriva sulla Strada Statale Salaria. All’angolo Sud-Est dell’incrocio c’è un canale nascosto dall’erba dove scorre l’acqua della sorgente di Caporio, non sempre presente, non compare da qualche anno, e per questo fluttuante.

Si segue la via di destra, Via Ermenelgildo Gioia, strada sterrata, si passa accanto a un’edicola sacra, quota 466 m, e poco dopo la via, anche se stretta, diviene asfaltata. Si continua a salire passando accanto alla Fonte del Poggio, quota 480 m e si entra nel paese di Cittaducale.

Si va sempre dritti fino al bivio con Via Nazionale che si prende a destra e si arriva presso la Torre Angioina chiudendo l’anello.

cartina

cartina Google Earth Cittaducale-Cesoni anello

001 - la Torre Angioina di Cittaducale

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002 - l’Arco di San Lorenzo

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003 - il Lago dei Prati di Paterno (Febbraio 2020)

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004 - il Lago dei Prati di Paterno, particolare (Febbraio 2020)

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005 - il Lago dei Prati di Paterno (Febbraio 2018)

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006 - Ruderi del Casale Dentrocani nei pressi del Lago dei Prati di Paterno

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007 - il fontanile nei pressi del Lago dei Prati di Paterno (Marzo 2018)

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008 - particolare del fontanile nei pressi del Lago dei Prati di Paterno (Febbraio 2018)

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009 - particolare del nuovo fontanile ricostruito al posto del vecchio (Febbraio 2020)

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010 - la Fonte del Cignale

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011 - dai Prati di Paterno uno sguardo verso la Cimata di Castello

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012 - la Montagna Spaccata

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013 - …e al terzo tornante, quota 830 m, si abbandona la carreggiata per seguire dritti un sentiero

percorso dai biker…

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014 - indicazioni escursionistiche

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015 - particolare delle indicazioni escursionistiche

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016 - ingresso a Cesoni, frazione del comune di Cittaducale

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017 - gli oliveti di Cesoni e la “Montagna dei Cesoni”

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018 - edicola sacra in Via Ermenelgildo Gioia

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019 - Fonte del Poggio poco prima di entrare nel paese di Cittaducale

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