Cittaducale, Monte Quarto
per la Fonte Acera
Nota:
L'itinerario qui descritto ripercorre antichi sentieri presenti su cartina IGM o nuove vie aperte dal passaggio di bikers e animali al pascolo: fino alla mia ultima ricognizione (estate 2020) risultava pulito e ben mantenuto.
Sentiero n. 018a (ex n. 02)
tempo del giro ad anello 2,40 ore - ascesa 400 m - Km 10 - Traccia GPX
sentiero non segnato
fare riferimento alla cartina sotto riportata
Premessa:
Ottima escursione, molto veloce, che permette di avere, all’inizio, un’eccezionale panorama sulla parte antica del paese di Cittaducale.
Si attraversa la bella pineta di vetta minacciata periodicamente da violenti incendi che, di solito, partono dalla strada di fondovalle, la zona anche per questo è impervia e ricca di ginestre che nel periodo della fioritura tingono di giallo tutto il versante Sud e Sud-Ovest della montagna.
Il ritorno si fa per il versante Nord e poi Est passando per le località di Cesa Frittola, Valle Stura e Casale Petèscia.
Descrizione:
Parcheggiata l’auto nei pressi della Torre Angioina (quota 480 m), a piedi (in discesa) si imbocca lo stradino a sinistra dell’ingresso del grande mobilificio D’Angeli (ora, anno 2013, il mobilificio non c'è più, è rimasto il grande immobile fatiscente). Si costeggia, per un piccolo tratto, le mura medievali del paese e si arriva davanti a un cancello oltre il quale la sterrata continua a seguire le antiche mura (per terra c’è un tombino dell’acquedotto).
Si va a destra seguendo un piccolo sentiero che aggira il mobilificio tenendolo a destra e scende velocemente a incrociare la sterrata di fondovalle. Qui c’è un quadrivio (400 m dalla Torre - quota 446 m), si continua dritti, direzione Nord-Ovest sulla sterrata che sale a mezza costa il costone Sud e poi Ovest di Monte Quarto (ottima vista sulla parte medievale di Cittaducale), compie due tornanti e termina davanti a un vecchio casale (2 km dalla Torre - quota 608 m - 30 minuti).
Si continua sul sentiero che parte a sinistra del casale (senso di marcia) e che sale a mezza costa in direzione Nord-Ovest, si superano cinque piccoli termini di confine (di proprietari terrieri) posizionati alcuni ai lati e altri in mezzo alla mulattiera e cinquanta metri dopo l’ultimo, si giunge a una biforcazione.
Se si va a sinistra, in meno di un minuto, si tocca la Fonte Acera, conviene andare a curiosare, quota 654 m (Km percorsi da Cittaducale 2,6 - tempo 40 minuti).
Ritornati indietro e raggiunta la biforcazione si prende a sinistra salendo ripidamente in direzione Sud, si entra nella pineta caratterizzata da tronchi altissimi (visibilissima dalla Strada Salaria e da Cittaducale) e si passa sotto un elettrodotto, quota 700 m (ottima vista su Rieti e i Monti Sabini); da qui, chi vuole può toccare la vetta di Monte Quarto districandosi tra una fastidiosa vegetazione e raggiungendo la cima, quota 741 m, comunque occupata dal bosco (30 minuti tra andata e ritorno).
Ritornati a quota 700 m, il sentiero piega a Nord e inizia a scendere leggermente fino a uscire dalla pineta su una radura; si prosegue a sinistra (Nord) su una sterrata molto fangosa, questa inizia a scendere ripidamente nella faggeta fino a sbucare in un piccolo pianoro, località Cesa Frittola, dove il fondo diventa breccioso.
Ormai, stiamo nel versante Nord di Monte Quarto, a meno di 1 km dalla frazione di Santa Rufina, si incominciano a superare dei piccoli casali restaurati e adibiti ad abitazioni estive e si continua quasi in piano sulla sterrata avendo come riferimento dei pali in cemento per la corrente elettrica. A un bivio si va a destra, da qui, in alto a sinistra, spuntano con un profilo insolito le tre cime caratteristiche del Terminillo (Terminilluccio, Terminilletto e Terminillo).
Si passa accanto a una casa dal tetto curioso, tipo forno a legna, e si seguono sempre i pali elettrici scendendo leggermente fino a un quadrivio. Di fronte inizia, in salita, uno stradino asfaltato (4 km da Cittaducale - quota 653 m - 1,30 ore), si va in discesa sulla sterrata di destra, si supera la Valle Stura e continuando sempre sulla via principale, per alcuni tratti molto fangosa, si giunge al Casale di Petèscia (5,4 km - quota 650 m - 1,50 ore).
Davanti al casale, ormai ridotto a rudere, c'è una carrabile alberata che si prende a sinistra, dopo 150 metri si arriva al bivio con la sterrata Cittaducale-Casale D'Antoni (sterrata che nell'anno 2015 è stata asfaltata da Cittaducale fino a Ficocchio), strada comunale n. 10 del Terminillo, strada di montagna (cosi scritto su un cartello).
Si scende verso Cittaducale mentre, in fondo a destra, oltre Petèscia, si nota il cocuzzolo del Monte Navegna; il giro è chiuso (9,5 km - 2,40 ore - ascesa totale 400 m).
cartina 1-2
cartina 2-2 Google Earth
001a - le mura medievali di Cittaducale
002 - la Torre Angioina e il grande mobilificio
003 - Monte Quarto, visto da Cittaducale
004 - Monte Quarto, a sinistra si nota la Cappella
005 - la Cappella sulla costa Sud di Monte Quarto visibile da Cittaducale, ridotta a rudere
006 - Cittaducale vista salendo sul Monte Quarto
007 - Cittaducale vista salendo sul Monte Quarto
008 - vecchio casale a Sud-Ovest di Monte Quarto, (Cittaducale)
009 - si sono portati via il bellissimo arco del portale d'ingresso
010 - il sentiero dietro al casale che sale a Fonte Acera
011 - uno dei cinque termini che si incontrano lungo la mulattiera per Fonte Acera
012 - la Fonte Acera 654 m, Nord-Ovest di Monte Quarto
013 - la Fonte Acera 654 m, Nord-Ovest di Monte Quarto e la Pineta
014 - Fonte Acera 650 m, sotto una forte nevicata
015 - l'elettrodotto e la pineta di Monte Quarto
016 - versante Nord di Monte Quarto, si continua su una sterrata molto fangosa
017 - l'ampia sterrata a Sud Est di Santa Rufina, di fronte il Cimale Falzola
018 - quadrivio di quota 653 m, meno di 1 Km da Santa Rufina (Cittaducale)
019 - il Casale di Petèscia 648 m