Appennino oltre i 2000 metri

Murolungo, Iaccio dei Montoni, Cima di Macchia Triste, Cima di Valle Fredda, Morra o Rupe dei Briganti; da Cartore per il Vallone di Fua

 Murolungo

Iaccio dei Montoni - Cima di Macchia Triste 

Morra o Rupe dei Briganti - Cima di Valle Fredda

da Cartore per il Vallone di Fua

Introduzione:

La salita di queste montagne è un’ottima occasione per visitare il Lago della Duchessa che è stato, alla fine degli anni settanta, centro di attenzione della cronaca nazionale ed estera, a  seguito del sequestro dell’Onorevole Aldo Moro, avvenuto per mano delle “Brigate Rosse”.

Furono diramati diversi comunicati; in uno si indicava proprio il Lago della Duchessa come luogo prescelto dai terroristi  per l'occultamento del cadavere del parlamentare democristiano.

Tempo di salita sul Murolungo (passando per lo Iaccio dei Montoni): 3,30 ore - ascesa 1300 m - Km 10 - Traccia GPX

Deviazione per le quote 2064 m (Cima di Valle Fredda), 2059 m e 2053 m (Morra o Rupe dei Briganti), tra a/r: 45 minuti - ascesa 100 m - Km 2

Dalla Sella di valle Fredda alla Cimata di Macchia Triste: 45 minuti - ascesa 120 m - Km 2

dalla Cimata di Macchia Triste a Cartore: 2,30 ore - Km 8

Tempo totale: 8 ore circa - ascesa 1500 m circa - Km 22 

Percorso auto:

Da Rieti si prende la strada a scorrimento veloce S.S. (Strada Statale) 578 Salto-Cicolana percorrendola fino alla fine, dove, alla rotatoria, si prende la prima a destra S.R. (Strada Regionale) 578 in direzione Avezzano.

Dalla Strada dei Parchi, Autostrada A24 Roma-L’Aquila, si esce al casello Valle del Salto giungendo nella stessa rotatoria di sopra dove si prende la terza uscita S.R. 578 in direzione Avezzano.

Si prosegue per circa 800 metri trascurando un bivio a destra e girando a sinistra al bivio successivo per Cartore (la strada è sterrata ed è facilmente individuabile perchè all’inizio è molto ampia e ci sono parecchi cartelli segnaletici tra i quali uno che indica Cartore). Si prosegue sulla strada comunale per circa 4 Km e si giunge nel borgo (vedi Nota).

Nota: ad una ricognizione del 2015 la strada comunale è stata asfaltata, si arriva comodamente nel borgo di Cartore

Descrizione:

Parcheggiata l’auto nel centro di Cartore, frazione di Borgorose (il paese è stato restaurato di recente ma alla data dell’escursione era abitato da una sola famiglia) a piedi si imbocca la sterrata che sale in direzione Nord (indicazioni per il Lago della Duchessa).

Percorsi poche centinaia di metri si è sulla verticale del Vallone di Fua che dobbiamo risalire.

Il sentiero da percorrere è segnato dal CAI (sentiero 2B), non ci sono possibilità d'errore, si sale nel bosco (direzione Nord-Est) in una valle stretta, buia e con pareti di roccia molto alte e poco compatte.

Si passa in un punto dove, pochi anni fa, alcune rocce sono cadute a valle invadendo il sentiero, si sale ancora fino a raggiungere la base di un salto di un centinaio di metri che si supera zigzagando sul costone sinistro, poi si traversa verso Sud-Est dove il vallone si restringe, si supera un tratto esposto (ultimamente la via è stata attrezzata con delle catene fisse) ed infine si riprende a salire ripidamente sempre nella stessa direzione.

Più in alto la valle cambia nome e diventa Vallone del Cieco (ottima vista sul Monte Morrone), inizia ad allargarsi e il sentiero sale con pendenza meno accentuata giungendo nella località  Le Caparnie (Le Capannie nella vecchia cartina IGM) dove ci sono dei ricoveri in muratura e in pietra per i pastori che portano le greggi a pascolare in alta quota nella stagione estiva.

La prima costruzione che si incontra, quota 1664 m, pochi anni fa, e stata adibita a rifugio e intitolato a Gigi Panei (Gaetano Panei, conosciuto come Gigi, è stato uno dei primi maestri di sci a Courmayeur, nacque a Santa Anatolia frazione del Comune di Borgorose, allora Provincia dell’Aquila e dal 1927 in quella di Rieti, morì giovane, a cinquant’anni sotto una valanga).

Si prosegue su una sterrata proveniente da sinistra che è la stessa lasciata all’imbocco del Vallone di Fua (questa, per arrivare fin quassù, risale a stretti e ripidissimi tornanti la Valle della Cesa per poi fare un traverso fino alle Caparnie).

Si continua a seguire la sterrata superando altri ricoveri; uno si chiama Casale Spera Mario, prima del cancello d'ingresso, sulla destra, c'è una rudimentale fonte, dove si possono riempire le borracce, quota 1718 m. La fontana è alimentata dalla Fonte Salamone (quota 1836 m), non visibile dal basso, ma che si trova esattamente sulla sua verticale.

Si continua a salire nell’ampio vallone che si ha di fronte fino a sbucare sulla conca dove si trova il Lago della Duchessa 1788 m. Lo si costeggia (non ha importanza da quale lato) fino a raggiungere la parte opposta da dove, in direzione Sud-Est (destra), inizia la Valle Fredda che si risale interamente fino alla sella di quota 1967 m.

Il sentiero continua verso Sud, sale a mezza costa verso destra per superare un costone secondario e scende, dall'altra parte, in un piccolo pianoro. Lo si traversa tutto e si raggiunge l'evidente cresta Sud-Est del Murolungo a quota 2050 m circa. Valicato il crinale la via a mezza costa e quasi in piano aggira il versante Sud della montagna e raggiunge una visibilissima sella (quota 2050 m) tra lo Iaccio dei Montoni a sinistra (Sud) e il Murolungo a destra (Nord); si piega a sinistra e si giunge presso il grosso ometto di vetta dello Iaccio dei Montoni 2083 m (tempo salita 3 ore - ascesa 1150 m - Km 9).

Per salire sul Murolungo, 2184 m, si ritorna alla sella e si sale direttamente il costone Nord (30 minuti - ascesa 135 m - 1 Km).

Si torna indietro per la cresta Sud-Est fino a intersecare il sentiero percorso all’andata e con questo si scende nel piccolo pianoro dove conviene salire su alcune elevazioni secondarie che si hanno di fronte (direzione Nord).

Tutte le quote sono segnate da omini di pietra, la prima è la quota 2064 m (Cima di Valle Fredda) da dove lo sguardo spazia sulla parte alta del Vallone di Teve, Capo di Teve e il Monte Velino, si percorre la cresta verso Ovest e si giunge sulla quota 2059 m (Cima Est del Murolungo), ottimo balcone sugli spettacolari balzi rocciosi della parete Nord del Murolungo e sulla Grotta dell’Oro, ora si va in direzione Nord fino a raggiungere la quota 2053 m (Morra o Rupe dei Briganti) con un’ottima visuale sul Lago della Duchessa e la Sella del Mercaturo (per queste deviazioni si percorrono 2 Km - 45 minuti - ascesa 110 m).

Tornati alla Sella di Valle Fredda, 1967 m, si sale, in direzione Est, sulla Cimata di Macchia Triste, 2090 m, cercandosi la via migliore (45 minuti - Km 2 - ascesa 120 m), ancora un’ottima visuale sul Vallone di Teve, Capo di Teve e i grandi costoni brecciosi del Monte Velino.

Il ritorno si fa per la stessa via dell’andata (2,30 ore - Km 8)

cartina 1-2

cartina 1-2 Morra o Rupa dei Briganti-Iaccio dei Montoni-Murolungo-Cimata di Macchia Triste

cartina 2-2, particolare

cartina 2-2 Cima di Valle Fredda

grafico altimetrico

Murolungo da Cartore

001 - Cartore, base di partenza per il Lago della Duchessa

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002 - cartello indicatore all' inizio del borgo di Cartore

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003 - la Valle di Fua

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004 - alcuni tratti esposti del sentiero sono stati attrezzati

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005 - alcuni tratti esposti del sentiero sono stati attrezzati

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006 - Valle del Cieco e il Monte Morrone

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007 - Le Caparnie 1718 m, ricovero di pastori in pietra

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007a - l'antico ricovero ristrutturato (ricognizione Marzo 2019)

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008 - il Rifugio Gigi Panei alle Caparnie

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009 - interno del Rifugio Gigi Panei

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010 - il Monte Morrone e il bosco dove nasce la Fonte Salamone

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010a - Casale Spera Mario (uno dei casali presenti alle Caparnie), ricognizione Marzo 2019

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011 - la "Fonte Salamone a valle" o Fontana Salamone, Le Caparnie

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011a - la Fontana Salamone presso il Casale Spera Mario, Le Caparnie, ricognizione Marzo 2019

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012 - Le Caparnie e il Vallone del Cieco

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013 - Lago della Duchessa 1788 m

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013a - Giuseppe presso il Lago della Duchessa 1788 m, in fondo si nota la Sella del

Mercaturo 1900 m

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013b - l'idrometro nel Lago della Duchessa (Ottobre 2017)

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013c - l'idrometro nel Lago della Duchessa, ricognizione Marzo 2019

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013d - il Lago della Duchessa ghiacciato, Marzo 2019

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014 - il Murolungo visto dal Lago della Duchessa

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014a - vista dal Lago della Duchessa verso il Murolungo e la Morra o Rupe dei Briganti,

inizio Marzo 2019

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015 - le Cime secondarie del Murolungo

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016 - la Sella di Valle Fredda

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017 - una ricovero in pietra nella Valle Fredda

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017 a - Marzo 2019, il ricovero invaso dalla neve

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018 - il Murolungo 2184 m

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019 - il Monte Iaccio dei Montoni

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020 - Iaccio dei Montoni 2083 m e il Murolungo

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020a - sulla vetta dello Iaccio dei Montoni 2083 m (foto del 30 Ottobre 2011)

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020b - Teresa sulla vetta dello Iaccio dei Montoni

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020c - verso l'ignoto....sullo Iaccio dei Montoni

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021 - Giuseppe sulla vetta del Murolungo

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022 - il Lago della Duchessa visto dal Murolungo

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023 - il Lago della Duchessa visto dal Murolungo

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024 - il Monte Velino visto dal Murolungo

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024a - sul Murolungo, Giuseppe e due escursionisti ungheresi (30 Ottobre 2011)

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024b - Teresa sul Murolungo 2184 m

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025 - dalla Cima 1 Est del Murolungo uno sguardo sulla parete Nord

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026 - dalla Cima Nord Est del Murolungo il Lago della Duchessa

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027 - dalla Cima 2 Est del Murolungo uno sguardo sulla parete Nord

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028 - dalla Cimata di Macchia Triste la Valle di Teve

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028a - la Cimata di Macchia Triste, 2090 m, vista dal Lago della Duchessa

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028b - Giuseppe sulla Cimata di Macchia Triste

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029 - il Monte Rozza visto dalla Cimata di Macchia Triste

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030 - il Morrone visto dalla Cimata di Macchia Triste 2090 m

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031 - uno sguardo verso Capo di Teve dalla Cimata di Macchia Triste (Marzo 2019)

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032 - dalla Cimata di Macchia Triste vista del Monte Velino, il Monte di Sevice ed il Monte

Rozza (Marzo 2019) 

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