Monte Costa Acera, Colle Prato Pecoraro, Monte Catabio
Santuario di San Giuseppe da Leonessa
dallo Iaccio Crudele per il Rifugio Maiolica, Rifugio Vallebona, Fonte di Cambio e Laghetto della Croce o della Guardia
Nota 1:
Lunga escursione che permette di salire su tutte le vette a Nord-Ovest del Monte di Cambio, montagne che separano la Vallonina dalla zona orientale del leonessano.
Nota 2:
Fare riferimento alla cartina: “GRUPPO DEI MONTI REATINI, carta escursionistica, scala 1:25000, Club Alpino Italiano, Sezione di Rieti”
Per la cartina pubblicata si ringrazia la Sezione CAI di Rieti per la concessione datami.
Nota 3:
tempo di salita 3,40 ore - Km 13 - ascesa 600 m
tempo di ritorno 3 ore - Km 13 - ascesa 500 m
Percorso auto:
Da Leonessa (969 m) si prende la strada della Vallonina (Strada Provinciale n. 10), percorsi 15 Km circa si arriva all’inizio delle ripide pareti dello Iaccio Crudele, prima di attraversarle si parcheggia a destra su uno spiazzo di fronte ad una strada sterrata chiusa al traffico da una sbarra.
Alla partenza c’è un cartello escursionistico dove è riportata la località, Jaccio Crudele (1700 m) e il numero del sentiero 404 e 440. In realtà la quota non è 1700 m ma 1750 m
Lo stesso punto si raggiunge da Rieti percorrendo la SS n. 4bis del Terminillo, lasciato a sinistra Pian de’ Valli si continua a salire fino al bivio del piazzale di Campoforogna dove si imbocca la Strada Provinciale n. 10.
Si supera il Rifugio Angelo Sebastiani e si arriva al valico della Sella di Leonessa (1900 m), si scende nell’altro versante per pochi chilometri fino ad oltrepassare le ripide pareti dello Iaccio Crudele e si parcheggia nei pressi dell’inizio della sterrata.
Itinerario:
Si inizia a seguire la ripida sterrata aggirando subito la sbarra chiusa a chiave. Il sentiero da seguire è il 404 che in questo tratto è in comune con il 440. Al terzo tornante si lascia la strada per prendere un sentiero che, in direzione Nord, taglia tutta la Costa Ghiaiosa (così su IGM) ad Ovest del Monte i Porcini.
Raggiunto un valico a quota 1849 m si scende, con una larga serpentina, di 150 m di quota fino a toccare la Fonte ed il Rifugio Maiolica 1704 m, 35 minuti (tutti i tempi, se non altrimenti specificati, hanno come riferimento la base di partenza).
La mulattiera ora serpeggia tra roccette e piccole macchie di bosco e poi, quasi in piano, supera una sella nei pressi del Monte Piano, 1790 m. Aggirata una conca (in fondo si vede il Rifugio e il Fontanile Vallebona, 1732 m) si continua a mezza costa fino alla Fonte di Cambio 1775 m.
Poco più avanti si giunge presso un terzo valico dove c’è un incrocio di sentieri, quota 1775 m, c’è pure un cartello escursionistico ma è atterrato (data della ricognizione: 01 Novembre 2013) 1,10 ore.
Si piega a Nord-Ovest seguendo l’ampia dorsale fino sul punto più alto, Monte Costa Acera (1791 m), 15 minuti dalla tabella atterrata. Si scende dall’altra parte, sempre nella stessa direzione, fino alla Forca dei Faggi 1727 m dove si abbandona la via segnata (che continua a mezza costa a sinistra) per salire ripidamente lungo la cresta fino a quota 1844 m; da qui, piegando verso Nord, si raggiunge il Colle Prato Pecoraro (1817 m), bella vista sulla nascosta radura di quota 1646 m chiamata Prato Piccinino, 2 ore.
Si ritorna indietro di qualche centinaia di metri e si continua a seguire la dorsale in discesa (direzione Ovest) fino a raggiungere il valico di quota 1730 m dove si intercetta il sentiero 404 abbandonato precedentemente presso la Forca dei Faggi.
Trascurata nuovamente la via segnata si continua sempre nella stessa direzione (Ovest) quasi in piano, tra bosco e radure, si supera la quota 1738 m e più avanti si raggiunge quota 1731 m, Monte Catabio (2,35 ore).
Stupendo, se la visibilità lo permette, il panorama sulla Vall’Organo, su tutta la stazione sciistica di Campo Stella e sul Terminillo.
Tornati a quota 1730 m si segue, in discesa, il sentiero 404 (sinistra, Nord-Ovest). Si raggiunge così il Laghetto della Croce o della Guardia 1590 m e poi la sterrata che, presa a destra, Nord, ci porta presso il Santuario di San Giuseppe da Leonessa sul Colle la Croce 1626 m (3,40 ore - ascesa 600 m - Km 13). La porta della Chiesa, di solito, non è chiusa a chiave.
Il ritorno si fa per la stessa via senza mai abbandonare il sentiero 404 (evitando così di salire e scendere su alcune alture come abbiamo fatto all’andata). 3 ore - ascesa 500 m - Km 13.
cartina 1-4
cartina 2-4
cartina 3-4
cartina 4-4
002 - la base di partenza, Jaccio Crudele 1750 m
003 - cartello escursionistico del CAI di Rieti
004 - altri segni escursionistici alla base di partenza
005 - la sbarra chiusa a chiave
006 - …al terzo tornante si lascia la strada per prendere un sentiero che, in direzione Nord, taglia tutta la
Costa Ghiaiosa (così su IGM) ad Ovest del Monte i Porcini...
Vecchio cartello escursionistico, ancora è ritto
007 - il Monte di Cambio e il Rifugio Maiolica con il fontanile 1704 m
008 - uno sguardo panoramico sulle località dove siamo diretti
009 - la Fonte e il Rifugio Maiolica 1704 m
010 - l’acqua non manca, bottino alla testa del Fosso la Ferge
011 - il sentiero tra il Rifugio Maiolica e il Rifugio Vallebona
012 - …la mulattiera ora serpeggia tra roccette e piccole macchie di bosco…
013 - il Rifugio Vallebona e il sentiero che taglia a mezza costa il Monte di Cambio
014 - il Rifugio Vallebona e il Monte Catabio
015 - la Fonte di Cambio 1775 m
016 - dopo la Fonte di Cambio si giunge presso un terzo valico dove c’è un incrocio di sentieri
017 - incrocio di sentieri tra il Monte di Cambio e il Monte Costa Acera, la tabella è atterrata (1 Novembre 2013)
018 - salendo sul Monte Costa Acera e la quota 1844 m
019 - la Forca dei Faggi 1727 m
020 - dalla quota 1844 m vista del Colle Prato Pecoraro 1817 m
021 - Colle Prato Pecoraro 1817 m
022 - dal Colle Prato Pecoraro vista del Monte Catabio 1731 m
023 - dal Colle Prato Pecoraro vista del Prato Piccinino
024 - da Monte Catabio stupendo, se la visibilità lo permette, il panorama sulla Vall’Organo, su tutta la
stazione sciistica di Campo Stella e sul Terminillo; purtroppo c’era nebbia
025 - l’ultima macchia di bosco da superare per arrivare al Laghetto della Croce o della Guardia
026 - il Rifugio e il Laghetto della Croce o della Guardia
027 - Santuario di San Giuseppe da Leonessa 1626 m
028 - Leonessa vista dal Santuario
029 - Piedelpoggio (frazione di Leonessa) visto dal Santuario