Monte Fionchi
Monte di Patrico, Cima Castelmonte
giro ad anello, dal cimitero di Le Cese frazione di Spoleto
Nota:
Fare riferimento alla cartina del “Club Alpino Italiano, Sezione di Spoleto, Monti di Spoleto e della Media Valnerina, scala 1:25000, Società Editrice Ricerche”
Escursione effettuata il 28 Settembre 2016
Ultima ricognizione Gennaio 2019
Tempo totale del giro 6,15 ore - ascesa 950 m - Km del giro 19,5 - Traccia GPX
Percorso auto:
Per chi proviene dalle marche (Macerata, Visso, Ascoli Piceno ) dalla Strada Provinciale 209 della Valnerina si giunge all’incrocio della località Osteria di Ceselli dove si svolta a destra direzione centro paese. Al quadrivio successivo si continua dritti direzione Pontuglia (frazione, insieme a Ceselli, del comune di Scheggino, Perugia).
Si continua per un piccolo tratto su strada sterrata e poi ancora su asfalto fino a passare accanto al piccolo cimitero di Le Cese, quota 575 m, dove si parcheggia. Pochi metri più avanti a destra arriva il sentiero segnato dal CAI-Cammino di Francesco proveniente dalla Forcella di Castel Monte; lo percorreremo al ritorno.
Lo stesso punto si può raggiungere, per chi proviene da Terni, percorrendo sempre la Strada Provinciale 209 fino a Ferentillo. Appena giunti all’inizio del paese, al primo incrocio, si va a sinistra, borgo di Matterella. Percorsi poche centinaia di metri, all'incrocio successivo, si prende a sinistra la Strada Provinciale 67 di Ancaiano; più avanti la strada entra nella provincia di Perugia e cambia numero diventando Strada Provinciale 468. Al primo bivio si prosegue dritti trascurando a destra la strada che porta a Nicciano e Loreno. Alla seconda biforcazione si tralascia la strada di sinistra per il Palazzo e al terzo incrocio andare a destra (alla data dell’escursione non c’era nessuna indicazione, all'ultima ricognizione c'è l'indicazione per Le Cese) e salire, sempre su asfalto, alla Forca di Cese, 838 m, che separa il Monte Fionchi che si ha ad Ovest dal Monte Solenne ad Est.
Dalla Forca si scende sempre su comoda strada per 3 Km, si attraversa il piccolo centro abitato di Le Cese, si passa accanto al sentiero che a sinistra sale alla Forcella di Castel Monte (Cammino di Francesco) e subito dopo si parcheggia a sinistra nel piccolo slargo accanto al cimitero, 575 m.
Descrizione:
La prima parte dell’escursione è su strada asfaltata con traffico praticamente assente; si inizia a salire in direzione Sud, si lascia subito a destra il sentiero CAI 3 che corrisponde anche al Cammino di Francesco e che percorreremo al ritorno e dopo poco meno di 1 Km si attraversa il paese di Le Cese, quota 609 m. Alla fine del paese si passa vicino alla bella chiesa-eremo dei Santissimi Filippo e Giacomo.
Al primo tornante, dopo circa 1, 4 Km dalla partenza, si è ad un bivio con una strada sterrata che porta al borgo di Costa, 651 m, si può andare a curiosare, c’è una bella visuale sul paese Le Cese (tra andata e ritorno 30 minuti - 1,2 Km).
Si continua a seguire la stretta strada asfaltata, si passa accanto ad un fontanile senza nome su IGM, quota 670 m (Fonte Cese-Costa), e dopo compiuti 4 tornanti si giunge sulla Forca di Cese, quota 838 m (1,30 ore dal parcheggio, compresa visita al borgo di Costa - ascesa 280 m - Km 4).
Dal valico si segue la sterrata in direzione Ovest (destra); a quota 865 m, presso un tornante che ruota a destra, a sinistra sotto una pineta, c’è una sorgente con fontanile non riportato su IGM (Fonte Forca Pineta Cese).
Ancora avanti e si arriva al termine della strada, quota 890 m, qui bisogna fare un po’ di attenzione per individuare il sentiero giusto che entra nel bosco, ci sono più tracce; si ruota a gomito verso sinistra, direzione Sud-Sud-Ovest, e si individuano degli omini di pietra nascosti dall’erba alta, ce ne sono 4 abbastanza grandi, il sentiero è segnato sulla cartina con il numero 19 ma sul campo i segni mancano, comunque una volta trovato diventa molto evidente anche se la vegetazione inizia a dare fastidio in qualche piccolo tratto.
Appena attraversato un fosso molto stretto, quota 960 m (dalla Forca 30 minuti - ascesa 120 m - 2 Km circa), occorre stare attenti alla biforcazione, c’è un omino di pietra; il sentiero di sinistra ha il fondo erboso ed è quello riportato sulla cartina, prende la direzione Sud, va in piano e dopo qualche centinaia di metri si perde perchè diviene poco visibile. Bisogna imboccare quello di destra, molto evidente, che sale a svolte sul pendio soprastante seguendo, ad una certa distanza, il fosso appena attraversato (la traccia non è riportata sulla cartina).
All’inizio la via prende la direzione Ovest e poi Sud, si allontana dalla valle e poi si riavvicina ruotando a destra verso Nord-Ovest. A quota 1135 m il sentiero riattraversa il fosso e sale ripido e stretto tra la bassa vegetazione fino ad immettersi su una sterrata che presa a destra ci porta, dopo pochi metri, presso una sorgente, quota 1180 m, (40 minuti dalla biforcazione - ascesa 175 m - 1 Km). Qui pochi giorni fa è stato costruito un fontanile (Fonte Persico). In questo luogo vive un interessante anfibio, l’Ululone dal ventre giallo o Ululone appenninico (Bombina variegata o Bombina pachypus) appartenente alla famiglia Bombinatoridae, se si fa una sosta fare attenzione a non disturbare questi animali, il fontanile è stato creato allo scopo di agevolare la permanenza di questo anfibio.
Dalla fonte (non riportata su IGM), senza nessun problema, si risale il pendio soprastante; all’inizio tra rada vegetazione poi su prati scoscesi fino sulla vetta del Monte Fionchi 1337 m. Qui c’è un palo di ferro e una tabella metallica, posta dal CAI di Spoleto, indicante il nome e la quota della vetta (3 ore - ascesa 750 m - Km 8). Pochi metri oltre la vetta c’è una strana spaccatura tra roccia e terreno nascosta dalla vegetazione. Ottima la visuale sul Massiccio del Coscerno, Monte Aspra e Monte Solenne.
In discesa si continua lungo la cresta in direzione Nord e si raggiunge la Croce dell’anticima Nord, quota 1312 m, ancora avanti e si studia il percorso da fare (naturalmente se la visibilità è buona), in pratica è facile perché non dobbiamo fare altro che seguire la lunga dorsale con leggeri saliscendi fino ad intercettare la strada asfaltata che da Spoleto sale al borgo di Patrico (carreggiata non visibile dalla Croce).
Si inizia a scendere verso Nord-Ovest seguendo una traccia che, a mezza costa, porta a destra su un’ampia sella erbosa, quota 1183 m, cartello escursionistico di ferro. Si risale dall’altra parte (direzione Nord) rimanendo il più possibile sul filo di cresta; dove è difficile passare causa roccette o fitta vegetazione si aggirano le difficoltà scendendo leggermente a sinistra, si trova sempre una traccia di sentiero che facilita il percorso.
Si arriva così in vista della cima di quota 1160 m (molto evidente) che prende il nome di Monte di Patrico, in realtà il Monte in oggetto è formato da due cime gemelle della stessa quota, anticima Sud e Nord; da qui si inizia a vedere la strada asfaltata da raggiungere. Saliti sulla Nord si scende dall’altra parte, si tocca la cima di quota 1148 m e ancora avanti quella di quota 1114 m. Si continua in direzione Nord fino a raggiungere l'asfalto, quota 1060 m, località Sbalzo della Carta, ci sono cartelli metallici escursionistici del CAI (1,15 ore dalla vetta - ascesa 100 m - 4 Km).
Si segue il sentiero a destra, direzione Sud-Est. In fondo, a sinistra, si nota la tipica elevazione di Castelmonte, un torrione circondato da una pineta.
Senza problemi si arriva alla Forcella di Castel Monte, 952 m, punto di intersezione di alcuni sentieri tra cui quello del Cammino di Francesco che dovremo seguire in direzione Sud (15 minuti - discesa 180 m - 1,5 Km).
Prima di proseguire verso Le Cese conviene salire sulla cima di Castelmonte per osservare il panorama da quel punto, quota 1039 m. Dalla Forcella si prosegue lungo la sterrata in direzione Est, si aggira la montagna in senso antiorario, si passa accanto ai ruderi del Casale di Castelmonte e percorsi circa 400 metri, a quota 975 m circa, si incontra il cartello del CAI che indica il sentiero, a sinistra, da prendere per raggiungere la vetta.
Si percorre la mulattiera che passa nella pineta, la traccia si restringe sempre di più, continuando ad aggirare la montagna si perviene in vetta (andata 20 minuti, ritorno 15 minuti - ascesa circa 100 metri - Km totali 1,8).
Ritornati alla Forcella di Castelmonte, quota 952 m, si scendere in direzione Sud su una traccia molto evidente, segnata da bandierine giallo-blu del Cammino di Francesco e da bandierine e frecce bianco-rosso del sentiero n 3 CAI Spoleto. Poco prima dell’antico insediamento di Sensati si transita accanto ad una chiesa purtroppo circondata da rovi, quota 827 m; più avanti si passa tra i ruderi del borgo abbandonato da più di 100 anni, quota 800 m.
Ancora avanti su un tratto di via percorso da un piccolo ruscello (attenzione, tratto scivoloso), si attraversa un profondo fosso dove il torrente che ci scorre forma delle cascate ed infine ci si immette sulla piccola strada asfaltata che collega Ceselli con i borghi di Pontuglia e Le Cese vicino al cimitero dove avevamo parcheggiato, l’anello è chiuso (1 ora - discesa 350 m - Km 4,3).
cartina
001 - cimitero di Le Cese, base di partenza dell’escursione
002 - a sinistra…il sentiero CAI 3 che corrisponde anche al Cammino di Francesco e che percorreremo al ritorno…
003 - casa parrocchiale della chiesa-eremo dei Santissimi Filippo e Giacomo
004 - chiesa-eremo dei Santissimi Filippo e Giacomo
005 - il borgo di Le Cese visto dal borgo di Costa (frazioni del comune di Spoleto)
006 - un fontanile senza nome su IGM
007 - sorgente con fontanile vicino ad una pineta, non riportato su IGM
008 - Forca di Cese, quota 838 m
009 - il sentiero molto evidente
010 - il Monte Solenne
011 - all’uscita dal bosco c’è una sorgente
012 - sorgente con un fontanile ridotto a rudere (escursione del 2 Settembre 2016)
013 - la stessa sorgente con lavori in corso (escursione del 28 Settembre 2016)
014 - il fontanile è stato ricostruito e l’acqua è ben captata
015 - In questo luogo vive un interessante anfibio, l’Ululone dal ventre giallo o Ululone appenninico
(Bombina variegata o Bombina pachypus) appartenente alla famiglia Bombinatoridae
016 - particolare dell’Ululone dal ventre giallo
017 - particolare del piccolo anfibio
018 - particolare del ventre del piccolo anfibio
019 - vetta del Monte Fionchi 1337 m, in fondo il massiccio del Coscerno e del Monte Aspra
020 - la spaccatura sulla vetta
021 - la Croce dell’anticima Nord, quota 1312 m
022 - in fondo la Valnerina
023 - il percorso di discesa, bisogna seguire la cresta
024 - una delle due vette gemelle di Monte di Patrico (vetta Sud)
025 - la sterrata che in discesa porta alla Forcella di Castel Monte, quota 952 m
026 - il boscoso Castelmonte
027 - ruderi del Casale di Castel Monte
028 - la freccia che indica il sentiero per Castelmonte
029 - la vetta di Castelmonte
030 - alcuni “pellegrini” sulla Forcella di Castel Monte; percorrono il Cammino di Francesco
031 - il sentiero che corrisponde ad un tratto del Cammino di Francesco che scende verso Le Cese.
In alto a destra la cima di Castelmonte
032 - nei pressi del borgo abbandonato di Sensati (comune di Spoleto)
033 - una antica chiesa invasa dalla vegetazione
034 - un ristretto canyon da attraversare
035 - attraversamento del canyon, una sorprendente ed inattesa cascata
036 - il canyon visto da lontano, in alto la cima di Castelmonte
037 - cartelli escursionistici vicino alla base di partenza (cimitero di Le Cese)