Monte Palombo
dalle Fontane della Padura per la Bruciata e la cresta Nord-Ovest
Introduzione:
Bellissima escursione su un monte poco conosciuto e molto panoramico;
lo sguardo spazia su tutti i maggiori rilievi del Parco
tempo di salita 2,15 ore - ascesa 750 m - Km percorsi 5 - Traccia GPX
tempo di discesa (stessa via) 1,45 ore
cartine:
PARCO D'ABRUZZO, carta escursionistica, 1:25.000, ITER Edizioni
MONTI MARSICANI, scala 1:25.000, Edizioni IL Lupo”
Percorso auto:
Dall’autostrada A25 Torano-Pescara (Strada dei Parchi) si esce al casello di Pescina e si prende la S.S. Marsicana (N° 83). Si attraversa Gioia dei Marsi, il Valico del Passo del Diavolo e si scende verso Pescasseroli.
Al bivio del Km 38 (5 Km prima di giungere a Pescasseroli) si prende a sinistra, direzione Bisegna, Strada Provinciale 17 del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Percorsi 1,5 Km si parcheggia presso il primo fontanile che si trova al lato destro del primo tornante (località Fontane della Padura), quota 1275 m, accesso Z dei sentieri del Parco.
Descrizione:
A piedi si segue la sterrata in direzione Nord, subito si incontra, a sinistra, il secondo fontanile; il terzo fontanile si trova a destra, sotto la strada, non visibile perché nascosto dalla vegetazione. Tutta la zona è umida a causa delle acque risorgive.
Dopo 5 minuti si giunge all’inizio della mulattiera per la Capanna Blasutti, sentiero Z2 del Parco (palo con freccia di legno). Si segue il sentiero (direzione Est) che superata una radura entra nel bosco (è da notare che la traccia riportata sulla cartina non segue fedelmente la pista segnata sul terreno). La via prende la direzione Nord-Est e segue una valletta parallela al Fosso della Mandrella; più in alto ruota verso Sud, esce dal bosco e sale zigzagando in una radura erbosa in direzione Sud-Est (la Bruciata su IGM).
Rientrati nel bosco, giunti a quota 1580 m circa, il sentiero piega decisamente ad Est abbandonando il crinale. A questo punto si lascia la via segnata e si continua a seguire la dorsale (ometto di pietra), sempre in direzione Sud-Est, prima nel bosco e poi lungo radure ricoperte da ginepro nano. La via non è sempre evidente a causa della bassa vegetazione, bisogna districarsi tra i ginepri aiutati da tracce di sentiero e da qualche ometto di pietra.
Raggiunta quota 1860 m l’ampia cresta piega leggermente verso destra (Sud Sud-Est), si rientra per un tratto nel bosco e poi ancora radure di ginepro nano mentre in fondo si vede il grande ripetitore passivo visibile anche dalla strada che da Gioia Vecchio porta a Pescasseroli.
Raggiunto l’impianto di telecomunicazione, quota 1925 m, si continua a seguire la cresta, superando tratti rocciosi ed altri erbosi fino al grosso ometto della vetta 2013 m.
In alternativa, dal ripetitore, si può seguire una larga pista che si mantiene leggermente a sinistra del crinale e quando questa inizia a perdere decisamente quota la si abbandona salendo a destra verso la vetta.
Le foto da 001 a 026 sono state scattate durante un'escursione estiva, quelle dal 027 al 040 sono invernali
cartina
grafico altimetrico
001 - Monte Palombo visto dalla Strada Provinciale 17 del Parco Nazionale d’Abruzzo
002 - il primo fontanile che si trova, salendo verso Bisegna, al lato destro del primo tornante (località Fontane
della Padura), quota 1275 m, accesso Z dei sentieri del Parco.
003 - il secondo fontanile
004 - Il terzo fontanile si trova a destra, sotto la strada, non visibile perché nascosto dalla vegetazione
005 - inizio della mulattiera per la Capanna Blasutti, sentiero Z2 del Parco (palo con freccia di legno)
006 - particolare del segnale escursionistico
007 - dalla radura erbosa la Bruciata vista di Monte di Valle Caprara
008 - la radura erbosa la Bruciata da risalire
009 - dalla radura la Bruciata vista del pianoro il Campo, il Morrone del Diavolo (1602 m) e Monte Turchio
(1898 m)
010 - quota 1580 m circa, il sentiero va dritto e abbandona l’ampio crinale; a questo punto si lascia la via
segnata per andare a destra e continuare a seguire la dorsale
011 - quota 1580 m, il punto dove si abbandona il sentiero per continuare lungo l’ampia cresta
012 - si sale prima nel bosco e poi a serpentina tra ginepro nano
013 - per evitare di calpestare il ginepro si cerca di seguire la traccia di un antico sentiero…
014 - …che in alcuni tratti sparisce per poi ricomparire più in alto…
015 - …ogni tanto si incontrano ometti di pietra che ci aiutano a seguire la via libera dalla vegetazione…
016 - …comunque la direzione da seguire è evidente…
017 - …per un tratto si rientra nel bosco…
018 - …poi si continua a percorrere una lunga radura ricoperta sempre da ginepro nano…
019 - …infine si è in vista del grande ripetitore passivo di telecomunicazione
020 - particolare del ripetitore
021 - altro particolare del ripetitore
022 - uno sguardo indietro dopo aver superato il ripetitore
023 - lungo la cresta dove ancora c’è la bassa vegetazione
024 - in vista della vetta
025 - Monte Palombo 2013 m, in fondo il gruppo del Monte Marsicano
026 - dalla vetta ancora uno sguardo sulla via appena percorsa
Foto da 027 a 040, escursione invernale
027 - il sentiero Z2 da seguire fino a quota 1580 m
028 - Monte di Valle Caprara visto salendo verso il Monte Palombo
029 - quota 1580 m, si lascia il sentiero Z2 che prosegue a sinistra per continuare dritti
030 - una radura piena di ginepri nani ricoperti dalla neve
031 - uno sguardo verso l’Atessa e Monte Pietra Gentile
032 - il ripetitore passivo a quota 1925 m
033 - particolare del ripetitore passivo
034 - sul crinale, piante sepolte parzialmente dalla neve
035 - l’ampia dorsale innevata
036 - in vista della vetta del Monte Palombo
037 - gli ultimi metri su roccette
038 - l’ometto di vetta e uno sguardo verso il Fucino e il Velino-Sirente
039 - uno sguardo verso il “cuore del Parco”
040 - uno sguardo verso il Monte Marsicano