Bivacco Andrea Bafile 2669 m
dall’Albergo di Campo Imperatore
Introduzione:
Base di partenza: Albergo di Campo Imperatore, quota 2135 m. Escursione di tipo alpinistico, via ferrata.
Nota: fare riferimento alla cartina:
CLUB ALPINO ITALIANO, Sezione dell’Aquila, PARCO NAZIONALE GRAN SASSO-LAGA, GRAN SASSO D’ITALIA, Carta dei sentieri scala 1:25000, S.E.L.C.A. Firenze.
Tempo di salita: 3 ore - ascesa 650 m - Km 4,5 - Traccia GPX
Tempo di ritorno 2,30 ore - ascesa 100 m - Km 4,5
Nota:
la traccia GPX qui pubblicata, soprattutto la parte che riguarda la via ferrata, dato che si passa affianco a pareti rocciose che peggiorano la ricezione dei satelliti, non è precisa quindi non affidarsi più di tanto allo strumento.
Percorso Auto:
Da Assergi si prende la Strada Statale della Funivia del Gran Sasso d’Italia (n 17 bis), superata la stazione inferiore della funivia si prosegue per Campo Imperatore. Più avanti, ad un bivio, si va a sinistra per l’Albergo di Campo Imperatore (stazione superiore della funivia) dove si parcheggia nell’ampio piazzale.
Descrizione:
Si inizia a salire in direzione del Rifugio Duca degli Abruzzi che si trova vicino alla cima di Monte Portella, visibilissimo dal parcheggio; al bivio di quota 2210 m si prende a destra verso la Sella di Monte Aquila.
Si traversa tutto il versante Sud-Est del Monte Portella e con una ripida serpentina si raggiunge il valico, quota 2335 m. Si prosegue in direzione Nord-Nord-Est lasciando a sinistra il sentiero per la via normale al Corno Grande Vetta Occidentale e il Rifugio Garibaldi. Più avanti si trascura a destra il sentiero per il Monte Aquila e si avanza in direzione Nord superando la Sella del Corno Grande, quota 2421 m.
Si sale ripidamente tra sfasciumi di sassi e roccia scegliendosi la via migliore, il sentiero è segnato ma la massa detritica in continuo movimento fa deviare il percorso. Si punta ad un enorme masso appoggiato sul costone Sud del Corno Grande, il Sassone, quota 2560 m.
Superato l’enorme macigno, si continua a salire lungo una cresta dove, a destra, grandi massi, rocce e breccia precipitano verso la Valle dell’Inferno. Si giunge cosi a quota 2620 m dove c’è una biforcazione segnata da cartelli escursionistici: dritti si prosegue per la direttissima alla Vetta Occidentale del Corno Grande, a destra parte la ferrata per il Bivacco Bafile (dalla partenza: 1,45 ore - ascesa 500 m - Km 3,4).
Indossato il kit da ferrata si va a destra e si attraversa un canale pieno di sfasciumi, dall’altra parte per superare l’enorme sperone Sud-Sud-Est della Vetta Occidentale iniziano i cavi di acciaio. La parete è composta prevalentemente da rocce instabili, si sfrutta una cengia stretta ed esposta a destra.
Si passa accanto ad una piccola grotta naturale e poi si risale una piccola paretina verticale di pochi metri grazie ad una scaletta metallica ed alcuni appigli artificiali; stupendo è lo sguardo verso i monti del “Centenario”.
Si continua lungo una sporgenza quasi pianeggiante fino sotto una paretina rocciosa di circa 25 metri, il cavo di acciaio è sempre presente ed è posizionato molto bene. Risalito il muro, leggermente coricato, si prosegue ancora lungo la cengia (vedi Nota1) fino a scendere nella vasta depressione brecciosa, Sud-Est, racchiusa tra la vetta Occidentale ed il Torrione Cambi.
Nota1: sulla parete della cengia prima di scendere nel grande anfiteatro breccioso c’è una targa (che ha bisogno di un urgente restauro) che ricorda il Maresciallo Capo dei Carabinieri, Maurizio Polletti che prestava servizio nel Primo Reggimento Paracadutisti “Tuscania” di Livorno. Morto all’età di 34 anni (26 Dicembre 2006) mentre, libero da servizio, stava effettuando un’escursione ed è scivolato nel dirupo sottostante.
Attraversata la conca dove ad inizio estate si trova ancora neve, pericoloso l’attraversamento in questo caso senza almeno una piccozza, si scende lungo una paretina di circa 5 metri aiutati da gradini di ferro conficcati nella roccia e si arriva al bivio che a sinistra porta (passi di III) alla Forchetta del Calderone. Si prosegue dritti e un’ultima cengia attrezzata ci porta al Bivacco Bafile 2669 m (dall’inizio ferrata: 1,15 ore - ascesa 150 m circa - Km 1,1).
Ritorno, stessa via: 2,30 ore - ascesa 100 m - Km 4,5
cartina 1-2
cartina 2-2, particolare
001 - partenza da Campo Imperatore
002 - verso la Sella di Monte Aquila
003 - Sella di Monte Aquila
004 - Sella del Monte Corno
005 - il Bivacco Andrea Bafile visto dalla Sella di Monte Corno
006 - il Sassone
007 - da sopra il Sassone, vista di Campo Imperatore e il Monte Portella
008 - cresta ricca di sfasciume
009 - incrocio: a destra si va al Bivacco Bafile
010 - segnalazioni metalliche
011 - una targa che indica l’inizio della via attrezzata per il Bivacco Bafile
012 - …si attraversa un canale pieno di sfasciumi…
013 - aggiramento dell’enorme sperone Sud-Sud-Est della Vetta Occidentale
014 - parete molto frantumata
015 - ottimo lo spettacolo sull'altopiano di Campo Imperatore e la Majella
016 - aggiramento su cengia con brecciolino
017 - un ricovero naturale
018 - la prima scaletta di acciaio, appesa nel vuoto
019 - stupendo lo sguardo verso il “Centenario”
020 - particolare della scaletta appesa nel vuoto
021 - cengia che passa quasi sotto una roccia
022 - la paretina di 25 metri
023 - sulla paretina
024 - il cavo nella parte alta della paretina
025 - uno sguardo verso il Mare Adriatico
026 - aggiramento di una spalla
027 - … sulla parete della cengia prima di scendere nel grande anfiteatro breccioso c’è una
targa (che ha bisogno di un urgente restauro) che ricorda il Maresciallo Capo dei Carabinieri,
Maurizio Polletti che prestava servizio nel Primo Reggimento Paracadutisti “Tuscania” di
Livorno. Morto all’età di 34 anni (26 Dicembre 2006) mentre, libero da servizio, stava effettuando
un’escursione ed è scivolato nel dirupo sottostante…
028 - la cengia
029 - particolare
030 - l’anfiteatro breccioso
031 - in vista del Bivacco Bafile
032 - uno sguardo indietro
033 - lo sfasciume non finisce mai
034 - un piccolo gendarme
035 - ancora cavi d’acciaio
036 - discesa di una paretina di circa 5 metri
037 - gradini di ferro conficcati nella roccia
038 - il gendarme visto da un’altra angolazione
039 - ultima cengia
040 - particolare
041 - uno sguardo indietro
042 - una placca rocciosa prima del Bivacco Andrea Bafile
043 - Bivacco
044 - il Bivacco posto su una piccola terrazza “aerea”
045 - uno sguardo verso il mare
046 - l’interno del Bivacco
047 - particolare
048 - il “Centenario”, Campo Imperatore e la Majella