La Via di Roma
La Via Francigena di San Francesco
Cammino di Francesco
Poggio Bustone-Sacro Speco-Pian de’ Valli
(Chiesa di San Francesco-Terminillo)
Tempo complessivo 7 ore - ascesa circa 1650 m - discesa 800 m - Km 21 - Traccia GPX
Nota1: Questa tappa, riportata su tutti gli opuscoli (brochure) e mappe destinate alla propaganda del Cammino di Francesco è un percorso di montagna che personalmente, come la tappa n. 011b e 013b, la sconsiglio al “pellegrino”
La via che è segnata sulla cartina del CAI con il numero 421 e poi 402 è comunque un ottimo itinerario, attraversa il "cuore" dei Monti Reatini; è una impresa che può essere fatta da un escursionista motivato ed esperto.
San Francesco non era un escursionista e non era neanche un esploratore; a quel tempo il paese di Pian de’ Valli (quota 1610 m circa) non esisteva e non esisteva neanche la chiesa che fu edificata nel secolo scorso. A San Francesco non gli balenò mai per la testa di fare una scalata così inutile, lui era un predicatore, un mistico, non aveva necessità di salire così in alto per predicare al “nulla”, se doveva dire qualcosa agli animali poteva farlo, come lo ha fatto, nei boschi a bassa quota da lui frequentati.
Quindi descrivo la tappa solo per completezza, dato che è, come già detto, riportata sulle brochure, in modo da dare al lettore la visione completa di questo percorso.
Itinerario:
Dal piazzale del Convento di San Giacomo, quota 818 m, si segue lo stradino asfaltato in direzione Nord-Est che sale a monte del Santuario; in questo tratto i sentieri CAI numero 420, 421, 441 ed il “logo” di San Francesco coincidono (frecce metalliche escursionistiche). Si trascura un primo sentiero che sale a sinistra e dopo 200 metri si imbocca la via, sempre a sinistra, segnata con il numero 421 (CAI di Rieti).
Anche qui ci sono frecce metalliche; oltre a quella con il numero 421 per il Sacro Speco c’è quella indicata dal “logo” di San Francesco e numero 420 che invita a continuare lungo la strada sterrata e che risale la Valle Petrinara (qui c’è una contraddizione, se dobbiamo seguire il Cammino di Francesco perché la freccia con il “logo” di San Francesco ci invita ad aggirare il Sacro Speco? località che il pellegrino non deve assolutamente perdere?).
All’imbocco la via ha dei gradini molto distanti l’uno dall’altro, si passano 4 edicole sacre (pietra con l’impronta del breviario di San Francesco, pietra con l’impronta del cappuccio, pietra con l’impronta del ginocchio, pietra con l’impronta del gomito) e si giunge ad una biforcazione, quota 1000 m; si lascia a sinistra la via segnata 421 (che seguiremo fra poco) e si continua lungo il viottolo lastricato passando ancora vicino ad altre 4 edicole (Pietra con le impronte indecifrabili e deformi del Diavolo, pietra con l’impronta del piede di San Francesco, pietra con l’impronta del piede di un angelo apparso in forma umana al Poverello, la Croce da dove San Francesco benedì la Valle Reatina) ed infine si giunge all’Eremo, quota 1030 m (30 minuti - ascesa 200 m - Km 1,5).
Visitato il Santuario Rupestre (30 minuti) si torna indietro attraversando tutta la costruzione che si trova sotto a degli impressionanti salti di roccia e si giunge al bivio di quota 1000 m dove si va a destra e si continua a salire sul sentiero molto bene segnato.
Dopo un costone roccioso dove c'è una piccola grotta rifugio e una croce e da dove ci si affaccia su Poggio Bustone e la Valle Petrinara, si continua lungo una pineta e poi nel bosco di faggio fino ad immettersi, a quota 1267 m, su una sterrata che si prende a destra. In pochi minuti si giunge alla fonte e al rifugio (semidistrutto) del Prato di San Giacomo 1300 m; fin qui tempo di salita 1,30 ore (escluso visita all'Eremo) - ascesa 550 m - Km percorsi 3,2.
Si continua sulla sterrata aggirando il prato in senso orario (al bivio prendere a destra) e si arriva sul valico tra Monte Polino e Cima D'Arme 1395 m, ancora avanti si aggira tutto il costone Nord del Monte Cima d’Arme, si supera un bottino e si giunge in uno slargo presso un trivio, quota 1480 m.
Si continua dritti seguendo la sterrata che va in discesa (Sud-Est) e che termina su una grande radura. Si attraversa tutto il prato passando accanto ad un bottino e si giunge nel punto dove confluiscono tutte le vallate accanto alla Fonte Petrinara, quota 1419 m; punto di convergenza dei sentieri numero 402, 441 e del 420 in comune a quello segnato con il “logo” di San Francesco provenienti dalla Valle Petrinara (1 ora - ascesa 200 m - discesa 80 m - Km 3,3).
Ora si risale la valle boscosa che si ha di fronte (Est) fino a raggiungere il valico, quota 1515 m, dove c’è ritto l’antico termine di confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio numero 454. Questo tratto di sentiero è comune a tutti quelli appena citati tranne il 420 che termina alla fonte (15 minuti - ascesa 100 m - Km 0,5).
Si scende dall’altra parte, sempre nella stessa direzione, Est; in questo tratto sulla cartina del CAI la via corrisponde al n. 420 ma è sbagliato, dalla Fonte Petrinara in poi il sentiero riportato con il “logo” di San Francesco è sempre in comune al sentiero n. 402.
Si giunge all’inizio dei Prati di Santa Maria dove si piega a Sud-Est, quota 1500 m, sempre seguendo il sentiero segnato, passando tra radure e faggete secolari, si entra sui prati di San Bartolomeo, quota 1475 m; di fronte si nota il valico chiamato Passo del Lupo (1690 m) che ci prepariamo a raggiungere, si trova tra il Colle Leprino (1746 m) a sinistra e il Monte Macchialaveta (1824 m) a destra (dal cippo n. 454 tempo impiegato 30 minuti - ascesa 40 m - discesa 70 m - Km 2,2).
Si sale ripidamente a serpentina nel bosco seguendo la mulattiera, sempre ben segnata, fino a raggiungere il Passo del Lupo, quota 1690 m (35 minuti - ascesa 220 m - Km 1,3).
Dall’altra parte si continua in discesa nel fitto bosco rimanendo nell’impluvio del fosso; qui inizia una sterrata adatta a trattori e a buone jeep. A quota 1590 m si lascia la sterrata e si piega verso destra, Sud e poi Sud-Est fino a raggiungere la radura della Sella di Cantalice, quota 1545 m (25 minuti - ascesa 30 m - discesa 170 m - Km 1,8)
Si sale ora in direzione Sud, sempre seguendo il sentiero segnato bianco-rosso, lungo la dorsale dell’Acquasanta, prima nel bosco e poi su prati d’altura, fino a raggiungere la Selletta di Vall’Organo, quota 1850 m (ottima visuale sul Terminillo).
Si scende costeggiando la dorsale occidentale dei Sassetelli, si fiancheggia la Sorgente Acquasanta, quota 1750 m (ottima la visuale sulle incassate Valli degli Angeli e dell’Inferno), più avanti si passa vicino ad una roccia dov’è piantata una croce e si tocca la massima depressione presso il Rifugio La Fossa 1505 m.
Si continua in salita seguendo una sterrata che funge da pista da sci in inverno, si oltrepassano alcuni impianti sciistici e si raggiunge la Sella del Vento, quota 1629 m.
Si scende su asfalto a sinistra fino a raggiungere il Piazzale Leandro Zamboni, si prende a sinistra Via Pian De’ Valli fino a Piazza Pian De’ Valli dove si gira a destra in Via Dei Villini fino ad imbattersi, sulla destra, con la grande chiesa di San Francesco, quota 1610 m. (dalla Sella di Cantalice 2,30 ore - ascesa 500 m - discesa 450 m - Km 8).
Per il ritorno la cosa migliore è prenotare una stanza di albergo a Pian de’ Valli e, il giorno dopo, ripercorrere a ritroso la stessa via (solo così si potrà gustare meglio tutta l’escursione e far rimanere indelebile nelle mente la bellezza dei paesaggi).
cartina 1-3
cartina 2-3
cartina 3-3
001 - sul piazzale del Santuario di San Giacomo, Poggio Bustone
002 - segnaletica: la freccia con il “logo” di San Francesco (terza iniziando dal basso) ci invita ad aggirare il
Sacro Speco "assurdo", seguire il sentiero 421 girando a sinistra
003 - la campana dell’Eremo di San Francesco (Sacro Speco)
004 - il Sacro Speco e suore in pellegrinaggio
005 - un gruppo di suore al Sacro Speco
006 - in questo Sacro Speco si ritirava San Francesco per pregare
007 - il TAU, un segno carissimo a San Francesco per la sua somiglianza con la Croce
008 - …Dopo un costone roccioso dove c'è una piccola grotta rifugio e una croce e da dove ci si affaccia su
Poggio Bustone e la Valle Petrinara…
008a - …fino ad immettersi, a quota 1267 m, su una sterrata che si prende a destra…
009 - Fonte e Rifugio del Prato San Giacomo con un nutrito gruppo di pellegrini
010 - Cartelli del Cammino di Francesco malridotti
011 - segnaletica atterrata
012 - Fonte Petrinara, quota 1419 m
013 - …Ora si risale la valle boscosa che si ha di fronte (Est) fino a raggiungere il valico, quota 1515 m, dove c’è
ritto l’antico termine di confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio numero 454…
014 - altro cartello indicatore atterrato
015 - prati di San Bartolomeo, quota 1475 m
016 - ennesimo cartello distrutto
017 - salendo verso il Passo del Lupo, quota 1690 m
018 - (dal Passo del Lupo, con una piccola deviazione, lasciando per il momento il sentiero segnato)
…uno sguardo dal Colle Leprino 1746 m verso il piano di San Bartolomeo
019 - ...pellegrini per un giorno...CAI di Rieti
020 - Sella di Cantalice, quota 1545 m, vista spalle al Passo del Lupo
021 - Sella di Cantalice, quota 1545 m, vista con le spalle alla cresta dell’Acquasanta; a sinistra il
Monte Macchialaveta
022 - la cresta Sassetelli (Terminillo)
023 - l’anfiteatro della Vall’Organo
024 - la Selletta di Vall’Organo, quota 1850 m
025 - la Valle Santa (a sinistra la città di Rieti)
026 - la Sorgente Acquasanta, quota 1750 m
027 - particolare del Fontanile Acquasanta, quota 1750 m
028 - una caratteristica Croce
029 - il Rifugio La Fossa, quota 1505 m
030 - un cartello che è rimasto in piedi
031 - la pista da sci della Cardito Nord
032 - il Terminilluccio
033 - …si oltrepassano alcuni impianti sciistici e si raggiunge la Sella del Vento…
034 - Sella del Vento 1629 m
035 - Pian de’ Valli (Terminillo)
036 - la chiesa di San Francesco (nonostante arrivato con un buon orario, trovata chiusa….)
037 - la segnaletica del Cammino presso la chiesa di Pian de’ Valli (Terminillo)