Appennino oltre i 2000 metri

La Terratta-Monte Argatone-Monte Trascinone: da Villalago (L’Aquila) per la Valle Franchitta

La Terratta - Monte Argatone

Monte Trascinone

da Villalago (L’Aquila) per la Valle Franchitta

giro in parte ad anello

Introduzione:

Per salire sul Monte Trascinone, la prima montagna che “toccheremo”, si percorrono antichi sentieri presenti sulle mappe IGM e mappe escursionistiche ma non segnate sul campo. Stupenda mulattiera, in una faggeta di alto fusto, ancora percorsa da animali e da qualche raro “viaggiatore”

Percorso auto:

Da Anversa degli Abruzzi si risalgono le Gole del Sagittario seguendo la Strada Regionale 479 Sannite. Giunti presso la riva Nord del Lago di Scanno, chiamata “Bocca del Lago”, all’incrocio, si prende a destra la Strada Provinciale 82a che gira attorno al bacino in senso antiorario. Al bivio successivo si svolta ancora a destra, direzione Villalago, Strada Provinciale 82b. Arrivati ad una biforcazione si parcheggia lungo la staccionata di sinistra, qui c’è la base di partenza del sentiero del Parco W3 per lo Stazzo di Montagna Grande e Monte Argatone, quota 950 m

Nota:

Fare riferimento alla cartina "GENZANA ROTELLA, scala 1:25000, EDIZIONI IL LUPO"

tempo dell’escursione: 8,30 ore - ascesa 1670 m - Km 17 - Traccia GPX

altri itinerari:

Monte Argatone-La terratta: da Bisegna per il sentiero W1 e W2

Itinerario:

Entrati nell’aria protetta dalla recinzione si segue il sentiero segnato da una freccia di legno con scritta W3. La valle da risalire la vediamo di fronte, direzione Sud-Ovest. Ad una biforcazione si trascura il sentiero di destra per la località “Crocetta”, indicato da una freccia di legno e, attraversato il letto del fosso, all’inizio erboso, si lascia un altro sentiero a sinistra, sempre segnato bianco-rosso, che porta sulla dorsale Trascinarone.

Si rimane nella valle risalendola; si attraversano dei brecciai e poi si prosegue nel letto zigzagando tra massi e pietre di ogni dimensione. Più in alto si passa in un canyon che si restringe sempre di più. Si prosegue sfruttando l’impluvio e a tratti salendo a sinistra o a destra di questo fino a quota 1450 m dove troviamo un cartello di legno con delle indicazioni.

Si lascia il fosso e si continua a salire a destra (Ovest) ripidamente nel bosco, fino a quota 1525 m circa dove la via si biforca. La traccia segnata W3 procede in direzione Nord-Ovest; a sinistra, in direzione Sud, si nota una traccia che sale ripida e segnata, solo all’inizio, da un omino di pietre.

Si segue questa antica mulattiera, non più utilizzata, ma ancora ben visibile, abbastanza larga e pulita, sicuramente ci transitano animali. Si attraversa un fosso, quota 1581 m e si prende la direzione Sud-Est. Più avanti si costeggia un altro fosso, in direzione Sud, tenendolo a sinistra, lo si attraversa e si continua a salire tenendolo a destra fino a giungere a quota 1674 m circa dove si incrocia un sentiero secondario, meno evidente di quello percorso fin ora ma che dobbiamo seguire a sinistra, prima in direzione Est e poi Nord-Est.

Cercando di fare attenzione all’esile traccia, rimanendo nella macchia a mezza costa e guadagnando sempre leggermente quota, stessa direzione anche nelle zone dove la via non è visibile, si esce dal bosco e si attraversa un tappeto di ginepro nano raggiungendo la larga dorsale a quota 1771 m.

Ottima la visuale a 360 gradi sui monti circostanti; si risale il pendio in direzione Sud e, senza problemi, si raggiunge la vetta del Monte Trascinone, quota 1937 m (dall’auto: 3,15 ore - ascesa 1000 m - Km 5,3).

Si prosegue in discesa, tra erba e sassi, lungo il crinale Sud-Ovest, fino a raggiungere la massima depressione, quota 1880 m. Si risale ripidamente dall’altra parte una macchia di bosco fino ad uscire allo scoperto su un pendio erboso e roccioso. Superata la parte rocciosa zigzagando tra i massi e spostandosi verso sinistra (Sud) rimane da risalire un versante erboso e coperto a tratti da ginepro nano fino a raggiungere l’omino di vetta di quota 2196 m della Montagna Grande (la Terratta anticima Nord-Ovest 2), dal Monte Trascinone: 1,15 ore - ascesa 300 m - Km 1,7.

Si prosegue lungo la panoramica dorsale verso Sud toccando la quota 2201 m (la Terratta anticima Nord-Ovest 1) e poi verso Sud-Est; dopo un saliscendi si raggiunge la cima della Terratta, quota 2208 m (tra andata e ritorno dalla quota 2196 m: 1 ora - ascesa 270 m - Km 2,2).

Ritornati a quota 2196 m si prosegue lungo la cresta in direzione Nord-Ovest, si scende ad una sella, quota 2061 m, dove transita il sentiero del Parco W3 che percorreremo al ritorno, e si risale dall’altra parte sul Monte Argatone 2149 m (dalla quota 2196: 0,35 ore - ascesa 100 m - Km 1,7).

Riscesi sulla sella di quota 2061 m si segue il sentiero segnato W3 verso Nord; a quota 1818 m si passa accanto allo Stazzo di Montagna Grande (una stanza sempre aperta) e ad una piccola edicola sacra. Si continua a scendere nel bosco fino ad incontrare la via percorsa all’andata presso la biforcazione di quota 1525 m, dove si chiude il giro ad anello.

Si ripercorre in discesa la scomoda Val Franchitta fino alla base di partenza (dal Monte Argatone: 2,30 ore - Km 6).

cartina 1-1

cartina 1-1 Trascinone-la Terratta-Argatone

001 - alla base di partenza del sentiero del PNALM W3

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002 - la Valle Franchitta, all’inizio dal fondo erboso e breccioso

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003 - la Valle Franchitta, il fondo diventa sassoso e molto scomodo

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004 - strettoia della Valle Franchitta

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005 - la Valle Franchitta

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006 - il punto dove si lascia il letto della valle e si inizia a risalire la scarpata

di destra, sentiero sempre segnato W3

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007 - biforcazione con un antico sentiero non segnato

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008 - particolare della biforcazione con l’antica mulattiera non segnata

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009 - altro particolare, il segno bianco-rosso che si vede segna il percorso

W3 in discesa

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010 - l’antica mulattiera

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011 - l’antico sentiero, alcuni tratti sono poco visibili ma altri evidenti

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012 - all’uscita sul pendio erboso, ancora ci sono tratti evidenti del sentiero

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013 - La Montagna Grande

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014 - il paese di Villalago (provincia L’Aquila)

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015 - uno sguardo verso il Gran Sasso

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016 - il Lago di Scanno, il borgo di Frattura e il Monte Genzana

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017 - vista del Monte Argatone dal Monte Trascinone

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018 - dal Monte Trascinone il percorso da fare per raggiungere la quota 2196 m

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019 - dal Monte Trascinone vista, in fondo, del Gruppo Velino-Sirente

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020 - il Borgo di Scanno (L’Aquila)

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021 - uno sguardo indietro verso il Monte Trascinone

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022 - quota 2201 m (la Terratta anticima Nord-Ovest 1), fa parte della Montagna

Grande

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023 - dalla quota 2201 m vista della Terratta

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024 - Monte della Terratta

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025 - la Terratta e le sue anticime

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026 - “cavalcata” di cresta della Montagna Grande, Vista dello Stazzo di

Montagna Grande

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027 - uno sguardo indietro, salendo verso il Monte Argatone

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028 - le Croci del Monte Argatone

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029 - Monte Argatone, in fondo il Gruppo Velino-Sirente

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030 - Monte Argatone e sotto il braccio destro della Croce si nota il Monte

Trascinone

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031 - particolare di una delle due Croci del Monte Argatone

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032 - dalla cresta del Monte Argatone vista dell’anticima Nord-Ovest del

Monte Argatone

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033 - uno sguardo dalla cresta del Monte Argatone, a destra si nota il Monte

Marsicano

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034 - lo Stazzo di Montagna Grande

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035 - Stazzo o Rifugio Montagna Grande

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036 - l’edicola sacra presso lo Stazzo di Montagna Grande

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