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Sentieri Montani di Cittàducale

Escursione n. 008: Cittaducale, Valle di Santa Rufina, Fonte Tricaglioli; da Cittaducale ai Cinque Confini (Terminillo) per la Valle di Santa Rufina

Cittaducale, Valle di Santa Rufina, Fonte Tricaglioli

da Cittaducale ai Cinque Confini (Terminillo) passando per la Valle di Santa Rufina

giro ad anello

Nota:

L'itinerario qui descritto ripercorre antichi sentieri presenti su cartina IGM o nuove vie aperte dal passaggio di bikers e di animali al pascolo: 

fino alla mia ultima ricognizione (estate 2020) risultava pulito e ben mantenuto.

Le cartine sotto riportate sono spezzoni (cartine 1-3 - 2-3 - 3-3 realizzate a mano e cartine 1-3 - 2-3 - 3-3 di Google Earth) che si possono stampare e unire insieme in modo da avere un'unica cartina come, ad esempio, la prima mappa che incontriamo leggendo la descrizione. 

Sentiero n. 008 (ex n. 11)

sentiero non segnato. 

tempo del giro ad anello: 8,30 ore - ascesa 1250 m - Km 30 - Traccia GPX

fare riferimento alle cartine sotto riportate

la mia prima ricognizione è del 1990

Premessa: 

Giro molto lungo, percorribile anche in mountainbike.

Chi non è allenato e vuole abbreviare di molto il percorso, può raggiungere in auto, da Cittaducale, la località Petescia e iniziare da lì l’escursione.

Dal Rifugio e Fontanile di Valle Gelata, può percorrere, in direzione Sud, la sterrata che conduce velocemente al Casale D’Antoni e scendere rapidamente a Ficocchio utilizzando la vecchia sterrata che passa per la Fonte dei Vagoni (vedi Variante A sotto descritta e segnata in verde sulla cartina 2-3 realizzata a mano).

Chi arriva al Casale D’Antoni in buone condizioni fisiche, può approfittarne e andare a visitare due bellissime fonti che hanno una notevole portata d’acqua, Fonte del Pero, quota 1271 m e Fonte Veteca, quota 1280 m (vedi Variante B, segnata in marrone sulla cartina 3-3 realizzata a mano).

Descrizione:

Dalla stazione ferroviaria di Cittaducale, quota 401 m, si percorre la strada che sale al paese in direzione Nord-Est, si passa sotto la Variante e si giunge all’ incrocio con la vecchia Strada Salaria. Al bivio si va dritti, sempre nella stessa direzione, imboccando la sterrata che risale l’ampia valle a Nord della cittadina.

Passato un deposito di materiale edile si giunge a un incrocio, quota 446 m, 1 km dalla stazione; a destra, il sentiero, a mezza costa, sale a Cittaducale costeggiando, un grande mobilificio e un tratto delle mura medievali, infine sbuca nei pressi della Torre Angioina; dal bivio 10 minuti (attualmente, anno 2013, il mobilificio non c'è più ed è rimasto il fatiscente immobile). Se si inizia l’escursione dal centro di Cittaducale si può scendere nella Valle Ottara percorrendo questo tratto al contrario.

Tralasciate le deviazioni si continua a salire nella valle sempre con leggera pendenza e sempre nella stessa direzione fino a giungere, dopo 500 metri, a un altro bivio, quota 460 m; andando a destra si ritorna nuovamente al paese sbucando sulla strada che porta al cimitero, via San Francesco, poco sopra la Torre.

Si va avanti seguendo il fondo dell’ampia valle e si passa accanto ad alcuni casali ben recintati, in qualcuno di questi ci sono dei cani inferociti che abbaiano e si dimenano a più non posso. Terminata la sterrata si continua su un sentiero che entra nella folta vegetazione dall'apparenza impenetrabile, gli stessi contadini del posto sono convinti che il sentiero è chiuso ma in realtà si passa, infine si arriva in un punto dove la valle si restringe e il fondo si fa impraticabile, quota 520 m (dalla partenza: 30 minuti - Km 2,1).

Attraversato il fosso, lo si risale sul suo lato destro (senso di marcia) su una mulattiera che, in questo tratto, è ripida; purtroppo qui ci sono rifiuti metallici e di plastica di ogni genere che un tempo venivano gettati dalla carreggiata che passa a monte. Ignorando tutte le deviazioni verso destra che riportano sulla sterrata (vedi Nota 1) Cittaducale-Casale D'Antoni, si arriva nel punto di confluenza della Valle Ottara con il fosso dell’Origine, quota 590 m (dalla stazione: Km 2,7).

Nota 1: la sterrata a Febbraio 2011 è stata asfaltata fino alla località Petèscia e poi a Luglio 2015 fino alla località Ficocchio. Prende il nome di Strada Comunale di montagna n. 10 del Terminillo.

Si continua dritti per altri 100 metri e prima di un ponticello si sale a sinistra uscendo di fronte a un’antica cava (località chiamata “la Cava” dai civitesi), guadagnando la strada sopra citata, quota 607 m. Si continua a salire seguendo la carrozzabile fino a un tornante, quota 660 m, dove c’è una via sterrata che proviene da sinistra e che porta nella località Petescia (dalla partenza: 1,15 ore - ascesa 250 m - Km 4).

Chi non vuole fare a piedi questa parte iniziale del percorso, fin qui, si può arrivare comodamente in auto. Da Cittaducale, per chi proviene da Rieti, dopo la Torre Angioina, si imbocca a sinistra il viale con i pini (via San Francesco), si passa accanto al cimitero e si sale sempre su asfalto. A un trivio si va a sinistra (Via San Felice da Cantalice), salendo ancora per qualche centinaio di metri fin dove la strada va in piano. Si lascia a destra la sterrata che, superato un cancello, sale al Convento dei Cappuccini e si continua su asfalto. Si supera un tornante, appena dopo c’è “la Cava” e si sale fino al secondo tornante dove bisogna trovare un posto per parcheggiare.

Si segue la sterrata verso Petescia per poche decine di metri, trascurato uno stradino sulla destra, si passa davanti a un cancello di ferro isolato, senza recinto attorno, e si imbocca, subito dopo, la pista a destra che aggira il diroccato Casale Petescia, tenendolo a destra.

Passato il prato si entra nel bosco e, più avanti, attraversata la Valle Stura, si arriva presso un quadrivio, quota 653 m, dove si segue la strada asfaltata e cementata di destra. Ad una biforcazione si prende a sinistra e subito dopo si incrocia la grossa sterrata che parte da Santa Rufina e porta verso Ficocchio-Casale D’Antoni che dobbiamo seguire a destra.

Percorsi circa 900 metri si arrivati al bivio della località Puzzitto, quota 725 m, a sinistra c’è l’ampia sterrata (vedi Nota 2) che dobbiamo imboccare e che sale ripidamente in direzione Nord-Est.

Nota 2: il primo tratto di questa via, circa 500 metri, è stata cementata nella primavera 2008, più in alto tutti i tratti scoscesi sono stati cementati.

Si sale in forte pendenza fino a incontrare, sulla sinistra, un’altra sterrata proveniente da Santa Rufina, quota 800 m, qui la carrabile sale con meno dislivello e per un buon tratto segue il Fosso Ciamurro tenendolo a sinistra. Si passano alcuni fossi secondari, si supera un costone grazie a un passaggio scavato nel terreno roccioso e si attraversa il fosso principale che si continua a seguire tenendolo sulla destra.

Si prosegue lungamente fino a entrare nella Valle di Santa Rufina un tempo solcata solo da una piccolissima traccia di sentiero. Alla testa della Valle, quota 1034 m, è stato costruito un fontanile alimentato dalla sorgente di Fonte Tricaglioli (da Petescia: 1,50 ore - ascesa 400 m - Km 5)

Superata l’ampia Valle, il fosso si restringe e si fa erto: la sterrata sale a ripidi tornanti e si passa accanto a un caratteristico faggio dal tronco basso ma gigantesco, ci vogliono almeno 8 persone per abbracciarlo completamente (ad una ricognizione di fine Gennaio 2020 il faggio, a causa del taglio dei suoi rami, si è seccato ed è rimasto solo il tronco).

Infine si esce su un’ampia radura, quota 1207 m, dove si incontra la sterrata che dal Casale D’Antoni porta al terzo tornante della S.S. 4bis del Terminillo; nei pressi c’è un rifugio, un fontanile chiamati Rifugio e Fontanile di Valle Gelata e una grande Croce di legno posta dagli Alpini nell’anno 2012.

Dall’incrocio, si imbocca la sterrata a sinistra, Est, direzione terzo tornante; percorsi in discesa 200 metri si arrivati sul Pian di Stura, quota 1192 m, dove si risale, in direzione Sud-Est, l’ampio vallone di Fossa Ceca, uscendo sul valico presso il Fontanile di Fossa Ceca, quota 1406 m (dalla Valle di Santa Rufina: 1 ora - ascesa 400 m circa - Km 2).

Sul valico passa la nuova sterrata che sostituisce, in gran parte, il sentiero del CAI di Rieti n. 7B, che univa il Casale D'Antoni alla Fonte Tricaglioli (vedi prima edizione della cartina CAI di Rieti "Gruppo Monti Reatini". Nella seconda edizione della cartina la via ha preso il numero 436 mentre nella terza edizione, anno 2011, il tracciato è stato modificato facendolo passare per la Fonte del Pero).

Imboccata la strada verso sinistra (Nord), si passa accanto a un piccolo monumento a ricordo di un giovane che amava sostare in quel luogo. Dopo circa 2 Km, a una biforcazione andare a destra, si arriva alla Fonte Tricaglioli, quota 1428 m (dal fontanile di Fossa Ceca: 0,30 ore - ascesa 50 m - Km 2).

Dalla Fonte, continuando a salire verso Nord, seguendo sempre il sentiero 436, si giunge ai prati dei Cinque Confini, quota 1550 m, dove ci sono degli impianti sportivi di altura molto interessanti (da Fonte Tricaglioli: 0,30 ore - ascesa 150 m - Km 1).

Tempo dall’auto: 5 ore - ascesa 1250 m - Km 14.

Al ritorno, dai Cinque Confini fino al Fontanile di Fossa Ceca il percorso è lo stesso dell’andata. Dal Fontanile (sentiero segnato in arancione sulla cartina) si prosegue lungo la nuova sterrata passando per il Colle Cesarini, Prato Pescini, Colle Falzola, (dove c’è un vecchio traliccio per ripetitori tv private, posto nell’anno 1975 circa), Casale D’Antoni e si continua sulla carrabile fino a Cittaducale ( 3,30 ore - 16 Km).

Variante A:

Sentiero segnato sulla cartina in verde.

Dal Rifugio e Fontanile di Valle Gelata, anziché scendere nel Pian di Stura e risalire il Vallone di Fossa Ceca, si prende la sterrata a destra, direzione Sud,  e in poco tempo e senza fatica si arriva sul Colle Falzola (0,20 ore - 1,8 Km).

Superato il Casale D’Antoni e la Fonte Coccetta (su una tabella posta lì vicino viene chiamata Fonte Casale D'Antoni), al tornante successivo si va dritti, Sud-Ovest, seguendo una vecchia carrabile che  passa  vicino alla Fonte dei Vagoni e si immette, poco più avanti, sulla sterrata principale, risparmiando, sul totale sopra riportato, poco più di 11 Km, un tempo di 3 ore e un dislivello di 250 m.

Variante B:

Sentiero segnato sulla cartina in marrone.

Scendendo dal Cimale Falzola poco prima di giungere al Casale D’Antoni (q. 1250 m) si incontra un bivio, prendendo la sterrata in direzione Est, sinistra, si arriva alla Fonte del Pero (q. 1271 m) e più avanti alla Fonte Veteca (q. 1280 m - 0,25 ore - 1,8 Km) , tra andata e ritorno ci si impiega 50 minuti.

carta d'insieme

cartina Cittaducale-Valle Santa Rufina-Cinque Confini 

cartina 1-3 realizzata a mano

001

cartina 2-3 realizzata a mano

001a

cartina 3-3 realizzata a mano

001b1

cartina 1-3 Google Earth

cartina 1-3a Cittaducale-Valle di Santa Rufina-Cinque Confini 

cartina 2-3 Google Earth

cartina 2-3 Cittaducale-Valle di Santa Rufina-Cinque Confini 

cartina 3-3 Google Earth

cartina 3-3 Cittaducale-Valle di Santa Rufina-Cinque Confini 

001 - la pineta di Monte Quarto vista da Petèscia

001c

002 - dal Casale di Petèscia, vista, in fondo, della località Cesa Frittola, Santa Rufina

002

003 - località Puzzitto (q. 725 m), la sterrata di destra porta a Ficocchio, Cittaducale o al Casale D’Antoni

003

004 - superata la Valle di Santa Rufina si incontra un Faggio dal tronco basso ma gigantesco (q. 1170 m), ci vogliono almeno 8

persone per abbracciarlo completamente. Ad una ricognizione di fine Gennaio 2020 il faggio, a causa del taglio dei suoi rami, si è

seccato ed è rimasto solo il tronco

004

005 - Rifugio e Fontanile di Valle Gelata (q. 1207 m), si trovano a Nord-Est di Monte Pescini

005

006 - particolare del Rifugio e Fontanile di Valle Gelata (q. 1207 m), a Nord-Est di Monte Pescini

006

007 - Fontanile di Fossa Ceca (q. 1406 m), il vallone chiamato Valle di Fossa Ceca porta al Pian di Stura (q. 1192 m)

007

008 - particolare del Fontanile alimentato dalla sorgente della Fonte Tricaglioli

008

009 - poco distante dal Fontanile di Fossa Ceca, c’è un monumento a ricordo di un ragazzo che amava sostare in questo incantevole luogo

009

010 - Cimale Falzola (q. 1310 m), poco sopra il Casale D’Antoni, un vecchio traliccio per ripetitori TV

010

011 - da Prato Pescini vista del Cimale Cesarini (innevato) e la carrabile, di recente costruzione, che più avanti si congiunge alla sterrata

proveniente da Cittaducale o da Paterno e termina sulla strada asfaltata che collega Pia De' Valli (località Tre Faggi) ai Cinque Confini

011

 

012 - il Casale D’Antoni (q. 1262 m)

012

 

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Ultima modifica: 30 Aprile 2018

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