Sentieri Montani di Cittàducale

Escursione n. 005a: da Cittaducale a Calcariola; per l'altopiano di Ponzano

Cittaducale, Calcariola

per l’altopiano di Ponzano

Nota:

L'itinerario qui descritto ripercorre antichi sentieri presenti su cartina IGM o nuove vie aperte dal passaggio di bikers e animali al pascolo: fino alla mia ultima ricognizione (estate 2020) risultava pulito e ben mantenuto.

Sentiero n. 005a (ex n. 05)

tempo di salita: 3,30 ore - ascesa 550 m - Km 8 - Traccia GPX

tempo di discesa 2 ore - Km circa 8

sentiero non segnato

fare riferimento alle cartine sotto riportate

Premessa:

Si sale sulla montagna di Ponzano che si può definire la pendice Ovest del Monte Nuria. Montagna fitta di vegetazione e molto ricca d'acqua. Osservandola dal paese (direzione Sud) si nota, a mezza costa, un grande casale bianco con un terreno coltivato a uliveto, sembra un’isola in mezzo a un fitto bosco di faggio; cento metri più sopra, perpendicolare al casale, c’è un grosso impianto di telecomunicazione: è quel punto che bisogna raggiungere per il successo dell’escursione.

L’ultima parte dell’escursione, quella che sale sulla dorsale di Cucco Prato, è un po’ difficile da percorrere a causa del sentiero ingombro dalla vegetazione, dal taglio recente del bosco e da una sterrata di servizio ai tagliaboschi che ha cancellato un tratto del vecchio sentiero.

Un'ottima alternativa per raggiungere il Monte Ponzano e il suo altopiano è descritta nella Nota 3 con foto da 014 a 030

Le foto dal numero 31 al 43 sono relative ad un'escursione fatta con il gruppo del CAI di Rieti il 26 Gennaio 2014

Le foto dal numero 44 al 50 sono relative ad una ricognizione fatta il 20 Marzo 2017 per l'Associazione Culturale Micciani Unita

Descrizione:

Dalla piazza di Cittaducale (quota 470 m), si percorre (direzione Nord-Ovest) Via Vittorio Veneto passando davanti alla caserma dei carabinieri (dopo il terremoto del 2016 la caserma è stata spostata presso il vecchio campo sportivo); all’incrocio con Via Nazionale si gira a sinistra.

Dopo trecento metri, si incontra a sinistra un piccolo giardino pubblico “Giardinetti o Parco delle Rimembranze”, al lato destro della strada, iniziano le scalette che portano direttamente alla stazione ferroviaria. Si inizia a scendere, sono 139 gradini, passando in mezzo a una pineta caratterizzata da alberi altissimi, alla fine si attraversa la strada asfaltata e si continua su una sterrata che va a sinistra.

Percorsi poco più di cento metri si giunge presso un cippo a forma ottagonale dove parte a destra una rampa di scalette che dobbiamo trascurare; si prosegue sulla carrozzabile che si immette sulla S.S. Salaria (variante). Attraversata la strada con attenzione (unico punto pericoloso della gita), si continua sulla via di fronte, si passa un passaggio a livello, vedi Nota1, e si arriva subito sul ponte che scavalca il fiume Velino, oltre il ponte, sulla destra, c’è uno spiazzo, quota 400 m, vedi Nota2 (tempo 15 minuti - discesa 80 m).

Nota1:

A Luglio 2010 questa via è stata chiusa al traffico (anche pedonale) in modo da eliminare un pericoloso incrocio e anche un passaggio a livello ferroviario. Quindi, giunti al cippo di forma ottagonale, bisogna scendere l’ultima rampa di scale e andare a destra sullo stradino parallelo alla Salaria. Al bivio con la strada che porta alla stazione ferroviaria si va a sinistra sotto al ponte e poi subito a destra sulla strada comunale che conduce alla frazione di Grotti. Si attraversa un passaggio a livello, si passa accanto a un’antica chiesa e ci si ricollega con la via sopra detta presso un vecchio casello ferroviario (si allunga il percorso di circa 1 Km - il tempo complessivo è di 30 minuti).

Nota2:

Chi non vuole scendere a piedi da Cittaducale, tratto che poi diventa faticoso al ritorno, può arrivare fin qui in auto prendendo la strada che porta alla stazione ferroviaria. Appena passati sotto al ponte della Via Salaria (S.S. N. 4, variante), si imbocca a destra la strada comunale, asfaltata, che porta alla frazione di Grotti (non c’è nessuna indicazione). Percorsi 2 Km, si supera il fiume Velino (come detto sopra) e si può parcheggiare sulla destra prima del secondo ponte che scavalca il canale di servizio della centrale idroelettrica di Cotilia, quota 400 m (da Cittaducale Km 2,2) si guadagna 50 minuti, tra andata e ritorno, e circa 80 metri di dislivello.

A piedi, al bivio, appena passato il canale, si va a sinistra, subito dopo si attraversa la strada e si prende, direzione Sud-Est, la sterrata che inizia sul lato sinistro di una casa che si trova di fronte al ponte.

Si sale costeggiando dei terreni coltivati ad uliveti, la strada compie una serie di larghi tornanti, alcuni tratti molto ripidi sono cementati, al secondo tornante si apre una bella visuale sulle quattro vette principali del Nuria (da sinistra Monte Nuria 1888 m, le quote 1819 e 1818 m senza nome su IGM e Monte Nurietta 1884 m). Appena dopo la curva c’è una rampa cementata ripidissima e poi la strada spiana in corrispondenza di un oliveto a sinistra, vedi Nota3Più in alto si supera un fosso dove scorre l’acqua, percorrendolo per qualche metro verso monte, si giunge presso una paretina alta una decina di metri da dove precipita una piccola caratteristica cascata, quota 543 m (dal paese km 3,7).

Si continua lungo la sterrata che compie alcune curve strette e sale fino a raggiungere la dorsale di Cucco Prato, quota 600 m, da dove inizia a scendere leggermente e termina presso il casale bianco ben visibile da Cittaducale. Senza arrivare al casale, superata la dorsale e scesi dall'altra parte per pochi metri, quota 599 m, (dalla base di partenza: 1,30 ore - Km 5,2) si abbandona la strada salendo ripidamente nel bosco a destra, direzione Sud, cercando di mantenersi sulla dorsale di Cucco Prato. Si trova subito una mulattiera, in qualche tratto ingombra di vegetazione, segno evidente che non ci passa più nessuno, questa, dopo aver superato un dislivello di 130 m, esce di fronte all’antenna, anch’essa ben visibile da Cittaducale, quota 730 m (fin qui: 2 ore - ascesa 330 m - Km 5,9).

Davanti all’impianto di telecomunicazione passa una sterrata, si va a destra salendo ripidamente sulla costa Nord di Monte Ponzano fino a un bivio, quota 824 m (15 minuti). Se si gira a destra (si può andare a curiosare), direzione Nord-Ovest, si costeggia una zona recintata utilizzata per l’addestramento dei cani da caccia e infine si arriva davanti a un grande cancello di un agriturismo nato dalla ristrutturazione dei Casali Ponzano, quota 816 m (10 minuti); qui la strada termina, in realtà, sulla destra c’è uno stradino in discesa percorribile, per un tratto, solo da mezzi cingolati e trattori, che porta verso Cittaducale, vedi Nota3.

Ritornati al bivio di quota 824 m si imbocca la via in direzione Sud giungendo rapidamente all’incrocio (10 minuti) con la sterrata principale che  attraversa tutto l'altopiano di Ponzano. Si va a sinistra (Sud-Est) passando vicino alla vetta di Monte Ponzano, 846 m, che si ha a sinistra ed è occupata da una cisterna dell’acquedotto, ottima vista su tutto il Gruppo del Terminillo, sul Monte Giano, sulle vette del Nuria e sul Gruppo del Navegna.

Percorsi 2,3 Km (dal bivio di quota 824 m) si arriva a un quadrivio, in mezzo a una bella pineta, situato a Nord del Colle della Fonte, tra Coccavecchia a Ovest e Forcinerode a Est, quota 789 m (da Cittaducale 3 ore - ascesa 450 m - Km 8,9). Da qui, si prosegue dritti e si raggiunge il borgo di Calcariola dove c’è un bel castello visibile in tutta la sua grandezza da chi percorre in auto la Salaria dalle Terme di Cotilia a Caporio (1 ora tra andata e ritorno).

Tornati al quadrivio si prende lo stradino, in direzione Nord (destra), che, per qualche centinaio di metri, costeggia un lato della pineta. Taglia a mezza costa, quasi in piano, il versante Nord di Ponzano (ai bivi tenersi sempre a sinistra), passa sopra il fosso di Fontemaiale (bella visuale sulla Centrale idroelettrica di Cotilia, sulla piana del Fiume Velino e sul Monte Giano con in primo piano la scritta DUX), il fosso di Menzanola (ottimo panorama su Cittaducale e il Gruppo del Monte Terminillo) e infine giunge presso l’antenna.

Il giro è chiuso, dal quadrivio Km 2,5 (da Cittaducale 4,45 ore - Km 11,4). Da qui, si scende lungo la dorsale Cucco Prato per la stessa via dell’andata, impiegando 30 minuti fino all’auto se la si è lasciata tra il fiume Velino e il canale, altrimenti si risale fino a Cittaducale, leggermente faticoso, 20 minuti in più.

Nota3:

....finito il fondo cementato, poco prima che la strada spiana, parte a destra un antico sentiero, quota 510 m, che sale in direzione Sud-Ovest fino a quota 740 m e poi piega a Sud-Est e raggiunge i Casali Ponzano (vedi cartina n. 2 - 3).

La mulattiera è molto facile da percorrerre e facilmente individuabile, questo grazie ai continui passaggi delle moto da trial e da enduro che mantengono pulito il tracciato. Si sale ripidamente a serpentina immersi nella vegetazione che impedisce la visuale panoramica, più in alto si attraversa una zona fangosa, circa cinquanta metri da percorrere rischiando di mettere le scarpe nella melma (la zona è sempre molto ricca di sorgenti).

Presa la direzione Sud-Est la via diventa percorribile da mezzi cingolati e da trattori, si passa una rete di ferro piegata da un lato e dopo circa centocinquanta metri c’è un bivio a sinistra con uno stradino (in discesa) sbarrato da un cancello. Abbandonato momentaneamente il nostro percorso e aperto il cancello (tenuto chiuso da un filo di ferro) si scende per una cinquantina di metri fino a raggiungere la piazzola dove la via termina (quota 745 m).

A destra, sotto una costa rocciosa e coperto da alberi e qualche rovo, c’è una sorgente con una buona portata d’acqua che alimenta un piccolo laghetto cristallino profondo dai due ai tre metri (vicino c’è un vecchio trattore che viene utilizzato per azionare una grossa pompa che prende l’acqua dalla pozza).

Ritornati sulla via principale si continua a salire, si passa un’altra rete sempre piegata e si arriva di fronte agli antichi Casali Ponzano ora restaurati ed adibiti ad agriturismo, quota 816 m.

Ancora avanti si supera il bivio che a sinistra, in discesa, porta presso l’impianto di telecomunicazioni (itinerario descritto sopra) e pochi minuti dopo si è all’incrocio con la sterrata principale che a sinistra porta a Calcariola e a destra a Casette-Grotti (passando per  la caratteristica Fonte Nocicamboli 750 m). Tempo di salita fin quì, da Cittaducale, 2 ore, tempo di ritorno 1,30 ore.

cartina 1-3

001b

cartina 2-3

 001c

cartina 3-3 Google Earth

000 - Cittaducale-Calcariola per laltopiano di Ponzano

001 - Cittaducale medievale vista dal versante Nord di Monte Ponzano

001a

002 - Cittaducale vecchia e nuova

002

003 - le quattro vette più alte del Gruppo del Nuria

003

004 - la paretina e la piccola cascata

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005 - il bosco di Cucco Prato e l'antenna

005

006 - l'impianto di telecomunicazioni ben visibile da Cittaducale

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007 - il Terminillo e il Monte Elefante visti dall'altopiano di Ponzano

007

008 - il Monte Giano visto dall'altopiano di Ponzano

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009 - la valle del Fiume Velino, in fondo Borgovelino e Antrodoco

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010 - il Monte Nuria e le frazioni del comune di Cittaducale, Pendenza e Micciani

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011 - Calcariola e il suo borgo fortificato

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012 - da Fontemaiale vista della centrale idroelettrica di Cotilia

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013 - da Menzanola vista di Cittaducale

013

alternativa per raggiungere il Monte Ponzano e il suo altopiano

014 - …finito il fondo cementato, poco prima che la strada spiana, parte a destra un antico sentiero, quota 510 m…

014 

015 - una vista di Cittaducale (Maggio 2011) dall’imbocco del sentiero che parte da quota 510 metri

015 

016 - il punto d’imbocco del sentiero

016 

017 -  …La mulattiera è molto facile da percorrerre e facilmente individuabile, questo grazie ai continui passaggi delle moto da trial e da

enduro che mantengono pulito il tracciato….

017 

018 - …Si sale ripidamente a serpentina immersi nella vegetazione che impedisce la visuale panoramica…

018 

019 - …più in alto si attraversa una zona fangosa, circa cinquanta metri da percorrere rischiando di mettere le scarpe nella melma (la zona

è sempre molto ricca di sorgenti)….

019 

020 - …Presa la direzione Sud-Est la via diventa percorribile da mezzi cingolati e da trattori, si passa una rete di ferro piegata da un lato...

020 

021 - …dopo circa centocinquanta metri c’è un bivio a sinistra con uno stradino (in discesa) sbarrato da un cancello….

021 

022 - trattore utilizzato per azionare una grossa pompa che prende l’acqua dalla pozza

…Abbandonato momentaneamente il nostro percorso e aperto il cancello (tenuto chiuso da un filo di ferro) si scende per una cinquantina di

metri fino a raggiungere la piazzola dove la via termina (quota 745 m)…

022 

023 - …a destra, sotto una costa rocciosa e coperto da alberi e qualche rovo, c’è una sorgente con una buona portata d’acqua che alimenta

un piccolo laghetto cristallino profondo dai due ai tre metri…

023 

024 - …Ritornati sulla via principale si continua a salire, si passa un’altra rete sempre piegata…

024 

025 - …e si arriva di fronte agli antichi Casali Ponzano ora restaurati ed adibiti ad agriturismo, quota 816 m….

025 

026 - il punto dove si esce presso i Casali Ponzano salendo da Cittaducale

026 

027 - …Ancora avanti si supera il bivio che a sinistra, in discesa, porta presso l’impianto di telecomunicazioni…

027 

028 - …e pochi minuti dopo si è all’incrocio con la sterrata principale che a sinistra porta a Calcariola e a destra a Casette-Grotti…

028 

029 - uscendo dalla sterrata per Casali Ponzano si gira a sinistra passando vicino alla vetta di Monte Ponzano (846 m) e si continua fino a Calcariola

029 

030 - presso la Fonte Nocicamboli 750 m, uno dei due laghetti presenti (il più piccolo)

030 

escursione con il CAI di Rieti del 26 Gennaio 2014 

031 - Percorso effettuato insieme agli escursionisti del CAI di Rieti:

Piazza di Cittaducale, Corso Mazzini, Torre Angioina, sentiero che costeggia l’ex mobilificio e un tratto delle mura medievali,

Valle Ottara, Stazione Ferroviaria, Chiesa o Basilica di Santa Maria di Sesto (dove una lapide posta al centro della Chiesa

nel 1620, per volere del Vescovo di Cittaducale Mons. Pietro Paolo Quintavalle, 1609-1627, la indica come “Umbilicus Italiae”),

ponte sul Fiume Velino, ponte sul Canale dell’Enel, inizio salita verso Ponzano.

031a

032 - il gruppo del CAI mentre osserva Cittaducale

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033 - salita lungo il sentiero che porta ai Casali Ponzano (attualmente agriturismo), vedi Nota 3 e cartina 2-2

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034 - sosta presso la sorgente con piccolo laghetto

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035 - percorrendo la sterrata sull’altopiano di Ponzano, inizia a nevicare

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036 - la pineta di Ponzano mentre nevica

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037 - una sosta nel borgo fortificato di Ponzano mentre fuori nevica

037 

038 - il ritorno durante la nevicata (si scende per un’altra via, precisamente quella che porta all’impianto di telecomunicazioni e

poi lungo Cucco Prato, per l’occasione il sentiero è stato riaperto, vedi descrizione dell’escursione e cartina 1-2)

038 

039 - la nevicata così come è arrivata è andata via

039 

040 - la bella e inaspettata cascata da visitare al ritorno

040 

041 - una foto sotto lo scivolo della cascata

041a 

042 - dalla bufera al sole

042 

043 - la salita delle scalette e il ritorno a Cittaducale

043

Ricognizione del 20 Marzo 2017 con Federica, Giorgio Morelli e Giacomo Demurtas

in rappresentanza dell'Associazione Culturale Micciani Unita

044 - Cittaducale visto salendo verso i Casali Ponzano

044

045 - Cittaducale vista dai Casali Ponzano, si nota il Monte Terminillo con i Sassetelli, il Monte Elefante e a destra il Monte Giano

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046 - Cittaducale medievale

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047 - particolare ravvicinato di Cittaducale visto dai Casali Ponzano

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048 - Casali Ponzano, sede di un agriturismo con stalle. Di fronte un'antica chiesa in ristrutturazione

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049 - scendendo lungo il sentiero che dall'antenna porta a Cucco Prato (il sentiero è agibile anche se c'è parecchia vegetazione)

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050 - in primo piano l'Accompagnatore di Media Montagna Giacomo Demurtas, Federica e Giorgio Morelli di "Micciani Unita"

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