Appennino oltre i 2000 metri

Monte Corvo: dalla Valle del Chiarino

Monte Corvo

Vetta Occidentale del Monte Corvo

dalla Diga di Provvidenza per la Valle del Chiarino

Introduzione:

ultima ricognizione estate 2016

tempo di salita (sul Monte Corvo): 5,30 ore - ascesa 1600 m - Km 13 - Traccia GPX  

tempo di discesa (dal Monte Corvo): 4 ore - Km 13

dal Monte Corvo alla Vetta Occidentale del Monte Corvo tra a/r bisogna aggiungere: 1 ora - ascesa 150 m - Km 2,5

fare riferimento alla cartina “Gran Sasso, 1:25.000, escursionismo e scialpinismo, Edizioni IL Lupo

Altre escursioni:

Monte Corvo da Prato Selva

Cima il Carabiniere-Cima Falasca

Nota:

La "passeggiata" che ci prepariamo a fare è una delle più lunghe e faticose dell’Appennino. C’è la possibilità di abbreviare l’escursione se la sterrata che percorre la Valle del Chiarino è aperta al traffico e se la carreggiata è in buone condizioni (chiedere informazioni ad Arischia, frazione del comune de L’Aquila). Nel caso positivo si può parcheggiare presso la Masseria Cappelli (quota 1262 m), risparmiando all’andata circa 1,15 ore, oppure ancora più avanti presso il Rifugio Domenico Fioretti (quota 1500 m), risparmiando circa 2 ore o addirittura, con una buona jeep, salire allo Stazzo di Solagne (quota 1710 m) risparmiando circa 2,30 ore.

Per chi non ha un mezzo adeguato conviene partire, senza alcun dubbio, dalla diga del Chiarino; la gita in questo caso è più completa e ricca di soddisfazioni.

Nella prima parte ci accompagna il rumore assordante del torrente che scende impetuoso nel Fosso Chiarino, poi il frastuono d’incanto finisce e si esce fuori dal bosco in una grande radura (il Castrato) dove c’è la possibilità di fare incontri con animali selvatici. Più in alto si entra nel vasto anfiteatro della Valle del Chiarino e si risale il fosso che porta alla Sella del Monte Corvo; anche qui per un tratto scorre acqua.

Più si guadagna quota e più il panorama si fa ampio sul Lago di Campotosto e sui Monti della Laga. L'escursione fatta in autunno (Ottobre) ci permette di non dover affrontare cani pastori che, di solito, si trovano dallo Stazzo di Solagne in avanti e senza essere costretti a fare lunghi aggiramenti per passare il più lontano possibile dalle greggi che pascolano lungo i pendii. La transumanza dai monti alle pianure è già avvenuta.

Percorso auto:

Dalla Strada dei Parchi (autostrada A24 Roma-L’Aquila) si esce al casello L’Aquila Ovest e si prende la Strada Statale del Gran Sasso d’Italia n. 80 direzione Teramo.

Superato il Passo delle Capannelle (quota 1300 m) si scende dall’altra parte fino a giungere al Km 34 presso il Lago di Provvidenza (quota 1063 m). Si parcheggia duecento metri prima della diga su un largo spiazzo a sinistra della strada.

Descrizione:

Parcheggiata l’auto, a piedi, ci si dirige verso la diga del Lago di Provvidenza che si attraversa senza problemi. Si continua lungo lo stradino sterrato che si mantiene nel bosco del versante sinistro del Fosso di Chiarino (senso di marcia). Dopo circa tre chilometri, a quota 1140 m, si supera il punto dove la via, nel 2009, franò a valle; il tratto, lungo un centinaio di metri, è stato ripristinato. Ancora avanti e si giunge presso i ruderi della Masseria Cappelli (quota 1262 m), gli edifici sono stati liberati dalla vegetazione e ristrutturati in parte dal Corpo Forestale dello Stato, ma molto resta da fare (tempo impiegato fin qui 1,15 ore - ascesa 200 m - Km 5)

Qualche centinaio di metri più avanti si incontra la Chiesa di San Martino (anche questa restaurata dalla Forestale nel 2003); si continua senza difficoltà fino ad incontrare nel bosco le Prese Acque del Chiarino (quota 1307 m), da questo punto in avanti il rumore assordante del torrente si affievolisce sempre di più. A quota 1394 m il tracciato attraversa il fondo valle e prosegue dal lato destro (sinistro senso orografico); poche altre centinaia di metri e si esce definitivamente dal bosco entrando nel Pianoro il Castrato.

Si passa accanto all’immagine della Madonna del Buon Cammino e si giunge presso il Rifugio Domenico Fioretti (quota 1500 m), poco prima c’è a sinistra la Fonte della Vaccareccia 1498 m. (0,45 ore - ascesa 250 m - Km 2,5 circa).

Si lascia a sinistra la sterrata, percorsa fin ora, che scende verso l’ampia valle erbosa e si continua sul sentiero che passa accanto ai ruderi della Masseria Vaccareccia raggiungendo una fonte con due bottini (fonte senza nome su IGM, quota 1505 m). Dalla fonte si prende un evidente sentiero a mezza costa, parallelo al fondo valle, che rimane nel bosco e si ricongiunge, più in alto, alla sterrata abbandonata in precedenza. Seguendo la strada si arriva nella valle dove c’è lo Stazzo di Solagne, quota 1710 m  (dal Rifugio Fioretti 0,30 ore - ascesa 200 m - Km 2). 

Sulla destra del pianoro, non visibile ma molto vicino alla via che si percorre, direzione Sud-Ovest, c’è la Fonte di Solagne (5 minuti). Si prosegue in direzione Sud-Est, si risale uno stretto vallone e si piega progressivamente verso sinistra puntando (in direzione Est) verso la Sella di Monte Corvo, quota 2305 m (2 ore - ascesa 600 m - Km 2,7) 

Dalla Sella di Monte Corvo si sale in direzione Nord-Ovest lungo uno scosceso prato (per terra spuntano un paio di sbiaditi segni gialli numerati 1C; disegnati su  cerchi metallici saldati a delle paline di ferro a T e conficcati nel terreno). A mezza costa, cercando la via migliore (ometti di pietra e segni giallo-rosso sbiaditi) si risale la prima spalla della cresta Sud-Est, senza nessun problema. Da qui salendo ripidamente a serpentina, districandosi tra rocce e pietrai, passi di I (qui i segni, anche se sempre sbiaditi, si fanno più evidenti) si perviene in vetta, quota 2623 m (1 ora - ascesa 320 m - Km 1). 

Dalla cima con un facile percorso di cresta, molto panoramico, si può raggiungere la Vetta Occidentale del Monte Corvo, 2533 m (tra andata-ritorno: 1 ora - ascesa 150 m - Km 2,5)

In discesa si percorre la stessa via in 4 ore.

cartina 1-3

cartina 1-3 Monte Corvo dalla Diga di Provvidenza

cartina 2-3, particolare

cartina 2-3 Monte Corvo dalla Diga di Provvidenza

cartina 3-3, particolare

 

cartina 3-3 Monte Corvo dalla Diga di Provvidenza

grafico altimetrico

grafico altimetrico Monte Corvo per la Valle del Chiarino

001 - base di partenza, S.S. N° 80 del Gran Sasso D’Italia, Km 34

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002 - cartello escursionistico

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003 - uno dei numerosi e interessanti cartelli che parlano della storia, flora e fauna della Valle del Chiarino

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004 - il sentiero alla partenza, prima di attraversare la diga, costeggia la Strada Statale del Gran Sasso d’Italia n. 80

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005 - la diga di Provvidenza

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006 - il tratto di strada che nel 2009 franò a valle, ora è stato ripristinato (a circa 3 Km dalla diga, quota 1140 m)

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007 - la Masseria Cappelli, in parte restaurata, quota 1260 m

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008 - la chiesa di San Martino, ricostruita dal Corpo Forestale dello Stato, nel 2003

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009 - l’interno della chiesa di San Martino

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010 - vicino le prese d’acqua del Chiarino, quota 1300 m

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011 - sistemazione di una scarpata utilizzando materiale del luogo

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012 - immagine della Madonna del Buon Cammino, Piano del Castrato, quota 1400 m

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013 - Fonte della Vaccareccia, quota 1498 m

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014 - particolare della Fonte della Vaccareccia

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015 - il Rifugio Domenico Fioretti, quota 1500 m

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016 - la fonte (senza nome su IGM) a monte del Rifugio Domenico Fioretti, poco dopo i ruderi della Masseria

Vaccareccia, quota 1505 m

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017 - il Monte Corvo visto da vicino i ruderi della Masseria Vaccareccia

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018 - il Rifugio Domenico Fioretti visto dal prato dello Stazzo di Solagne, quota 1710 m

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019 - la Fonte di Solagne, quota 1720 m

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020 - lo Stazzo di Solagne, quota 1710 m

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021 - particolare dello Stazzo di Solagne

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022 - lo Stazzo di Solagne e l’imponente montagna del Corvo

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023 - dallo Stazzo di Solagne vista della dorsale Ovest del Gruppo del Gran Sasso

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024 - il Pizzo di Camarda 2332 m

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025 - Cima di Malecoste 2444 m

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026 - salendo verso la Sella di Monte Corvo, il punto dove nasce il Torrente Chiarino

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027 - dalla Sella di Monte Corvo, il Venacquaro e l’Intermesoli

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028 - uno dei segni gialli che spuntano dalla terra, numerato 1C. Disegnato su un  cerchio metallico e saldato

ad una palina di ferro a T conficcato nel terreno

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029 - salendo verso il Monte Corvo

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030 - la nebbia tenta di superare la spalla Sud-Est del Monte Corvo e copre l’Intermesoli e il Corno Grande

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031 - particolare della nebbia sempre più densa

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032 - si sale districandosi tra rocce e pietrai, la traccia comunque è sempre evidente

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033 - particolare delle rocce e pietrai

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034 - finalmente la vetta, 2623 m

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035 - la Croce di vetta

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036 - Monte Corvo 2623 m

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037 - un salto sulla Croce

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038 - particolare della Croce del Monte Corvo

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039 - Cima di Malecoste vista nel pomeriggio al ritorno dal Monte Corvo

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040 - il Lago di Campotosto

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