Le Mainarde
Monte Mare, Monte Ferruccia, Monte Marrone
dal Prato di Mezzo (Picinisco) per la Fonte Fredda e la Valle Venafrana
Note:
L’ultima propaggine del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, nel punto d’unione delle tre regioni, forma un angolo poco conosciuto alla maggior parte degli escursionisti; le Mainarde: di natura calcarea con verdi prateria d’altura e sorgenti dove ancora oggi i pastori trasferiscono, nel periodo estivo, le loro greggi.
IL gruppo montuoso ha uno sviluppo da Nord-Ovest a Sud-Est e parte dal Passo dei Monaci 1967 m (ai piedi del Monte la Meta) con cime che spesso superano i 2000 metri: la Metuccia 2105 m, Monte a Mare 2160 m, Cima a Mare o Cima Campaglione 2014 m, Coste dell’Altare 2075 m, Cappello del Prete 2013 m, Monte Cavallo 2093 m, Monte Forcellone 2030 m, Monte Mare 2020 m, Monte Ferruccia 2005 m e Monte Marrone 1805 m.
Le ultime 3 cime sono testimoni di una battaglia avvenuta il 31 Marzo 1944 tra il Corpo Italiano di Liberazione e reparti tedeschi.
Interessante è la visita alla fantastica Capanna di Charles Lucien Moulin, nato a Lille, Francia, nel 1869 e morto a Isernia nel 1960 (pittore che ha vissuto per molti anni a Castelnuovo al Volturno e si ritirava per lunghi periodi nell’eremo per cercare l’ispirazione per i suoi quadri).
Il rifugio è posto a quota 1755 m ai piedi dell’anticima Sud (1780 m) del Monte Marrone
fare riferimento alla cartina: CARTA TURISTICA DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, scala 1:50000.
Tempi:
tempo complessivo: 7,30 ore - ascesa 1150 m - Km 21 - Traccia GPX
tempo di salita fino al Monte Ferruccia: 3,15 ore - ascesa 800 m - Km 8,5
dal Monte Ferruccia al Monte Marrone: 0,45 ore - ascesa 50 m - Km 1,5
dal Monte Marrone alla Capanna di Charles Moulin: 0,15 ore - Km 0,5
tempo di ritorno: 3,15 ore - ascesa 300 m - Km 10,5
Percorso auto:
Dalla Strada Statale 690 Avezzano-Sora-Cassino si esce ad Atina e si imbocca la Strada Regionale 509 per San Donato Val di Comino; percorsi 2 Km circa, al bivio, si segue la Strada Provinciale 112 per Picinisco. Attraversato il paese si raggiunge Prato di Mezzo (indicazioni) seguendo la Strada Provinciale 223, quota 1400 m.
Descrizione:
Parcheggiata l’auto sul grande piazzale di Prato di Mezzo (quota 1400 m) si prende, in direzione Est, il sentiero segnato N2 del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM).
Si lascia a destra il primo impianto di risalita e alla fine del prato la stazione inferiore del secondo impianto. Si segue la pista da sci fino all’altezza della stazione d’arrivo del secondo impianto dove si piega a sinistra e si supera l’evidentissima sella.
Si entra in un grosso pianoro dominato a sinistra da una parete rocciosa (Costa della Cicogna) e di fronte dai caratteristici speroni rocciosi di Monte Predicopeglia. Si segue il fosso in salita, in direzione Sud-Est, percorso in primavera da uno stupendo ruscello. Superata la prima morena di un antico ghiacciaio la valle si allarga in un vasto pianoro dove vi sono altre due morene caratterizzate da fronti costituiti da numerosi massi erratici, infine si giunge presso una quarta morena, l’ultima prima dello scioglimento definitivo del ghiacciaio.
Sotto ad un enorme masso erratico, a Nord-Ovest di Monte Cavallo, sgorga, perenne, l’acqua (Fonte Fredda, quota 1681 m). Dalla Fonte Fredda, seguendo sempre il sentiero segnato da sbiaditi segni di vernice rossa, si sale in direzione Est fino a raggiungere la sella della cresta Nord di Monte Cavallo (Valico della Crocetta 1845 m) e si scende nella valle che si ha di fronte, Valle Venafrana. Si segue il pietroso e accidentato fosso in direzione Sud-Est, si passa accanto ad un’immagine sacra posta sopra una grande roccia, si oltrepassa un antico stazzo con numerosi muri a secco, quota 1710 m, e si continua ancora a serpeggiare fino ad una radura a quota 1670 m.
Si lascia la valle e si attraversa il prato, direzione Est, di fronte si vede il valico tra il Cappello del Prete a sinistra e il Monte Mare a destra chiamato Passo della Tagliola dove siamo diretti, quota 1790 m. Alla fine della radura si entra nel bosco, i segni del sentiero sono sbiaditi comunque è evidente. Risalita la macchia si esce sull’ampia sella di quota 1790 m (Passo della Tagliola).
Senza possibilità d’errore si percorre l’ampia dorsale in direzione Sud fin sulla vetta del Monte Mare 2020 m (3 ore), ancora avanti, sempre nella stessa direzione, e si raggiunge la quota di 2005 m del Monte Ferruccia, la cima del Parco superiore ai 2000 metri più a meridione (0,15 ore, ascesa 800 m, Km 9). Ora si scende in direzione Sud-Est il facile pendio roccioso e pietroso del Monte Ferruccia puntando al visibilissimo Passo della Montagnola (1740 m) e da questo si risale il largo crinale erboso del Monte Marrone fino alla grande Croce di vetta, quota 1805 m (0,45 ore, ascesa 50 m, Km 1,5).
Percorrendo la cresta in direzione Sud si raggiunge la prima anticima rocciosa del Monte Marrone, 1782 m, la si aggira nel bosco da destra e appena si riesce sul crinale, poco sotto a destra, appoggiata tra due grosse rocce e difesa da secolari faggi, si trova la Capanna di Charles Moulin (0,15 ore, 500 metri). Tornati al Passo della Montagnola, senza risalire sul Monte Ferruccia e sul Monte Mare si attraversa tutto l'altopiano ondulato chiamato la Ferruccia in direzione Nord passando vicino ad un fontanile, più avanti si piega ad Ovest e si intercetta la via percorsa all'andata sul Passo della Tagliola.
Seguendo lo stesso sentiero fatto in mattinata si ritorna all’auto (3,15 ore, ascesa 300 m, Km 11)
cartina
grafico altimetrico
001 - Prato di Mezzo (Picinisco - FR), quota 1400 m
002 - vasto pianoro che un tempo ospitava un ghiacciaio, si notano sul prato numerosi massi erratici
003 - Monte Predicopeglia
004 - Fonte Fredda 1681 m
005 - dalla sella a Nord di Monte Cavallo, quota 1845 m, vista (in basso) della Valle Venafrana,
a sinistra Monte Cappello del Prete, il Passo della Tagliola e a destra Monte Mare
006 - nella Valle Venafrana, un masso con una immagine sacra
007 - lo Stazzo della Valle Venafrana
008 - un piccolo lago dove si specchia il Monte Mare
009 - il bosco da risalire per raggiungere il Passo della Tagliola (1790 m)
010 - la Valle Venafrana e il Monte Cavallo visti dal Passo della Tagliola
011 - il Cappello del Prete visto dal Passo della Tagliola
012 - il grande bosco della Valle di Mezzo, in fondo Serra Rocca Chiarano e Monte Greco
013 - uno sguardo tra l’Abruzzo e il Molise
014 - Lago di Castel San Vincenzo
015 - Castel San Vincenzo
016 - una lapide che ricorda un giovane che amava i cavalli, località La Ferruccia
017 - La Ferruccia e Monte Mare
018 - un fontanile sul pianoro La Ferruccia
019 - il Monte Mare a destra e il Monte Ferruccia a sinistra visti dal pianoro La Ferruccia (versante Est)
020 - dal Passo della Montagnola, 1740 m, vista del Monte Marrone
020a - dal Passo della Montagnola (1740 m) vista del facile pendio per salire o scendere dal Monte Ferruccia
021 - la cima di Monte Marrone 1805 m
022 - la Capanna di Charles Lucien Moulin
023 - la Capanna di Charles Lucien Moulin, rifugio a 1755 m di quota
024 - il rifugio è posto a quota 1755 m ai piedi dell’anticima Sud (1780 m) del Monte Marrone
025 - il posto letto della Capanna di Charles Lucien Moulin
026 - il tavolo con 2 sedie nella Capanna di Charles Lucien Moulin
027 - stupendo spettacolo verso il Monte Miletto, nei pressi della Capanna di Charles Moulin
028 - uno sguardo tra le rocce del Monte Marrone verso il Lago di Castel San Vincenzo
029 - uno sguardo dal Monte Mare verso il Monte Marrone (16 Agosto 2012)
030 - da Monte Ferruccia vista del Monte Marrone (16 Agosto 2012)
031 - dal Monte Ferruccia vista del Passo della Montagnola e il Monte
032 - una vista di fine inverno del Monte Mare
033 - uno sguardo verso il Monte Miletto che sbuca dalla nebbia
034 - il Monte Marrone in primo piano e il Monte Miletto in fondo