Sentieri Montani di Cittàducale

Escursione n. 007: da Cittaducale a Santa Rufina; per Fonte Acera, Cesa Frittola, Valle Stura, Casale e Fonte Petèscia

da Cittaducale a Santa Rufina

aggirando in senso orario il Monte Quarto

Nota:

L'itinerario qui descritto ripercorre antichi sentieri presenti su cartina IGM o nuove vie aperte dal passaggio di bikers e animali al pascolo: fino alla mia ultima ricognizione (estate 2020) risultava pulito e ben mantenuto.

Sentiero n. 007 (ex n. 06)

tempo del giro: 3 ore - ascesa 360 m - Km 11 - Traccia GPX 1-2

sentiero non segnato

fare riferimento alla cartina sotto riportata

La cartina 3-3 riporta un giro simile a quello sotto descritto; è più ampio e transita per le seguenti località: Cittaducale-attraversamento del Fosso di Valle Ottara-Fonte Acera-Cesa Frittola-Valle Stura-Ficocchio-Colle Torretta-Petescia-Fonte Petescia (nuova e vecchia)-edicola sacra-la Cava-Fosso di Valle Ottara-Cittaducale. Tempo complessivo dell'escursione: 4 ore - ascesa 650 m - Km 13 - Traccia GPX 2-2 da scaricare

Premessa:

Escursione ricca di soddisfazioni che permette di avere, all’inizio, un eccezionale panorama sulla parte antica del paese di Cittaducale e, alla fine, un’ottima vista sulla parte nuova e vecchia di Santa Rufina (frazione di Cittaducale).

Si attraversa, a mezza costa, il versante Sud ed Est del Monte Quarto (741 m), attaccato periodicamente da violenti incendi che, di solito, partono dalla strada di fondovalle; pertanto la zona è impervia e ricca di ginestre che, nel periodo della fioritura, tingono di giallo tutto il versante meridionale e occidentale della montagna.

Il ritorno si fa per il versante settentrionale e orientale passando per le località di Cesa Frittola, Valle Stura, Casale Petèscia, Fonte Nuova e Vecchia di Petèscia.

Descrizione:

Parcheggiata l’auto nei pressi della Torre Angioina (quota 480 m), a piedi, in discesa, si imbocca lo stradino a sinistra dell’ingresso del grande mobilificio D’Angeli (attualmente, anno 2013, è rimasto solo l'immobile fatiscente), si costeggiano, per un piccolo tratto, le mura medievali del paese e si arriva davanti a un cancello oltre il quale la sterrata continua a seguire le antiche mura (a terra c’è un tombino dell’acquedotto).

Si prende a destra un piccolo sentiero che aggira il mobilificio (tenendolo sulla destra), e scende velocemente a incrociare la sterrata di fondovalle presso un quadrivio (400 m dalla Torre - quota 446 m). Si continua dritti, direzione Nord-Ovest, sulla sterrata che sale a mezza costa il costone Sud e poi Ovest di Monte Quarto (ottima vista sulla parte medievale di Cittaducale), compie due tornanti  e termina davanti a un vecchio casale, quota 608 m (dalla Torre: 30 minuti - Km 2).

Si continua sul sentiero che parte a sinistra del casale (senso di marcia) e che sale a mezza costa in direzione Nord-Ovest. Si superano cinque piccoli termini di confine di proprietari terrieri posizionati alcuni ai lati e altri in mezzo alla mulattiera e si giunge a una biforcazione. Si prende a sinistra e in meno di un minuto si arriva alla Fonte Acera, quota 654 m vedi foto 012 e 013 della descrizione dell'escursione n. 2 (dalla Torre 40 minuti - Km 2,6). Con sorpresa ho constatato (19 dicembre 2007), che la fonte è secca e dal tubo non esce neppure un goccio d’acqua; chiedendo ad alcuni assidui frequentatori del luogo nessuno si ricorda di un fenomeno del genere, la scarsità di pioggia e neve di questi ultimi anni ha iniziato a farsi sentire.

Si prosegue in direzione Est sul sentiero sempre ben marcato, questo a mezza costa attraversa la località Cinado, supera un vecchio casale e infine termina all’incrocio con una sterrata; lungo il percorso ottimo panorama su tutto il nucleo industriale Cittaducale-Rieti, su buona parte della città di Rieti con lo sfondo dei Monti Sabini e su Santa Rufina. Si va a destra e in poco tempo si arriva a un altro bivio, quota 600 m (da Cittaducale: 1,20 ore - Km 4,7).

Lo stradino di sinistra, asfaltato, porta in pochi minuti nel paese di Santa Rufina, si imbocca la sterrata di destra che in ripida salita attraversa la località Cesa Frittola e giunge a un altro bivio, quota 680 m, immettendosi sull’itinerario descritto nell'escursione n. 2 (da Cittaducale: 1,30 ore - Km 5). Si va a sinistra, si supera una casa dal tetto curioso e, seguendo i pali di una linea elettrica si scende fino a un quadrivio dove, di fronte, inizia (in salita) uno stradino asfaltato. Si scende lungo la sterrata di destra, all’inizio ripidamente, si supera la Valle Stura e seguendo sempre la via principale si giunge al rudere del Casale Petèscia, quota 650 m (dalla partenza: 2 ore - 7 Km).

Si aggira il fabbricato tenendolo a sinistra e ci si immette su una sterrata alberata che, presa a destra, in pochi minuti, conduce alla Nuova Fonte di Petescia (630 m) alimentata dalla sorgente della Fonte dei Vagoni (976 m); si continua ancora per pochi metri sulla strada principale, per poi imboccare a sinistra la mulattiera che porta alla Vecchia Fonte di Petescia, quota 624 m (dalla partenza: 2,10 ore - Km 7,5), anche questa secca, per lo stesso motivo della Fonte Acera, ma ora alimentata da un filo d’acqua che esce da un tubo proveniente dal bottino della Fonte di Prata Coste (715 m).

La mulattiera, infine, sbuca sulla sterrata (strada asfaltata nel 2011, strada comunale n. 10 del Terminillo, strada di montagna) che, presa a destra, passa accanto ad un'immagine sacra e riporta a Cittaducale (3 ore - Km 11)

cartina 1-2

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cartina 2-2 Google Earth

000 - Cittaducale Santa Rufina giro Monte Quarto

cartina 3-3 - Traccia GPX 2-2

cartina anello Cittaducale-Fonte Acera-Valle Stura-Ficocchio-Colle Torreta

001a - Fonte Acera 654 m, a dicembre 2007 è secca

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002 - un caratteristico casale che si incontra lungo il sentiero

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003 - curiosi i portoni d'ingresso del casale

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004 - altro caratteristico portone d'ingresso

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005 - la parte nuova di Santa Rufina con vicino il nucleo industriale

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006 - Santa Rufina e il nucleo industriale Cittaducale-Rieti

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007 - il tetto a forma di panettone di un casale ristrutturato

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008 - la vecchia Fonte di Petescia 624 m, anche questa secca

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