Sentieri Montani di Cittàducale

Escursione n. 006: Madonna dei Balzi; Ponte Figureto-Santuario Rupestre-Rocca delle Grotte-Grotti-Valle del Fiume Salto

Santuario rupestre della Madonna dei Balzi

giro ad anello, Ponte Figureto-Madonna dei Balzi

ritorno, per Rocca delle Grotte-Grotti-Valle del Fiume Salto

Nota:

L'itinerario qui descritto ripercorre antichi sentieri presenti su cartina IGM o nuove vie aperte dal passaggio di bikers e animali al pascolo: fino alla mia ultima ricognizione (estate 2020) risultava pulito e ben mantenuto.

Sentiero n. 006 (ex n. 13)

giro ad anello, tempo complessivo: 3,30 ore - ascesa 200 m - Km 14 - Traccia GPX 

sentiero non segnato. 

fare riferimento alle cartine sotto riportare

Premessa:

Si percorre un sentiero che, a mezza costa, taglia orizzontalmente gli impressionanti salti di roccia del costone Ovest e Sud-Ovest del Monte Ponzano. I balzi rocciosi precipitano verticalmente nella valle attraversata dal Fiume Salto e dalla Strada chiamata Cicolana. Su queste rocce, negli ultimi anni, sono state aperte parecchie vie di arrampicata, tutte si avvicinano al sesto grado, quindi, difficili da percorrere.

L’itinerario è descritto partendo dal bivio con la strada sterrata (asfaltata dal 2015) per Ponzano e Calcariola, i tempi riportati sono quelli di chi fa il percorso a piedi. Per chi utilizza la mountainbike e parte da Cittaducale il tempo di percorrenza fino al bivio è di circa 30 minuti con un dislivello di 100 metri.

Per visitare la piccola grotta che si trova dietro l’altare del santuario, si consiglia di portarsi una lampada frontale (dal 2015 nella grotta è in funzione un impianto di illuminazione).

Un itinerario simile è l'escursione n. 006a

Percorso auto:

Da Cittaducale (quota 480 m - sentiero segnato in rosso sulla cartina), in auto si scende verso la stazione ferroviaria. Un centinaio di metri prima di giungere nel piccolo piazzale della stazione, appena passati sotto al ponte della Via Salaria (S.S. N. 4, variante), si imbocca lo stradino di destra (strada comunale).

Non vi sono segnalazioni, si attraversa un passaggio a livello, si costeggia, tenendola a sinistra, una piccola antica chiesa (Madonna di Sesto, ristrutturata nel 1620 dal Vescovo Pietro Paolo Quintavalle, una lapide definisce il luogo come Umbilicus Italie), si continua parallelamente ai binari. Giunti a un secondo casello, si va a destra superando il fiume Velino e subito dopo il canale di servizio della Centrale idroelettrica di Cotilia.

Passato il canale, si gira a destra fino a giungere, dopo 6,2 Km (dalla partenza), al bivio con la sterrata (asfaltata dal 2015) che sale alla Madonna dei Balzi e a Calcariola (cartello che indica il santuario rupestre), qui si parcheggia, quota 406 m, oppure si può parcheggiare 300 metri più avanti nei pressi del Ponte Figureto dove c'è un ampio spiazzo prima che la strada comunale si immette sulla Strada Regionale Salto Cicolana 578.

Lo stesso punto si può raggiungere da Rieti, imboccando la Strada Regionale Cicolana. Superato l’abitato di Casette, dopo 2 Km, si attraversa il Fiume Salto sul Ponte Figureto, subito dopo si prende a sinistra la strada asfaltata per Cittaducale (non vi sono indicazioni tranne un cartello che indica la Madonna dei Balzi) e, percorsi 300 m, si giunge al bivio sopra detto.

Descrizione:

Si inizia a salire a piedi, sentiero segnato in verde sulla cartina, sulla sconnessa e ripida sterrata (dal 2015 asfaltata) fino a giungere a un bivio, quota 509 m (20 minuti), a sinistra si continua per Calcariola, a destra si va al Santuario Rupestre. Percorsi altri 750 m su una sterrata quasi in piano, ottima visuale sulla valle del Fiume Salto con il paese di Casette e in fondo la Piana di Rieti, si giunge presso le scalette che portano al Santuario, quota 550 m (dalla partenza: 35 minuti - Km 2 circa).

“La leggenda dice che la statua della Madonna fu trafugata dagli abitanti di Casette, che volevano costruire per Lei una nuova chiesa dentro il loro paese. Ma la Madonna fuggì e, con due balzi, raggiunse il luogo in cui si trova ora il Santuario: più o meno nel punto in cui la vallata si restringe tra le pareti rocciose, che è approssimativamente equidistante dai due paesi…..La festa ricorre l’8 Settembre e se la data cade di giorno lavorativo, non si riesce a spostarla alla domenica più vicina. Essa, consiste in un pellegrinaggio al Santuario della Madonna…..La mattina, molto presto, la processione esce dal paese di Grotti, con lo stendardo e la banda in testa, raggiunge la Rocca delle Grotte e fa una lunga sosta davanti alla vecchia chiesa diroccata di San Vittorino, patrono di Grotti e Casette, la cui festa ricorre sempre nel mese di Settembre, qualche giorno prima del pellegrinaggio della Madonna. Il lungo corteo, prosegue per il sentiero tra i salti rocciosi, in direzione Ovest, traversando tutto il fianco della montagna…..I due paesi festeggiano la Madonna dei Balzi lo stesso giorno, con pellegrinaggi distinti, ed i fedeli di Grotti hanno la precedenza su quelli di Casette. La regola viene eseguita rigorosamente; anzi, per imporne il rispetto, può capitare che nasca qualche rissa, come pare sia accaduto anche nel pellegrinaggio del 1977….” (brano tratto dalla rivista L’Altra Pagina, supplemento di attualità de <Il Territorio>, Anno VI, n. 2-3, pag. 30, articolo di Roberto Marinelli).

Visitato il Santuario, appena scese le scalette si prende il sentiero a sinistra, mulattiera facilmente percorribile anche con le mountainbike ma che richiede molta attenzione perché in alcuni brevi tratti passa molto vicino agli strapiombi. Lo stradino, quasi sempre in piano, supera in sequenza il Fosso Dannote, il Fosso Pozzeria e infine arriva su un pianoro dove c’è la bella Chiesetta degli Alpini di Grotti, intitolata alla Madonna delle Rocce, con il tetto fatto a forma di cappello d’ordinanza, quota 527 m, ottima la vista su tutto il paese di Grotti (dal Santuario: 50 minuti - Km 3,3).

Continuando ancora sul sentiero, si transita in mezzo a un antico centro rupestre, molto degradato, Rocca delle Grotte; interessante borgo fortificato, con case costruite nelle grotte e tra le rocce a strapiombo. Il villaggio, in pratica inespugnabile, non fu mai conquistato nonostante i numerosi assalti e assedi subiti.

Su un foglio non firmato attaccato alla parete di una delle antiche case c'è scritto: all'interno della grotta più ampia del vecchio paese di Grotti undici anni prima (1959) della famosa scena nella Fontana di Trevi, con Mastroianni, nel film di Fellini, La Dolce Vita, Anita Ekberg era qui, a girare alcune scene del film Apocalisse sul Fiume Giallo. Il simbolo, Bandiera Rossa con al centro falce e martello ancora evidente su una delle pareti della costruzione all'interno della grotta sta a ricordarlo.  

Dopo una visita ai ruderi (quelli più facilmente raggiungibili), si continua a seguire il sentiero a mezza costa cercando di non perdere quota, si supera così l’ultimo vallone e, puntando verso una casa isolata bianca (che si trova in basso a Est di Grotti), si arriva sulla dorsale del Cimale Cimitero da dove, su tracce di sentiero (tenendo come riferimento il campo sportivo che si trova di fronte, in basso, dall’altra parte della strada Salto Cicolana), si raggiunge uno stradino asfaltato che porta a Grotti (questo è l'unico tratto difficoltoso se si va in bike, comunque dall'antico centro rupestre c'è la possibilità di scendere direttamente nel paese di Grotti utilizzando il sentiero percorso dagli alpini, in questo caso lo sviluppo del percorso è di 11,5 Km).

In meno di 10 minuti si attraversa il centro abitato, direzione Sud, poi la strada statale Cicolana e si arriva su un’ampia piazza, quota 407 m. Sempre nella stessa direzione si attraversa su un ponticello il Fiume Salto, si lascia a sinistra un piccolo agglomerato di case, località la Gabelletta (ricordo dell’antico confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie) e si continua lungamente su una sterrata, vedi Nota1 (ultima parte del percorso segnato in marrone sulla cartina) a tratti asfaltata, che segue la sponda sinistra del Fiume Salto fino ad immettersi sulla strada statale ad occidente del Ponte Figureto. Attraversato il ponte, in pochi minuti, si ritorna al punto di partenza (da Grotti 1,35 ore - Km 5,54).

Nota1: All'inizio dell'anno 2016 è stata aperta una veloce variante della Strada Regionale Salto Cicolana che passa, in alcuni tratti, vicino la sterrata, descritta per il ritorno da Grotti alla base di partenza, senza che questa ha subito interruzioni.

cartina 1-4

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cartina 2-4 

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Cartina 3-4, Google Earth

000a - cartina 1-2 Madonna dei Balzi-Grotti anello

Cartina 4-4, Google Earth

000b - cartina 2-2 Madonna dei Balzi-Grotti anello

grafico altimetrico (molto dentellato a causa del continuo rimbalzo del segnale sulle rocce strapiombanti circostanti)

grafico altimetrico Santuario Rupestre della Madonna dei Balzi

001b - le scale che portano al Santuario rupestre della Madonna dei Balzi, sulla destra parte il sentiero che passando tra i balzi porta a Grotti

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002 - Santuario rupestre della Madonna dei Balzi (quota 550 m), Grotti, Cittaducale

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002a - particolare: esterno del Santuario Rupestre (Aprile 2021)

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003 - la Madonna dei Balzi, Grotti, Cittaducale

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004 - dietro l’altare c’è una piccola grotta

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004a - particolare dell'altare (Aprile 2021)

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004b - particolare della Madonna dei Balzi

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005c - particolare del quadro della Madonna dei Balzi (dipinto sull'intonaco)

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005 - statua nella buia grotta dietro l’altare, per visitare la piccola grotta si consiglia di portarsi una lampadina frontale,

due… ancora meglio (dall'anno 2015 nella grotta è in funzione un impianto di illuminazione a tempo)

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005a - la grotta (Aprile 2021), a sinistra una colonna vuota all'interno che serve per raccogliere l'acqua che percola

dalla roccia 

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005b - particolare di una statua all'interno della grotta del Santuario Rupestre

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005c - l'interno della grotta

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005d - un altro contenitore dell'acqua che filtra dalla roccia (tipico dei Santuari Rupestri) 

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006 - la mulattiera è facilmente percorribile anche dai biker… ma richiede molta attenzione perché, in alcuni brevi tratti,

passa molto vicino agli strapiombi

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007 - ottima vista sulla Valle del Fiume Salto

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008 - il sentiero che collega il Santuario della Madonna dei Balzi con Grotti, in alcuni punti sfiora gli strapiombi

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009 – il paese di Grotti vista dagli strapiombi della foto n° 008

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010 - la chiesetta degli Alpini di Grotti, Madonna delle Rocce, con il caratteristico tetto a forma di cappello d’ordinanza

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010a - foto di Aprile 2021

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011 - Rocca delle Grotte, interessante borgo fortificato con case costruite nelle grotte e tra le rocce

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011a - grotta dove nel 1959 l'Attrice Anita Ekberg girò alcune scene del film Apocalisse sul Fiume Giallo

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011b - locandine dell'epoca e l'attrice Anita Ekberg qualche anno dopo nel film di Fellini la Dolce Vita mentre si trova nella vasca

della Fontana di Trevi

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011c - il simbolo, Bandiera Rossa con al centro falce e martello ancora evidente sulla parete del ricovero sotto roccia fu 

utilizzato durante le riprese del film

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011d - uno sguardo dalla Rocca delle Grotti verso Cenciara

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012 - Rocca delle Grotte, villaggio fortificato e inespugnabile, non fu mai conquistato nonostante i numerosi assalti e assedi subiti

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012a - la Grotta delle Zitelle (in alto) ultima fortificazione destinata all'estrema difesa del luogo

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013 - il sentiero transita in mezzo all’antico centro rupestre, purtroppo molto degradato

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