Appennino oltre i 2000 metri

Monte Amaro; dal Rifugio Bruno Pomilio per i Tre Portoni

Monte Amaro    

dal Rifugio Bruno Pomilio per i Tre Portoni


Cartina di riferimento “Carta Escursionistica Parco Nazionale della Majella - scala 1:25.000 - Ente Parco - Edizioni DREAm ”

un'altra escursione da vedere è la seguente: Monte Amaro per la Fonte di Nunzio

Nota 1: escursione fatta il 4 Agosto 2013

ascesa 1200 m (solo andata)

tempo di salita 4 ore
Km percorsi tra a/r 25 - Traccia GPX
ascesa ritorno (stessa via) 350 m
tempo 3,30 ore

(le foto dal numero 047 al numero 076 si riferiscono ad un'escursione fatta il giorno 28 Settembre 2014)

La base di partenza è il Rifugio Bruno Pomilio 1895 m, posto alla fine della strada che porta alla zona sciistica della Majelletta.
L'accesso al Rifugio non è difficile in quanto la località è una stazione di sport invernali molto nota.
Dall’autostrata A25 Roma-Pescara si esce al casello Alanno-Scafa e si seguono le indicazioni per Lettomanoppello e poi per il Passo Lanciano, dal valico si seguono le indicazioni, a destra, per il Blockhaus e la Majelletta giungendo presso il Rifugio Bruno Pomilio dove si parcheggia.

Nota 2: Fino a poco tempo fa si poteva continuare in auto fino al piazzale del Blockhaus 2070 m (circa), dove c’è un altare votivo dedicato alla Madonna, ma con l’istituzione del Parco Nazionale della Majella è stato deciso di chiudere al traffico l’ultimo tratto della strada complicando, e non poco, la passeggiata all’escursionista che vuole raggiungere le vette più alte della Majella.
Ora, al già lungo percorso per raggiungere le cime più alte bisogna sommare, tra andata e ritorno, altre 2 ore con 200 metri di dislivello e una distanza di 6 Km.

Descrizione:

Parcheggiata l’auto presso il Rifugio Bruno Pomilio (attualmente chiuso, vedi nota 5) si percorre a piedi l’ultimo tratto della strada asfaltata fino al piazzale del Blockhaus, 2070 m, dove c’è un altare votivo dedicato alla Madonna.

Ottima vista sulla catena del Gran Sasso e su gran parte del massiccio della Majella (ascesa 175 m, tempo 30 minuti).
Si lascia l’altare a sinistra e appena superate alcune tabelle escursionistiche, tra cui una della Forestale, si segue un sentiero segnato con vernice bianco-rossa e lettera P.
La via aggira il Monte Blockhaus dal versante Ovest; percorsi pochi metri subito si è ad una biforcazione, si va a destra in leggera discesa.
Dopo un ampio giro in senso antiorario, passando tra i pini mughi, si raggiunge la sella di quota 2074 m tra il Monte Blockhaus e il Monte Cavallo, bel panorama sulla costa adriatica (ascesa 25 m, tempo 15 minuti).
Si continua a sinistra della cresta prima in salita (si passa poco sotto la cima di Monte Cavallo) poi in netta discesa (trascurando a destra una deviazione che porta alla Tavola dei Briganti) e si raggiunge la Sella Acquaviva dove si trova una fonte, 2100 m (ascesa 50 m, tempo 40 minuti).
Si riparte in salita in direzione Sud seguendo il crinale tra alti pini mughi, ghiaie e ancora pini mughi. Superati circa 150 m di dislivello si giunge ad un bivio (a sinistra, con salita a mezza costa, si va verso il Bivacco Fusco, 2455 m, non visibile dal versante dove ci troviamo). Si prosegue dritti risalendo la ripida dorsale Nord del Monte Focalone, direttissima molto panoramica, passando tra ghiaie, roccette, prato scosceso e ancora ghiaie fino a raggiungere la vetta 2676 m (ascesa 580 m, tempo 1,15 ore).
Si piega a Sud-Ovest attraversando un pianoro arido e pietroso (paesaggio lunare) e si giunge in un posto spettacolare; sono davanti a noi il Primo Portone, Secondo Portone, Terzo Portone, Cima Pomilio, Monte San Angelo, Monte Rotondo, Monte Pesco Falcone, Rifugio Manzini e il puntino rosso del Bivacco Pelino in cima al Monte Amaro.
Si scende a toccare la massima depressione del Primo Portone 2568 m e si risale dall’altra parte fino alla Cima Pomilio 2656 m (ascesa 90 m, tempo 25 minuti).
Si cambia direzione (Ovest) e si scende fino alla sella del Secondo Portone 2566 m, si prosegue a mezza costa in discesa fino alla sella del Terzo Portone 2560 m, ancora avanti si sale ripidamente su un sentiero che rimane a sinistra della cresta e, infine, un canalino (vedi nota 3) che porta sul pianoro del Monte Tre Portoni e sulla sua cima segnata da omini di pietra, 2673 m (ascesa 120 m, tempo 40 minuti).

Nota 3: Pochi metri prima di risalire il canalino il sentiero si biforca, quello di sinistra passa accanto ad una cavità (si trova a destra della via, una decina di metri dopo averla imboccata) chiamata Grotta dei Tre Portoni o Pozzo De Gasperi, quota 2640 m. Superato l’ingresso la via traversa sotto i salti di roccia del Monte Tre Portoni fino ad una sella oltre la quale si ricollega al sentiero che stiamo percorrendo.

Toccato il punto più alto del Monte Tre Portoni si scende fino alla sella citata nella nota 3 e poi si attraversa l’altopiano verso destra (Ovest) aggirando una grossa dolina che si tiene a sinistra (Pozzo di Monte Amaro, 2588 m, che conserva la neve anche d’estate).

Qui la segnaletica non è sempre evidente, fare attenzione in caso di nebbia.
Raggiunta l’ampia dorsale Nord dell’Amaro la si risale in direzione Sud, bella la vista sul Monte Morrone, fino a raggiungere la Croce di vetta e il grosso segnale trigonometrico, 2793 m (ascesa 170 m, tempo 35 minuti, Km 13,3). Poco più in basso si trova il caratteristico Bivacco Pelino (vedi nota 4).

Per il ritorno si percorre la via d'andata con un tempo di 3,30 ore e ascesa 350 m; oppure raggiunto il Monte Focalone si può scendere lungo la dorsale Nord e poi Nord-Est fino al visibile bivacco Fusco di colore giallo. Poco prima del bivacco si prende il sentiero di sinistra (Nord-Ovest) che a serpentina e con diagonali esposti a destra (il sentiero comunque è molto largo anche se ha un fondo molto scomodo, sassi, breccia e massi) riporta alla fonte di Sella Acquaviva. Appena imboccato a quota 2370 m c'è la Fonte Ghiacciata (vedi foto 067) dove si può fare rifornimento d'acqua. I tempi di ritorno non cambiano.

Nota 4: il Bivacco Mario Pelino è stato costruito nel 1981 dalla Sezione CAI di Sulmona.

A sinistra si notano dei ruderi testimoni di altri ricoveri qui esistiti:
Rifugio Vittorio Emanuele II, edificato in pietra nel 1890 dalla Sezione del CAI di Roma e distrutto da un bombardamento aereo nel 1944 e Bivacco metallico Falco Maiorano costruito nel 1965 dalla Sezione CAI di Chieti e distrutto da una bufera nel 1974.

 

Nota 5: il Rifugio Bruno Pomilio dal 2015 è stato riaperto grazie ad una nuova gestione 

cartina

Rifugio Bruno Pomilio-Monte Amaro per i Tre Portoni

grafico altimetrico

grafico Rifugio Bruno Pomilio-Monte Amaro per i Tre Portoni

001- la Majelletta, vista del Rifugio Bruno Pomilio

001 

002 - il piazzale del Blockhaus con l’altare votivo dedicato alla Madonna

002 

003 - aggirando il Monte Blockhaus da Ovest, vista del Monte Morrone e, sulla destra, il Monte Sirente

003 

004 - la cresta con i pini mughi che porta sul Monte Cavallo

004 

005 - scendendo verso la Sella Acquaviva, in fondo il Monte Focalone

005 

006 - salendo dalla Sella Acquaviva sul Monte Focalone

006 

007 - la ripida dorsale Nord del Monte Focalone, direttissima molto panoramica, si passa tra ghiaie,

roccette, prato scosceso e ancora ghiaie

007 

008 - dalla dorsale Nord del Monte Focalone, uno sguardo indietro: vista della Majelletta e della via

appena percorsa

008 

009 - paesaggio lunare, la Cima delle Murelle

009 

010 - l’ultimo tratto prima della vetta del Focalone

010 

011 - Monte Focalone 2676 m

011 

012 - il Primo e il Secondo Portone, in fondo il Monte Amaro

012 

013 - verso la sella del Primo Portone, 2568 m, da sinistra: il Monte San Angelo, la Cima Pomilio e,

in fondo, il Monte Amaro

013 

014 - dal Primo Portone, uno sguardo verso Est; la Valle delle Mandrelle

014 

015 - il Secondo e Terzo Portone; a sinistra il Monte Tre Portoni, 2673 m, al centro il Monte

Pesco Falcone 2657 m, a destra il Monte Rotondo 2658 m

015 

016 - l’anfiteatro della Valle Cannella e il Monte Amaro

016 

017 - dalla sella del Secondo Portone, 2566 m, uno sguardo a Nord; vista della Valle di Macchialunga e,

in fondo, la Majelletta (la nostra base di partenza)

017 

018 - la sella del Terzo Portone, 2560 m, e il Monte Tre Portoni 2673 m

018 

019 - dalla sella del Terzo Portone, 2560 m, uno sguardo a Nord, la Rava del Diavolo

019 

020 - dal Terzo Portone, il Rifugio Manzini 2523 m e il Mone Amaro

020 

021 - i salti di roccia del Monte Tre Portoni e a destra il facile canalino da risalire

021 

022 - i salti di roccia del Monte Tre Portoni e il Monte Amaro

022 

023 - Camosci sul Monte Tre Portoni

023 

024 - la grotta dei Tre Portoni o Pozzo De Gasperi

…Pochi metri prima di risalire il canalino il sentiero si biforca, quello di sinistra passa accanto ad una

cavità (si trova a destra della via, una decina di metri dopo averla imboccata) chiamata Grotta dei

Tre Portoni o Pozzo De Gasperi, quota 2640 m. Superato l’ingresso la via traversa sotto i salti di roccia

del Monte Tre Portoni fino ad una sella oltre la quale si ricollega al sentiero che stiamo percorrendo….

024 

025 - la Valle Cannella; a sinistra si nota Monte San Angelo, 2669 m, e in fondo a destra, la Cima

dell’Altare 2542 m

025 

026 - dal Monte Tre Portoni vista del Terzo, Secondo e Primo Portone; in fondo il Monte Acquaviva 2737 m

026 

027 - Monte Tre Portoni 2673 m, in fondo il Monte Amaro

027 

028 - il Rifugio Manzini, 2523m, la Valle Cannella e, in fondo a destra, la Cima dell’Altare 2542 m

028 

029 - la grande dolina tra il Monte Tre Portoni e il Monte Amaro; Pozzo di Monte Amaro 2588 m

029 

030 - particolare del Pozzo di Monte Amaro, 2588 m, la neve, di solito, non si scioglie mai

030 

031 - salendo sul Monte Amaro, uno sguardo indietro; la dolina appena superata, il Monte Tre Portoni e,

in fondo a destra, il Monte Acquaviva

031 

032 - sulla dorsale Nord del Monte Amaro, stupenda veduta ad Ovest sul Monte Morrone e, in fondo,

il gruppo Velino-Sirente

032 

033 - la dorsale Nord del Monte Amaro

033 

034 - la dorsale Nord del Monte Amaro tra prato e sassi

034 

035 - si inizia a vedere il Bivacco Pelino, la Croce e il punto trigonometrico di vetta

035 

036 - il grosso punto trigonometrico e la Croce di vetta

036 

037 - la Croce di vetta, 2793 m, e la Valle di Femmina Morta

037 

038 - Monte Amaro 2793 m

038 

038a - Croce di Monte Amaro 2793 m, dietro la Valle di Femmina Morta

038a

039 - il Bivacco Mario Pelino e, a sinistra, i resti degli antichi ricoveri qui esistiti, vedi Nota 4 nella

descrizione della salita

039 

040 - particolare dei resti degli antichi ricoveri in vetta al Monte Amaro, vedi Nota 4 nella descrizione

della salita

040

041 - il grosso punto trigonometrico di vetta, 2793 m, e, in fondo, il gruppo del Gran Sasso

041 

042 - particolare della Croce e punto trigonometrico di vetta, 2793 m

042 

043 - un gruppo di cordiali escursionisti in vetta al Monte Amaro

043 

044 - il punto d’atterraggio di eventuali elicotteri

044 

045 - curiosando nel rifugio

045 

046 - il riposo prima del ritorno  

046 

le foto dal numero 047 al numero 076 si riferisconoad un'escursione fatta

il giorno 28 Settembre 2014

   

047 - uno sguardo tra i pini mughi; il Monte Cavallo e la Majelletta

047

048 - sul Monte Focalone, quota 2676 m

048 

049 - la nebbia cerca di entrare nella Valle delle Mandrelle

049 

050 - il Monte Tre Portoni, quota 2673 m

050 

051 - la nebbia ci prova ad entrare anche dalla Valle Cannella

051 

052 - i Tre Portoni

052 

053 - assurdo cartello di divieto di caccia (ce ne sono altri) a 2700 m di altezza

053 

054 - Monte Amaro 2793 m, da sinistra Maurizio Franciosi, Giuseppe Albrizio,

Francesco Laurenzi, Filippo Patelli, Nicola Polcino

054

055 - Monte Amaro 2793 m, da sinistra in piedi, Filippo Patelli, Maurizio Franciosi, Giuseppe Albrizio,

Francesco Laurenzi, seduto, Nicola Polcino

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056 - Monte Amaro 2793 m, sopra un mare di nebbia

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057 - dal Bivacco Pelino

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058 - nel Bivacco Pelino

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059 - in fondo la Valle di Femmina Morta

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060 - Monte Amaro 2793 m

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061 - il Monte Amaro caratterizzato dal Bivacco Pelino, il punto trigonometrico (grossa colonna triangolare) e

la Croce

061

062 - Pozzo di Monte Amaro, quota 2595 m, grossa dolina dove c’è un nevaio perenne

062 

063 - Grotta dei Tre Portoni o Pozzo De Gasperi, quota 2620 m

063

064 - pietra scolpita ritrovata dopo 21 anni vicino alla massima depressione del Primo Portone,

quota 2568 m (vedi foto numero 065), nel 1993 la pietra era intera

064

065 - Primo Portone, sulla pietra è incisa la seguente frase: “Giovanni Venditti di Capracotta, di Rafarele sono

stato pastore, dal 1893 sino al 1899” foto scattata il 18 Settembre 1993, nelle successive ricognizioni la pietra

scolpita non l'ho più trovata.

Durante l’escursione del 28 Settembre 2014 ne ho ritrovato una parte (vedi foto numero 064)

065

066 - il Bivacco Fusco, 2455 m e la Cima delle Murelle, 2596 m

066

067 - la Fonte Ghiacciata realizzata nell’anno 2013 a quota 2370 m, si trova lungo il sentiero che dalla

Fonte Acquaviva porta al Bivacco Fusco

067

068 - tra i pini mughi della Tavola dei Briganti, quota 2110 m

068

069 - sulla Tavola dei Briganti 2110 m

069

070 - Blockhaus

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071 - il fortino (ruderi) del Blockhaus al tramonto 2142 m

071

072 - la Croce del Blockhaus

072

073 - il tramonto dal Blockhaus

073 

074 - il tramonto tra i pini mughi

074 

075 - il Gruppo del Gran Sasso visto al tramonto, un’isola fuori dalla nebbia

075 

076 - discesa dal Blockhaus

076