Appennino oltre i 2000 metri

IL Tempio

IL Tempio

dallo Chalet del Sirente per la Valle Lupara e la vetta del Monte Sirente

Tempo di salita fino al Monte Sirente: 3 ore - ascesa 1200 m - Km 5

Tempo di discesa fino alla sella del Tempio (dal Monte Sirente): 1 ora - discesa 300 m - Km 1,3

Tempo dell’arrampicata dalla sella del Tempio alla vetta del Tempio tra andata e ritorno: 1 ora - ascesa 40 m

Tempo di salita dalla sella del Tempio al Monte Sirente: 1,15 ore - ascesa 300 m - Km 1,3

Tempo di discesa dal Monte Sirente alla base di partenza: 2,15 ore - Km 5 - Traccia GPX

Note:

Escursione alpinistica, da fare accompagnati da persone esperte  che conoscono la via di discesa per l’avvicinamento alla sella del Tempio, quota 2060 m, oltre che ai fondamentali di arrampicata per la salita e discesa degli ultimi 30 metri del torrione, quota 2099 m.

Lungo la paretina c’è una corda fissa che potrebbe essere danneggiata dalle intemperie, conviene portarsi una corda di 60 metri per un’ulteriore protezione e per scendere in massima sicurezza in corda doppia

Ambiente severo, maestoso, solitario, silenzioso; silenzio rotto solo dal fischio acuto e fortissimo emesso dalle narici dei camosci che si avvertono reciprocamente di una presenza estranea di cui hanno terrore.

I pendii sono ripidissimi, pericolosi se bagnati e ancora peggio se piove o ci si trova in mezzo ad un temporale. Versanti formati da pareti di roccia friabile, non sono rare le scariche di sassi da questi costoni.

Durante la discesa per l’avvicinamento al Tempio bisogna stare attenti a non spostare le pietre che si trovano sotto i nostri piedi per evitare che iniziano a rotolare giù per il pendio; perchè, anche se apparentemente sembrano che si siano fermati più in basso, possono rimanere in una posizione instabile e magari continuare a scendere giù nel momento che il nostro percorso ci obbliga a passare sotto la loro verticale.

Mappa:

Fare riferimento alla cartina: “I SENTIERI MONTANI DELLA PROVINCIA DELL’AQUILA -  1 - GRUPPO VELINO-SIRENTE, scala 1:25000, Club Alpino Italiano, Sezioni Avezzano - L’Aquila, S.E.L.C.A. Firenze”

Percorso auto:

L’itinerario parte dallo Chalet del Sirente, quota 1200 m, che si trova al Km 12,5 della strada che collega i paesi di Rovere e Rocca di Mezzo (Altopiano delle Rocche) al paese di Secinaro

Descrizione:

La prima parte della descrizione (fino alla vetta del Monte Sirente, quota 2348 m) è la stessa  di quella già descritta nel sito lemiepasseggiate e le foto potete vedere cliccando qui.

Parcheggiata l’auto nel piazzale vicino lo Chalet, quota 1200 m, si segue in salita, nel bosco, la sterrata che inizia accanto alla baita (guardando il rifugio il sentiero parte a destra dell’edificio).

Alla partenza ci sono cartelli escursionistici e su un albero due bandierine rosso-bianco-rosso con segnato l’inizio dei sentieri 15 e 18 (nel primo tratto sono in comune).

Superati un bottino ed una sbarra sempre chiusa con accanto un cartello di divieto di transito, si giunge ad un bivio a quota 1260 m circa - 10 minuti dalla partenza.

A destra c’è il sentiero segnato 15A e su un albero c’è scritto, con vernice rossa sbiadita, Maiori (Valle Inserrata su IGM); lo si trascura e si continua a sinistra.

Dopo 5 minuti si perviene ad un altro bivio, quota 1320 m circa. Si abbandona la sterrata che da questo punto in poi è segnata con il numero 18 e si sale a destra seguendo una ripida mulattiera segnata con il numero 15.

Ancora 5 minuti di salita e si arriva ad un quadrivio, quota 1360 m (il sentiero di sinistra porta il numero 15C). Si continua dritti (Sud) su un larga via dal fondo buono.

Poco più avanti si è ad un quarto bivio, 5 minuti dal terzo, quota 1415 m: si va ancora dritti (Sud) e si incomincia a risalire un’evidente valle in una faggeta d’alto fusto, dal fondo ampio ed abbastanza comodo. La valle all’inizio piega a Sud-Ovest e poi riprende la direzione Sud fino a giungere su un’antica piazzola dei carbonai a quota 1670 m (30 minuti dall’ultimo crocevia).

Da questo punto in poi la via si restringe notevolmente, ma la traccia resta sempre evidente e ben segnata. Usciti dal bosco, quota 1800 m circa, si è ai piedi delle rocce e dei canaloni che salgono alla cresta sommitale.

La mulattiera piega ad Ovest e, superati alcuni costoni secondari, scende nella Valle Lupara per poi risalirla fino al valico di quota 2230 m circa (2,10 ore dalla partenza).

Seguendo il filo di cresta in direzione Nord-Ovest si raggiunge la vetta del Sirente 2348 m (3 ore dall’auto - ascesa 1200 m).

Tempo di ritorno per la stessa via, 2,15 ore

IL Tempio

Per arrivare al Tempio, dalla vetta del Sirente, si scende lungo la cresta in direzione Nord-Ovest (direzione Punta Macerola) fino a raggiungere la massima depressione visibile, quota 2252 m (15 minuti - discesa 100 m - Km 0,6).

Poco prima affacciandosi nei valloni sottostanti, direzione Nord, si nota chiaramente il torrione che dobbiamo raggiungere e il difficile anfiteatro da riscendere.

Non conoscendo la via, il primo sguardo incute timore, la torre si trova molto in basso e a prima vista non si capisce dove si passa.

Comunque appena imboccata la valletta iniziano gli omini di pietra, bisogna fare molta attenzione a seguirli, non sono sempre evidenti, comunque bisogna ringraziare coloro che, con pazienza, li hanno costruiti; chi si trova a passare in questo posto dovrebbe aggiungere una pietra per renderli sempre più visibili.

Si inizia la discesa a serpentina, in fondo si notano i Prati del Sirente con il Lago, poco più avanti ci appare in tutta la sua maestosità il Tempio che da ora in poi non ci abbandonerà più.

Si piega a sinistra si lascia un canalino, si traversa, si supera un costone e si entra in un altro canalino. Si scende lungo questo poi si traversa di nuovo, sempre a sinistra, si passa sotto un altro costone e si continua a scendere in un ennesimo canalino.

Ancora avanti, sempre stando attenti ai graditissimi omini di pietra (anche se abbiamo la traccia sul gps, questa non combacia mai con la traccia sul campo per errori dovuti ai satelliti e allo strumento stesso e in questo tipo di escursione basta una piccola imprecisione per non trovare la giusta rotta).

Man mano che si scende ci sono ancora costoni da superare, cenge abbastanza comode, altri canalini; infine si scende un lungo canalino a destra fino alla base Sud-Est del torrione, un’ultima salita a sinistra e si raggiunge la sella, quota 2060 m circa (50 minuti - discesa 200 metri - Km 0,7).

Sulla paretina c’è una corda fissa che parte a circa 3 metri dalla base, è attaccata alla roccia tramite un chiodo fisso, il punto è raggiungibile salendo tra due massi, passi di (I) e poi traversando per un paio di metri su una piccola cengia esposta. Da questo punto, dopo essersi assicurati, si supera un piccolo tratto verticale con buoni appigli (II+) e poi si sfruttano dei corridoi naturali (II), sempre abbastanza verticali, che ci portano alla fine delle difficoltà, qui termina la corda fissa che rimane attaccata alla roccia da due chiodi.

Lungo il percorso ci sono delle roccette non salde, bisogna stare molto attenti a non metterci i piedi sopra altrimenti potrebbero precipitare, comunque si superano facilmente senza toccarle. Raggiunta la fine della corda fissa le difficoltà finiscono, con un piccolo balzo si raggiunge la vetta formata da un terrazzo dove sono appoggiati grossi massi.

(1 ora tra andata e ritorno - ascesa 40 metri).

Per il ritorno si segue la stessa via di discesa (fino alla vetta del Sirente si impiega 1,15 ore - ascesa 300 m - Km 1,3)

cartina

cartina 1-2 Google Earth IL Tempio dallo Chalet del Sirente

cartina-particolare

cartina 2-2 Google Earth IL Tempio dallo Chalet del Sirente

grafico altimetrico

grafico altimetrico IL Tempio dallo Chalet del Sirente

001 - IL Tempio visto dai Prati del Sirente

001

002 - particolare del Tempio 2099 m

002

003 - particolare IL Tempio

003

004 - IL Tempio visto dall’alto

004

005 - il punto dove si inizia la discesa

005

006 - in basso si notano i Prati del Sirente

006

007 - in basso IL Tempio

007

008 - per la discesa si sfruttano delle larghe cengie

008

009 - canalini

009

010 - particolare di un canalino mentre lo percorre Giuseppe D’Annunzio “Grandissimo Appenninista”

010

011 - camosci su una cresta secondaria

011

012 - ancora canalini

012

013 - particolare di un canalino

013

014 - ci avviciniamo sempre di più al Tempio

014

015 - la parete Sud del Tempio

015

016 - sulla sella del Tempio 2060 m

016

017 - la parete da risalire con il percorso segnato in rosso

017

018 - Giuseppe D’Annunzio sulla parete

018

019 - alcuni momenti della salita

019

020 - D’Annunzio ha quasi raggiunto la cima

020

021 - la corda fissa che si trova sulla parete

021

022 - con la seconda corda la salita è più tranquilla, comunque facciamo sicurezza anche con la corda fissa

022

023 - D’Annunzio in azione

023

024 - pochi metri per la vetta

024

025 - particolare della salita

025x

026 - nodo autobloccante Prusik, particolare

026

027 - nodo barcaiolo

027

028 - sul Tempio 2099 m

028

029 - sul Tempio

029

030 - cercavo qualche segno sull’omino di pietre, non ho trovato nulla

030

031 - IL Tempio e la Guida

031

032 - la cima del Tempio

032

033 - uno sguardo dal Tempio verso l’Altopiano delle Rocche

033

034 - uno sguardo dal tempio sui Prati del Sirente

034

035 - uno sguardo verso la piana di Sulmona

035

036 - particolare dell'omino di pietra

036

037 - in fondo a destra la Majella

037