Sentieri Montani di Cittàducale

Escursione n. 004: Peschio del Principe o Vena Rocca; salendo da Cesa Lunga

Peschio del Principe o Vena Rocca

salendo da Cesa Lunga

Nota:

L'itinerario qui descritto ripercorre antichi sentieri presenti su cartina IGM o nuove vie aperte dal passaggio di bikers e animali al pascolo: fino alla mia ultima ricognizione (estate 2020) risultava pulito e ben mantenuto.

Sentiero n. 004 (ex n. 16)

Nota1:

Facile escursione fatta tutta su strada sterrata che porta su una cima da dove si ammira un ottimo panorama sui paesi e sulle montagne circostanti. Traccia GPX

Il Peschio del Principe o Vena Rocca era sicuramente un sito militare strategico, proprio sulla vetta ci sono delle rovine di una grande fortezza a protezione dei paesi di Antrodoco, Borgovelino, Castel S. Angelo, Mozza, Canetra e la piana dove scorre il Fiume Velino.

Questa roccaforte comunicava con altre torri sparse nella zona come quella che si trovava sul Monte Torrecane (anche qui ci sono rimaste solo le fondamenta).

Fare riferimento alle cartine sotto riportate

tempo di salita 2,30 ore - ascesa 530 m - Km 9

tempo di discesa per la stessa via 2 ore - Km 9 

Percorso auto:

Per chi proviene da Rieti, superata la Torre Angioina di Cittaducale si imbocca a sinistra il viale con i pini, via San Francesco, si passa accanto al cimitero e si sale sempre su asfalto. A un trivio si va a destra (trascurare Via San Felice da Cantalice a sinistra) e si inizia a salire su sterrata (vedi Nota 2), al successivo bivio andare dritti (Via San Francesco continua a sinistra), poi trascurare tutte le deviazioni sia a destra che a sinistra, si passa il serbatoio dell’acquedotto, una fonte alimentata dal bipartitore e si arriva presso la grossa radura di Cesa Lunga, quota 740 m, dove si parcheggia accanto al rifugio Forestale.

Nota 2:

La strada che da Cittaducale porta a Cesa Lunga è stata asfaltata e cementata nell'anno 2010 (più o meno). Quindi, senza nessun problema, si può salire con qualsiasi auto fino al vecchio rifugio della Forestale da dove inizia l'escursione.

Descrizione:

A piedi si continua in salita lungo la strada principale, direzione Nord, subito si trascurano due vie secondarie, una a destra e l’altra a sinistra (comunque seguire sempre la sterrata più larga segnata con punti rossi sulla cartina). A un curvone si ignora la strada che continua in piano a sinistra e che porta a Prata Coste, subito dopo un’altra in netta salita a sinistra e si arriva al bivio che a sinistra porta al poligono di tiro ora in disuso (si può andare a curiosare ma la vegetazione si sta riprendendo tutto quello che gli era stato tolto).

Ritornati sulla via principale si continua a salire, si effettuano due tornanti (la zona è chiamata Montagna dei Cesoni) e si ignora a destra una sterrata che porta a Fonte Scentelle e al paese di Paterno. Al tornante successivo si lascia un’altra strada a destra che si collega con quella ignorata pochi minuti prima e si sale ancora fino ad attraversare una grossa spaccatura artificiale fatta per facilitare il passaggio, la zona è chiamata "Montagna Spaccata". Subito dopo c’è uno spiazzo con due stradine secondarie a sinistra, una sale e l’altra scende, trascurarle tutte e due e continuare sulla via principale quasi in piano. Più avanti si passa tra il Cimale Cardone a  Nord e il Cimale Paterno a Sud, si trascurano altre strade secondarie a destra che scendono sui prati sottostanti e si arriva così al Laghetto nei pressi dei ruderi del Casale Dentrocani e il Casale Lucarelli (cosi scritto sulla vecchia cartina IGM, del Casale Lucarelli non ci sono tracce).

Ancora avanti per pochi minuti e si arriva presso la Fonte del Cignale, quota 1065 m, che si trova nel piccolo prato a sinistra della strada, a destra c’è un cartello escursionistico che indica un sentiero segnato che porta a Castel S. Angelo. Pochi metri avanti c’è una biforcazione, la strada di sinistra, che è la principale, continua lungamente verso Terminillo, noi andiamo a destra e senza possibilità d’errore, trascurando tutte le deviazioni sulla destra, si arriva a toccare la Croce del Peschio del Principe o Vena Rocca 1267 m.

Ottimo il panorama sul Monte Giano, Monte Calvo (tra i due si intravede il Gran Sasso), Monte Nuria e i paesi sottostanti.

Tempo di salita 2,30 ore - ascesa 530 m - Km 9.

Al ritorno si può percorrere la stessa via in circa 2 ore oppure ritornati alla Fonte del Cignale si percorre la valle che si trova dietro la fonte (direzione Sud-Ovest), rimanendo sul fondo e zigzagando per evitare la vegetazione più fitta. Si arriva così ad intersecare un’altra valle che si prende a destra, poco prima che il fondo di questa si fa malagevole la si attraversa e si continua sul versante sinistro su un sentiero che, seguendo il fosso, arriva alla Fonte di San Lorenzo 900 m.

Da qui in poi c’è una sterrata di servizio all’acquedotto di Cittaducale, si scende fino all’Arco di San Lorenzo e ancora avanti in direzione Ovest per circa 2 Km; al bivio (tombino quasi al centro dell'incrocio) si continua dritti in leggera salita fino a incrociare presso una grossa curva la sterrata percorsa all’andata, seguendo questa si ritorna all'auto.

Tempo di discesa 1,30 ore, Km percorsi 7.

Chi decide di salire a piedi da Cittaducale fino a Cesa Lunga deve aggiungere (tra andata e ritorno) 2 ore, 8 Km e un dislivello di 250 m.

cartina 1-5

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cartina 2-5 

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cartina 3-5 

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cartina 4-5 

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cartina 5-5 Google Earth

000 - Cittaducale-Peschio del Principe

001 - Rifugio Forestale di Cesa Lunga 740 m, Cittaducale

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001a - curiosità...., il Rifugio Forestale di Cesa Lunga durante una bufera di neve

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001b - curiosità...., il Rifugio Forestale di Cesa Lunga dopo qualche giorno dalla bufera

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002 - Chiesetta degli Alpini, Cesa Lunga

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002a - curiosità...., la Chiesetta degli Alpini dopo una nevicata 

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003 - bivio sul curvone poco sopra Cesa Lunga

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004 - nei pressi di Cesa Lunga

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005 - ex Poligono, le postazioni di tiro

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006 - antico cartello stradale

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007 - primo bivio che a destra porta a Fonte Scentelle e a Paterno

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008 - secondo bivio per Fonte Scentelle e Paterno

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009 - …si sale ancora fino ad attraversare una grossa spaccatura artificiale "la Montagna Spaccata"…

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010 - uno sguardo verso il Monte Nuria e la pineta dove si trova la Fonte Scentelle

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011 - …Subito dopo c’è uno spiazzo con due stradine secondarie a sinistra, una sale e l’altra scende, trascurarle tutte e due…

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012 - in fondo si vede Rieti con i Monti Sabini, a destra il paese di Castelfranco

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013 - il Casale D’Antoni, il puntino bianco in alto

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014 - il Laghetto tra il Casale Dentrocani e il Casale Lucarelli

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014a - curiosità...., il laghetto tra il Casale Dentrocani e il Casale Lucarelli in una fredda e bella giornata d'inverno

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014b - curiosità...., con le racchette da neve sul laghetto ghiacciato

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014c - tramonto sul laghetto ghiacciato, 1 Gennaio 2014

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014d - il fontanile nei pressi del laghetto, 1 Gennaio 2014

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015 - cartello escursionistico vicino la Fonte del Cignale

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016 - la Fonte del Cignale, quota 1065 m

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017 - a sinistra la sterrata continua per la Valle Rimalle a destra per il Peschio del Principe

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018 - il Monte Nuria e a sinistra si nota la punta del Torrecane

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019 - il Monte Giano e il Monte Calvo, tra i due, al centro, si nota il Gran Sasso

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020 - particolare della scritta DUX sul Monte Giano, a destra si nota il Gran Sasso

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021 - il Peschio del Principe 1267 m

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022 - il Peschio del Principe, finalmente vicino

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023 - particolare dell’antica fortezza di Vena Rocca o Peschio del Principe

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024 - particolare dell’antica fortezza di Vena Rocca o Peschio del Principe

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025 - la Croce del Peschio del Principe

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026 - le scritte sotto la Croce

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026a - Peschio del Principe, 28 Febbraio 2013

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026b - escursione da Cittaducale al Peschio del Principe con il CAI di Rieti, 6 Aprile 2014  

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027 - panoramica dal Peschio del Principe, in basso si nota il paese di Borgovelino

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028 - un altare costruito dagli alpini in congedo, di fronte si vede la Cimata di Castello

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029 - al ritorno dall’escursione,…la Fonte di San Lorenzo, quota 900 metri, necessita di un urgente restauro.

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030 - passaggio del gruppo escursionistico del CAI di Rieti presso la Fonte di San Lorenzo, 6 Aprile 2014

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