Percorsi vari

Santuario di San Giuseppe da Leonessa sul Colle la Croce

Santuario di San Giuseppe da Leonessa

Colle la Croce, Laghetto della Croce o della Guardia

Lungo il cammino di San Giuseppe da Leonessa verso Colle Collalto

 

Nota 1:

San Giuseppe da Leonessa (1556 - 1612), Frate Cappuccino, tra il 1608 e il 1609 si inerpicò per l’antica e impervia mulattiera che da Leonessa (969 m) conduce al Colle Collalto (Colle la Croce 1626 m), con una grossa e pesante Croce sulle spalle e la piantò sulla vetta del monte.

La Chiesa fu costruita tra il 1737 e 1746, successivamente venne ampliata. Il portone d’ingresso non è chiuso a chiave e quindi si può visitare. Al lato sinistro dell’edificio c’è un rifugio sempre aperto.

Le edicole sono state erette nel 1846 in occasione del centenario della canonizzazione del Santo (una riporta la data del 1898, forse l’anno di un restauro).

In ognuna c’è un piccolo quadro, sempre lo stesso, con un immagine di San Giuseppe da Leonessa e un suo ammonimento “Restati in pace, patria mia! Dio ti benedica e ti liberi dal peccato! Siano benedetti i tuoi figli presenti, assenti e futuri!”

La Croce a blocchi di cemento fu realizzata nel 1927, quella di ferro nel 1971.

 

Nota 2:

Fare riferimento alla cartina: “GRUPPO DEI MONTI REATINI, carta escursionistica, scala 1:25000, Club Alpino Italiano, Sezione di Rieti”

Per la cartina pubblicata si ringrazia la Sezione CAI di Rieti per la concessione datami.

 

Nota 3:

tempo di salita da Leonessa al Colle la Croce 1,30 ore - Km 4,2 - ascesa 700 m

ritorno per la via di salita 1,15 ore

ritorno per la sterrata che passa vicino al Laghetto della Croce o della Guardia 2 ore - Km 10

 

Percorso auto:

da Leonessa (969 m) si raggiunge il bivio con la Strada della Vallonina (934 m). A destra si sale verso la Sella di Leonessa (Terminillo), Strada Provinciale n. 10 e dritti si percorre la Strada Provinciale Selvapiana n. 69.

Si parcheggia nei pressi dell’incrocio su un largo spiazzo.

 

Itinerario:

Sul piazzale erboso c’è la tabella metallica del CAI che indica la direzione da prendere per Colle la Croce, sentiero n. 404 (è indicata pure la quota altimetrica del luogo ma l’altezza è errata, 969 m, quella giusta è di 934 m).

Prima di intraprendere la “dura” salita conviene visitare la prima edicola sacra delle sette che si incontreranno lungo il percorso. Questa si trova lungo la Strada Provinciale Selvapiana a 100 metri dal parcheggio.

Ritornati all’inizio del sentiero si percorre uno stradino ripido e sassoso che più in alto incrocia una strada sterrata. Si va a destra e si arriva ad una biforcazione dove c’è una sbarra e, in alto a sinistra, la seconda edicola.

Trascurata la strada di sinistra che porta ad un impianto di telecomunicazione si continua sulla strada principale per pochi minuti, fino a trovare sulla sinistra una mulattiera segnata che entra nel bosco inerpicandosi sul costone Nord-Ovest del Colle la Croce.

La via, a serpentina, supera un bottino dell’acquedotto e raggiunge la terza edicola. A quota 1232 m la pista si ricongiunge, per pochi metri, alla sterrata lasciata in precedenza poi la lascia nuovamente e continua ad arrampicarsi lungo la dorsale.

Si passa accanto ad una piccola immagine sacra (Crocefisso) e si arriva alla quarta edicola, luogo dove avvenne il miracolo dell’acqua che scaturì dalla roccia.

Ancora in salita a zigzag, si esce dal bosco e si supera la quinta edicola, il panorama si fa stupendo verso Leonessa, le sue frazioni e Monteleone di Spoleto.

Oltrepassata la sesta edicola si è in vista della settima cappella e del Santuario di San Giuseppe. In pochi minuti si raggiunge il piazzale antistante l’edificio sacro (1626 m) dove c’è la grande croce di cemento. (1,30 ore - 4,2 Km - ascesa 700 m).

Ottimo il panorama a 180 gradi: Gran Sasso, i Monti di Cittareale, Monti della Laga, Monti Sibillini, Monti della Valnerina, Leonessa, tutto il suo altopiano con le frazioni e Monteleone di Spoleto.

Utilizzando la stessa via per il ritorno si impiega 1,15 ore.

Conviene non scendere per la stessa via ma percorrere tutta la sterrata che parte dal lato Sud della Chiesa. Si inizia in discesa con alcuni stretti tornanti fino ad una sella (quota 1588 m).

Chi è “motivato” può lasciare momentaneamente la strada per salire, in direzione Sud, il colle di quota 1711 m, molto panoramico, all’inizio nel bosco e poi su un prato scosceso (tra andata e ritorno ci vogliono 0,30 ore - Km 1 - ascesa 130 m).

Dalla quota 1588 m, seguendo la carrozzabile, si sale leggermente aggirando dal lato Est il colle poc’anzi menzionato, si supera il bivio con il sentiero n. 431 che percorre la valle di Piedelpoggio e si giunge presso un prato dove c’è un fontanile senz’acqua (1570 m), un bel rifugio mantenuto molto bene (1585 m) e il Laghetto della Croce o della Guardia (1590 m).

Ripresa la sterrata si scende, lungamente, in direzione Nord-Ovest e poi in direzione Sud, Sud-Est fino a quota 1232 m dove la via si ricongiunge a quella percorsa in salita.

Si continua a scendere per la strada (trascurando la mulattiera utilizzata in salita), si arriva cosi alla seconda edicola e alla sbarra dove bisogna seguire, per forza, la via dell’andata.

Arrivati al bivio con lo stradino a sinistra (ripido e sassoso), percorso la mattina, lo si trascura e si continua lungo la rotabile in piano, si ignorano tutte le deviazioni a destra e si inizia a scendere. Si passa vicino ad una bella Croce piantata su una roccia isolata e pochi metri più avanti c’è un’altra edicola sacra.

La cappella è stata eretta nell’anno 1988 sul luogo ove il 26 Ottobre 1611, San Giuseppe impartì l’ultima benedizione alla sua gente. Interessanti all’interno i quadri in ceramica rappresentanti la Via Crucis e un quadro di bronzo molto grande.

Ancora pochi metri e la sterrata termina sulla Strada Provinciale Selvapiana che, presa a sinistra, in poche centinaia di metri riporta all’auto (2 ore - Km 10).

 

001 - cartina, concessione CAI Sezione di Rieti.

Percorso in salita giallo-rosso, in discesa verde-rosso

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002 - Leonessa, 969 m slm

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003 - cartello escursionistico presso il bivio con la Strada Provinciale n. 10 della Vallonina e la Strada

Provinciale Selvapiana n. 69, base di partenza dell’escursione

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004 - la prima edicola sacra all’inizio della Strada Provinciale n. 69 Selvapiana

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005 - San Giuseppe da Leonessa (1556 - 1612), Frate Cappuccino

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006 - stradino ripido e sassoso

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007 - la seconda edicola

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008 - iscrizione su ceramica

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009 - il bottino

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010 - le edicole sono state erette nel 1846 in occasione del centenario della canonizzazione del Santo

(la terza cappella riporta la data del 1898, forse l’anno di un restauro).

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011 - Leonessa vista dalla terza edicola

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012 - immagine sacra lungo la via

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013 - la quarta edicola, presso “lo scoglio” dove avvenne il Miracolo dell’acqua che sgorgò dalla roccia.

Tutte le cappelle hanno un’iscrizione su ceramica

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014 - Leonessa vista dalla quinta edicola

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015 - la quinta edicola

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016 - la sesta edicola

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017 - Leonessa e Monte Tilia visti dalla sesta edicola

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018 - particolare della sesta edicola

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019 - la settima edicola e il Santuario di San Giuseppe da Leonessa

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020 - il Santuario di San Giuseppe da Leonessa sul Colle Collalto o Colle la Croce, quota 1626 m

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021 - interno del Santuario di San Giuseppe da Leonessa, sul Colle la Croce 1626 m

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022 - la benedizione di San Giuseppe da Leonessa

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023 - sul piazzale del Santuario di San Giuseppe da Leonessa

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024 - la grande Croce a blocchi di cemento realizzata nel 1927

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025 - la grande Croce di ferro eretta nel 1971

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026 - stupendo panorama dal colle di quota 1711 m

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027 - il Laghetto della Croce o della Guardia 1590 m

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028 - il Laghetto della Croce o della Guardia, in fondo la valle che scende a Piedelpoggio,

frazione di Leonessa

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029 - particolare del Laghetto della Croce o della Guardia, dietro si nota il rifugio molto accogliente perchè

pulito 

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030 - l’ultima edicola sacra che si incontra in questo percorso “religioso”, eretta sul luogo da cui

San Giuseppe da Leonessa, nel 29 Ottobre 1611, impartì l’ultima benedizione alla sua gente

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