Percorsi vari

Monte Rondinaio-La Porticciola-Altaretto-Grotta Rosa-Monte Giovo: dal Lago Santo

Monte Rondinaio-Monte Giovo

La Porticciola-Altaretto-Grotta Rosa-Croce di Monte Giovo

giro ad anello dal Lago Santo

Introduzione:

escursione effettuata a Luglio 2018, itinerario ad anello.

Anello per esperti e per chi non soffre di vertigini, ci sono passaggi esposti

fare riferimento alla cartina: Club Alpino Italiano Sezione di Modena - Carta dei sentieri - Alto Appennino Modenese - Parco del Frignano - scala 1:25.000 - S.E.L.C.A. Firenze

Tempo totale dell’escursione 5,30 ore - ascesa 850 m - Km 13,6 - Traccia GPX

Percorso auto:

Da Pievepelago (comune della provincia di Modena) si segue la SS 324 per il Passo delle Radici. Ad un bivio, dopo circa 2 Km, si prende a sinistra per Tagliole-Lago Santo (indicazioni).

IL parcheggio è a pagamento dalle ore 08:00 alle 20:00; conviene parcheggiare negli spazi al lato della strada prima che iniziano le strisce blu, in questo caso il parcheggio è gratis, quota 1400, c’è una bella fontana, senza nome su IGM.

Itinerario:

A piedi si continua sulla strada e si attraversa tutto il parcheggio fino ad una sbarra chiusa (c’è un negozio-bar). Oltre l’ostacolo la carreggiata diviene lastricata e iniziano i sentieri segnati, numeri 519-523-529 (c’è da dire che il CAI di Modena ha fatto un ottimo lavoro segnando molto bene tutti i sentieri).

A quota 1475 m circa si lascia la carrozzabile che continua a destra e raggiunge il Lago Santo, che visiteremo al ritorno, e si continua su una larga mulattiera che corrisponde al sentiero numero 523 e 519.

Dopo pochi minuti si giunge ad un bivio, quota 1504 m; si trascura il sentiero che si dirige a sinistra numero 519 e si segue il numero 523 direzione Lago Baccio, che si raggiunge dopo 30 minuti dalla partenza, quota 1560 m.

Appena ci si affaccia sul lago si incontra una biforcazione, si va a destra seguendo il sentiero numero 523. Questo aggira il Lago tenendolo a sinistra e poi, dopo essere passato presso la sorgente della Fonte Acqua Fredda, quota 1550 m, inizia a salire i colli soprastanti formati da ampie radure erbose (ricche di mirtilli) e pietrose.

Senza nessun problema, il sentiero è ben segnato e la traccia molto evidente, si tocca il valico chiamato “il Passetto”, quota 1850 m, dove passa il sentiero numero 00 (dall’auto: 1,40 ore - ascesa 450 m - Km 3,8).

Dal Passetto, in direzione Sud-Est, si risale la cresta districandosi tra erba e roccia (facile) fin sulla vetta del Monte Rondinaio, quota 1964 m (0,20 ore - ascesa 120 m - Km 0,6)

Ritornati nuovamente sul valico si prosegue in direzione Nord-Ovest seguendo una cresta larga ed aerea. Si aggirano alcuni torrioni rocciosi tenendoli a sinistra, sentiero leggermente esposto a destra, e si sale ripidamente, passando tra roccette ed erba, sulla cima del Monte La Porticciola, quota 1903 m.

Si continua nella stessa direzione scendendo ad una sella per poi guadagnare quota con una faticosa salita e raggiungere la cima “aerea” del Monte Altaretto, quota 1927 m. Sempre avanti lungo un’ampia dorsale erbosa, si cambia direzione, Nord-Nord-Ovest, andando leggermente in discesa fino alla Sella dell’Altaretto, quota 1841 m, dove c’è una biforcazione con il sentiero numero 26 che scende a sinistra. Si avanza in salita lungo il comodo crinale che più avanti si restringe e diventa, stretto, aereo e roccioso.

Bisogna superare una parete di circa 6 metri esposta da tutti i lati; il passaggio è facilitato grazie alla catena e alla corda d’acciaio fissati lungo il muro (per chi ha difficoltà su percorsi aerei qui è necessario l’utilizzo del kit da ferrata che di solito nessuno porta per non appesantire lo zaino). Ci sono ottimi appigli, se il tratto non era attrezzato la difficoltà alpinistica sarebbe stata di III grado molto esposto.

Superato l’ostacolo (l’unico vero di tutto il giro ad anello) si prosegue lungo una comoda cresta erbosa fino sulla Cima di Grotta Rosa, quota 1953 m.

Proseguendo in direzione Nord-Ovest, ad un bivio, trascurato il sentiero di destra, numero 525, che scende direttamente al Lago Santo passando presso il Rifugio Alpino Vittoria, si raggiunge la visibile Croce del Monte Giovo, quota 1975 m; più avanti, dopo 150 metri, si arriva sulla vera cima del Monte Giovo, quota 1991 m, caratterizzata da un grosso omino di pietre (dal Monte Rondinaio: 1,45 ore - ascesa 250 m - Km 3).

Sempre nella stessa direzione si lascia a destra un sentiero segnato, numero 527, che possiamo considerare una via di fuga che porta direttamente al Passo Boccaia e si prosegue lungo la via 00 fino al Passo Porticciola o Colle Bruciata, quota 1700 m.

Qui c’è un quadrivio di sentieri, si segue quello di destra, direzione Est, diretto al Passo Boccaia e segnato con il numero 529. Si scende lungo un costone secondario e dopo una valle pietrosa, dove nasce la Sorgente del Fontanone, quota 1670 m, si attraversa una vasta prateria chiamata Campi di Annibale e si giunge all’incrocio dei sentieri del Passo Boccaia, quota 1587 m.

Tra radure erbose e bosco si scende in direzione Sud e poi Sud-Est verso il Lago Santo (quota 1500 m), la via è sempre segnata numero 529, si passa presso un bottino con fontana e ci si immette sulla sterrata di servizio ai rifugi che si trovano sulla riva dello specchio d’acqua.

Dopo la piccola chiesa degli Alpini si giunge al Rifugio Alpino Vittoria dove si prende a sinistra la strada che ci porta all’auto (dal Monte Giovo: 1,45 ore - Km 6,2).

cartina 1-1

cartina Monte Giovo-Monte Rondinaio

001 - il sentiero che porta al Lago Baccio

001

002 - il Lago Baccio e il Monte Rondinaio

002

003 - Lago Baccio

003

004 - risalendo la valle, il Lago Baccio

004

005 - risalendo la valle, a destra la cresta da percorrere

005

006 - una veduta verso il Lago Baccio

006

007 - i monti da scalare

007

008 - il Passetto

008

009 - verso il Monte Rondinaio

009

010 - il Monte Rondinaio 1964 m

010

011 - la Croce del Monte Rondinaio

011

012 - particolare della Croce

012

013 - punto trigonometrico ai piedi della Croce

013

014 - ritornando sul Passetto, 1850 m

014

015 - i monti da scalare

015

016 - i monti da scalare visti da un’altra angolazione

016

017 - avvicinamento

017

018 - sentiero leggermente esposto a destra

018

019 - qui si sale tranquilli

019

020 - dal Monte La Porticciola vista del Monte Altaretto

020

021 - particolare del Monte Altaretto

021

022 - dal Monte Altaretto vista verso il Monte Giovo

022

023 - in primo piano il Monte Grotta Rosa

023

024 - le rocce da superare

024

025 - c’è in aiuto un cavo metallico fisso

025

026 - passaggio molto esposto

026

027 - vista del Lago Baccio

027

028 - uno sguardo indietro, vista dell’Altaretto e Rondinaio

028

029 - un cavo fisso “penzolone”

029

030 - difficoltà superate, uno sguardo verso il Monte Giovo

030

031 - la Croce del Monte Giovo e, in fondo, il Monte Rondinaio

031

032 - particolare della Croce del Monte Giovo

032

033 - la vetta del Monte Giovo 1991 m

033

034 - discesa dal Giovo verso il Passo della Porticciola o Colle Bruciata

034

035 - le Alpi Apuane viste dal Colle Bruciata

035

036 - uno sguardo indietro, la cresta dal Monte Giovo al Colle Bruciata

036

037 - i Campi di Annibale, prima di giungere al Passo Boccaia

037

038 - il Lago Santo

038