Sentieri Montani di Cittàducale

Escursione n. 023: Cittaducale e la Valle Rimalle

Cittaducale e la Valle Rimalle

per la Cava, Prata Coste, Arco e Fonte di San Lorenzo (Origine)

(giro parzialmente ad anello)

tempo del giro: 5 ore

ascesa: 700 m

sviluppo: 15 Km   Traccia GPX

Premessa:

Percorso che utilizza in gran parte strade sterrate e che permette di toccare molte località montane conosciute dai civitesi  ma poco frequentate. La sterrata per Casale D’Antoni nel Febbraio 2011 è stata asfaltata fino alla località Petèscia: prende il nome di Strada Comunale n. 10 del Terminillo, strada di montagna. Da Luglio 2015 è stata asfaltata anche il tratto che da Petescia porta a Ficocchio.L’antica Fonte di San Lorenzo all’ultima mia ricognizione si trovava in condizioni pietose, non c’è più acqua, in parte i muri di sostegno sono crollati ed è nascosta da una selva di rovi. Ha bisogno di un urgente restauro per conservarla ai posteri. 

Descrizione:

Dalla piazza di Cittaducale (480 m) si percorre Corso Giuseppe Mazzini e dopo la Torre Angioina si segue a sinistra il viale con i cipressi (Via San Francesco). Si passa accanto al cimitero e si sale sempre su asfalto. Giunti presso un trivio (550 m) si va a sinistra (Via San Felice da Cantalice)

salendo ancora per qualche centinaio di metri fin dove la strada va in piano.

Si lascia a destra la sterrata (sbarrata da un cancello, 578 m) che sale al Convento dei Cappuccini e si continua lungo la strada comunale n. 10 del Terminillo (strada di montagna) fino a incontrare a sinistra un tombino dell'acquedotto e a destra un sentiero dal fondo fangoso (604 m, 0.45 ore). Si segue a destra la larga mulattiera che entra nel bosco e sale verso Prata Coste, compie un paio di curve poi si restringe e si biforca.

Si va a destra salendo a serpentina e a mezzacosta fino a uscire su una sterrata che si prende a sinistra (Est) e che porta alla radura di Fonte Prata Coste (738 m, 0.30 ore). Il fontanile lo si lascia a destra e si continua dritti fino a un bivio dove al centro c’è un tombino (755 m). Si prende a sinistra continuando lungamente sull’ampia sterrata che alla fine costeggia il “Fosso dell’Origine”. Dove questo si restringe si nota a sinistra l’Arco di San Lorenzo sopra il quale passa il tubo dell’acquedotto che serve Cittaducale (870 m, 0.30 ore).

Lasciato a sinistra l’Arco di San Lorenzo, si giunge su un’ampia piazzola dove la valle cambia nome diventando “Fosso San Lorenzo”, si sale di pochi metri a sinistra e si è su uno slargo di fronte ad un bottino, punto di congiunzione di tre sterrate; quella principale appena percorsa, una che sale ripidamente a sinistra (Nord) e l’altra che sale a destra (Est). Si prende a destra e con una faticosa salita si giunge presso la fonte di San Lorenzo e a un bottino che capta l’acqua della sorgente grazie a una lunga galleria che entra nel fosso soprastante (900 m, 0.15 ore).

Qui la sterrata termina; la mulattiera attraversa la gola e segue il dirupo sul lato destro (senso di marcia) in direzione Nord-Est risalendo il “Fosso San Lorenzo” (vedi Nota1).

Nota1: nel 2024 è stato aperto dai bikers un sentiero anche sul versante sinistro (senso di marcia) del fosso che termina nel punto in cui la valle si fa pianeggiante e il fosso si biforca (985 m); è a discrezione dell’escursionista scegliere il sentiero di destra o di sinistra.

Quindi, quando la valle si fa pianeggiante il fosso si biforca (985 m, 0.15 ore); quello più ampio va verso destra (Est) e conduce al laghetto nei pressi del Casale Lucarelli, quello più stretto e nascosto da fitta vegetazione che si seguirà, va a sinistra (Nord), passa ai piedi (Sud) della località Rognale (lo chiamiamo Fosso Rimalle) e, più in alto diventa “Valle Rimalle”.

Si rimane a sinistra rispetto l'impluvio, districandosi nella folta vegetazione, poi si curva progressivamente verso Nord-Est avendo sempre il fosso a destra che nel frattempo è diventato profondo. Quando il canale si fa basso (1050 m) si entra nella Valle Rimalle dove vi sono antichi ricoveri di pastori e uno stazzo ancora in uso in estate. Risalita la radura, serpeggiando tra la vegetazione che ormai la fa da padrona, si raggiunge la sterrata (1125 m, 0.30 ore) che a sinistra, in salita, porta a Pian de' Valli e a destra, in discesa, riporta a Cittaducale; sulla strada bianca termina l’escursione.

Il ritorno si fa per la stessa via (2.15 ore) oppure si prende la sterrata a destra. Seguendo la strada si passa accanto ad alcuni ruderi di casali che fungevano anche da stazzi (1115 m), si lascia a sinistra uno stazzo di lamiera ancora in uso (in estate ci sono le pecore) e al bivio (1074 m) si trascura a sinistra la carrozzabile che porta al Peschio del Principe (freccia escursionistica di legno). Percorsi poche decine di metri si lascia, a sinistra, il sentiero che scende a Castel Sant'Angelo (palo con freccia escursionistica) e a destra, in una radura, la Fonte del Cignale (1065 m).

Continuando lungo la via principale si arriva presso il laghetto e il Casale Lucarelli dove vi è un rifugio ridotto a porcile, antichi stazzi in cemento, un fontanile e una fontana (1042 m, 0.20 ore). Ancora avanti in falsopiano per un paio di chilometri, si tralasciano a sinistra alcune strade secondarie che portano sui Prati di Paterno e si giunge su uno slargo, punto di incrocio di un quadrivio, località Montagna Spaccata, chiamata cosi a causa di un vistoso taglio fatto nella roccia per il passaggio della stessa sterrata (970 m, 0.30 ore).

Si imbocca in discesa la prima sterrata di destra (vediNota2), percorsi trecento metri si trascura una strada a sinistra (940 m) e si continua dritti; alla fine si incrocia la sterrata principale che si prende a destra (795 m, 0.30 ore). Dopo un centinaio di metri, al bivio presso un curvone (780 m) si va ancora a destra e così si ritorna al trivio dove c'è il tombino quasi al centro della strada (755 m, 0.15 ore) e che abbiamo percorso all'andata.

Giunti al trivio, come sopra scritto, l’anello in pratica è chiuso, si prende a sinistra seguendo la stessa via dell’andata e si ritorna a Cittaducale (480 m, 0.40 ore).

Nota2: si può prendere anche la seconda sterrata, che per alcune decine di metri è parallela alla prima solo che va in salita. Arrivati sul punto più alto, Poggio Girardi (988 m), la strada attraversa tutto il colle in direzione Nord-Ovest e passa vicino a un alto palo di ferro (975 m) fino a pochi anni fa utilizzato come asta portabandiera dal Corpo Forestale dello Stato durante le esercitazioni di tiro a fuoco per avvisare, con bandiera di colore rosso, del pericolo e dell’interdizione al passaggio di tutta la zona. Dopo il palo la strada inizia a scendere e si ricollega alla prima sterrata di destra (940 m).

cartina OpenStreetMap

Riv2 - mappa LOrigine-Valle Rimalle-la Cava-Prata Coste-Arco di San Lorenzo

001 - l'Arco di San Lorenzo, 870 m, località L'Origine

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002 - Fonte di San Lorenzo 900 m circa, località L'Origine

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003 - la Valle Rimalle 1115 m, in fondo i Monti Sabini

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004 - antico stazzo nella Valle Rimalle

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005 - la Fonte del Cignale 1072 m

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006 - laghetto nei pressi del Casale Lucarelli

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007 - laghetto nei pressi del Casale Lucarelli

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008 - il rifugio ridotto a porcile (Casale Lucarelli), presso il Laghetto008

009 - fontanile presso il Casale Lucarelli

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010 - un antico trattore utilizzato per il trasporto del legname presso il laghetto

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011 - un antico cartello stradale lungo la sterrata che da Cesa Lunga porta a Fonte San Lorenzo

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012 - il cilindro di ferro con la catena che chiudeva al traffico alcune sterrate

Nota: Le sterrate secondarie, fino a qualche anno fa, erano chiuse al traffico da una caratteristica sbarra

formata da due grossi cilindri di ferro collegati tra loro da una massiccia catena, ora è stato tutto distrutto.

012 

013 - qui la catena manca….., sarà stata utilizzata per altri scopi....

013 

014 - il palo portabandiera, foto Maggio 2019, utilizzato fino a qualche anno fa dal Corpo Forestale dello Stato. Con la

bandiera rossa la zona era interdetta al passaggio a piedi o con qualsiasi mezzo a causa delle esercitazioni di tiro a fuoco

(dello stesso Ente o dell'Esercito Italiano)

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015 - Cittaducale vista dal palo portabandiera approfittando del taglio ciclico del bosco (Maggio 2019)

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016 - particolare di Cittaducale vista dal palo portabandiera approfittando del taglio ciclico del bosco

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017 - la Centrale Enel di Cotilia vista dal palo portabandiera (Maggio 2019)

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