Sentieri Montani di Cittàducale

Escursione n. 027:Cittaducale, Calcariola; per l'altopiano di Ponzano

 

Cittaducale, Calcariola

Cucco Prato, Antenna e altopiano di Ponzano

ritorno per il bosco di Ponzano

tempo d’andata fino a Calcariola: 3.30 ore

ascesa: 500 m

sviluppo: 15,5 Km

tempo di ritorno: 2.45 ore

ascesa: 150 m

sviluppo: 9,5 Km tempo complessivo: 6.15 ore, ascesa 650 m, sviluppo 15,5 Km - Traccia GPX

Premessa:

Stupenda gita molto panoramica, bella la visuale sul borgo di Cittaducale, sulla valle del Fiume velino, sul Monte Terminillo, sul Nuria, sul Monte Giano e Navegna. Si sale sulla montagna di Ponzano che si può definire la pendice Ovest del Monte Nuria. Montagna fitta di vegetazione e molto ricca d'acqua. Osservandola dal paese (direzione Sud) si nota, a mezza costa, un grande casale bianco con un terreno coltivato a uliveto, sembra un’isola in mezzo a un fitto bosco di faggio; cento metri più sopra, perpendicolare al casale, c’è un grosso impianto di telecomunicazione: è quel punto che bisogna raggiungere per il successo dell’escursione, la località si chiama Cucco Prato

Il sentiero che risale Cucco Prato è stato segnato di recente (anno 2022 circa) con bandierine bianco-rosse da appassionati della Federazione Italiana Escursionismo ed è diventato una variante al Sentiero Europeo E1 che fino a poco tempo fa, “stranamente”, dal Borgo Castel S Angelo giungeva direttamente al borgo di Micciani (Frazione del comune di Cittaducale) bypassando le Terme di Flavio Vespasiano, la Chiesa di San Vittorino, il capoluogo (Cittaducale), la Chiesa di Santa Maria di Sesto e il Castello di Calcariola. A questa “grave” mancanza è stato posto rimedio segnando alcune varianti; la prima è quella descritta nell’Itinerario numero 11 e denominato Archeosentiero dei Flavi Vespasiani che collega Castel Sant’Angelo a Cittaducale, la seconda è quella descritta negli Itinerari numero 09 e 10 che collegano Cittaducale a Micciani passando per il borgo di Calcariola.

Descrizione:

Dalla piazza di Cittaducale (481 m) si percorre, direzione Nord-Ovest, Via Vittorio Veneto, si passa accanto alla vecchia caserma dei carabinieri (dopo il terremoto del 2016 la caserma è stata spostata presso il vecchio campo sportivo) e si arriva all’incrocio con Via Nazionale. Si gira a sinistra e dopo trecento metri si incontra, a sinistra, un piccolo giardino pubblico “Giardinetti o Parco delle Rimembranze”; in corrispondenza di questo, sul lato destro della strada iniziano le scalette che portano direttamente alla stazione ferroviaria.

Si inizia a scendere (sono in tutto 139 gradini), passando in mezzo a una pineta caratterizzata da alberi altissimi, si attraversa la strada asfaltata e si imbocca, di fronte, una sterrata, chiusa al traffico. Percorsi cento metri si giunge presso un cippo di forma ottagonale da dove parte a destra l’ultima rampa di scale.

La sterrata di sinistra (a luglio 2010 è stata chiusa al traffico, anche pedonale) e si perde subito in una boscaglia impenetrabile; un tempo proseguiva in discesa e si immetteva sulla S.S. Salaria (variante) creando un incrocio molto pericoloso. Dall’altra parte proseguiva scendendo fino ad oltrepassare la ferrovia e finiva nei pressi di un casello ferroviario dove si immetteva sulla strada comunale che collega Cittaducale con Grotti. Anche questo tratto è stato cancellato con il vantaggio di eliminare un passaggio a livello.

Si scende l’ultima rampa di scale e si segue a destra uno stradino asfaltato parallelo alla Salaria. Al bivio con la strada che porta alla stazione ferroviaria si va a sinistra, si passa sotto al ponte della Via Salaria (variante) e poi si gira subito a destra seguendo la strada comunale che conduce alla frazione di Grotti (indicazioni per la Chiesa di Santa Maria di Sesto e per un B&B).

Si attraversa un passaggio a livello, si passa accanto all’antica Chiesa, si guada su un ponte il Fiume Velino e, su un altro ponte, il canale di servizio della centrale idroelettrica di Cotilia e si giunge ad un incrocio (400 m, 0.20 ore). Si va a sinistra e subito dopo si imbocca a destra una stretta strada che sale a mezza costa verso Ponzano.

Chi non vuole scendere a piedi da Cittaducale, tratto che poi diventa faticoso al ritorno, può arrivare fin qui in auto prendendo la strada che porta alla stazione ferroviaria. Appena passati sotto al ponte della Via Salaria (variante), si imbocca a destra la strada comunale, asfaltata, che porta alla frazione di Grotti (indicazioni per la chiesa di Santa Maria di Sesto e per un B&B). Si supera il fiume Velino (come detto sopra) e si può parcheggiare sulla destra prima del secondo ponte che scavalca il canale di servizio della centrale idroelettrica di Cotilia, oppure si va avanti e si cerca un parcheggio subito dopo il secondo ponte (400 m), si guadagna, tra a/r, 0.50 ore e 80 metri di dislivello.

Presa la stretta strada che sale in direzione di Ponzano, si lascia a sinistra il grande casale che fa anche da B&B, si costeggiando dei terreni coltivati ad uliveti, si compiono alcuni tornanti (ottima è la vista sul Monte Nuria e il borgo medievale di Cittaducale), si supera una rampa cementata ripidissima e poi la strada spiana in corrispondenza di un oliveto a sinistra. Più in alto si supera un fosso dove scorre l’acqua, percorrendolo per qualche metro verso monte, si giunge presso una paretina alta una quindicina di metri da dove precipita una piccola caratteristica cascata, “Cascata di Ponzano” (543 m, 0.30 ore).

Si continua lungo la sterrata che compie alcune curve strette e sale fino a raggiungere la dorsale di Cucco Prato (600 m), da dove inizia a scendere leggermente e termina presso il casale bianco ben visibile da Cittaducale. Senza arrivare al casale, superata la dorsale e scesi dall'altra parte per pochi metri, si abbandona la strada salendo ripidamente nel bosco a destra. La mulattiera da seguire è evidente perché è segnata con le bandierine di vernice bianco-rosso; per un tratto attraversa una macchia appena tagliata dai boscaioli (che comunque sono stati attenti a lasciare il sentiero libero dai tronchi e dai rami e non hanno tagliato le piante che riportano verniciate sul tronco i segnavia).

A serpentina si sale in direzione Sud, rimanendo nel bosco della dorsale di Cucco Prato, dopo aver superato un dislivello di circa 150 metri si esce di fronte all’antenna (730 m, 0.45 ore). Davanti all’impianto di telecomunicazione passa una sterrata, si va a destra (quella che va a sinistra è la continuazione del Sentiero E1, la percorreremo al ritorno). Si sale ripidamente sulla costa Nord di Monte Ponzano fino a un bivio (820 m, 0.20 ore).

Si può fare una deviazione a destra, in direzione Nord-Ovest per “andare a curiosare”, si costeggia una zona recintata utilizzata per l’addestramento dei cani da caccia e infine si arriva davanti a un grande cancello di un agriturismo nato dalla ristrutturazione dei Casali Ponzano (810 m, 0.10 ore); qui la strada termina, in realtà, sulla destra c’è uno stradino in discesa percorribile, per un tratto, solo da mezzi cingolati e trattori, che porta verso Cittaducale (non è il giro che stiamo descrivendo)

Ritornati al bivio (820 m, 0.10 ore)) si imbocca la via di destra (Sud) giungendo rapidamente all’incrocio con la strada principale che è stata asfaltata pochi anni fa e che attraversa tutto l'altopiano di Ponzano (830 m, 0.05 ore). Si va a sinistra (Sud-Est) passando vicino alla vetta di Monte Ponzano (846 m), che si ha a sinistra ed è occupata da una cisterna dell’acquedotto, ottima vista su tutto il Gruppo del Terminillo, sul Monte Giano, sulle vette del Nuria e sul Gruppo del Navegna.

Sempre avanti tra campi arati e macchie di bosco. Si prosegue con leggeri saliscendi, si entra in una pineta e si giunge ad un quadrivio situato a Nord-Ovest del Colle della Fonte (790 m, 0.40 ore). Si continua dritti e si raggiunge il borgo di Calcariola (750 m, 0.30 ore) dove c’è un bel castello visibile in tutta la sua grandezza da chi percorre in auto la Salaria dalle Terme di Cotilia a Caporio.

Tornati al quadrivio (790 m, 0.30 ore) si prende lo stradino, in direzione Nord (destra), che, per qualche centinaio di metri, costeggia un lato della pineta. Taglia a mezza costa, quasi in piano, il versante Nord di Ponzano (ai bivi tenersi sempre a sinistra), passa sopra il fosso di Fontemaiale (bella visuale sulla Centrale idroelettrica di Cotilia, sulla piana del Fiume Velino e sul Monte Giano con in primo piano la scritta DUX), il fosso di Menzanola (ottimo panorama su Cittaducale e il Gruppo del Monte Terminillo) e infine giunge presso l’antenna (730 m, 1 ora).

Da qui, si scende lungo la dorsale Cucco Prato per la stessa via dell’andata, impiegando 0.45 ore fino all’auto se la si è lasciata tra il fiume Velino e il canale, altrimenti si risale fino a Cittaducale, leggermente faticoso, 0.30 ore in più.

OpenStreetMap

mappa Cittaducale-Calcariola per Cucco Prato

001 - la piazza di Cittaducale

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002 - Chiesa di Santa Maria di Sesto

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003 - Chiesa di Santa Maria delle Grazie

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004 - da Cittaducale verso Calcariola, un'escursione con il CAI di Rieti

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005 - Cittaducale medievale vista salendo verso Ponzano, particolare

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006 - Cittaducale medievale al completo

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007 - salendo verso Ponzano, particolare di Cittaducale; si notano i portici della piazza

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008 - la Cascata di Ponzano

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009 - particolare della Cascata di Ponzano 

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010 - Cascata di Ponzano

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011 - salendo verso Ponzano

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012 - l'impianto di telecomunicazione

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013 - da Cittaducale a Ponzano in una giornata fredda e variabile (sole, pioggia, nebbia e neve, ancora sole)

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014 - un piccolo strato di neve sull'altopiano di Ponzano 

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015 - da Cittaducale a Ponzano, una sosta

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016 - sull'altopiano di Ponzano

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017 - il castello di Ponzano 

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018 - Federica e Giorgio dell'Associazione Micciani Unita, ricognizione e apertura del sentiero

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019 - Cittaducale vista dal bosco di Ponzano

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020 - particolare di Cittaducale visto dal bosco di Ponzano 

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021 - la centrale ENEL di Cotilia vista dalla località Forcinerode 

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022 - le scalette che dalla Stazione Ferroviaria portano a Cittaducale

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