Percorsi vari

Monte La Brecciosa; da Pescosolido per il Valico delle Scalelle

Monte La Brecciosa

da Pescosolido per Colle Rotondo ed il Valico delle Scalelle

tempi di percorrenza:

tempo di salita 3,15 ore - ascesa 1250 m - Km 8

tempo di ritorno per la stessa via 2,30 ore - Km 8

(se si decide di visitare l’altopiano Campo di Grano e i Pozzi bisogna aggiungere in più 1 ora - ascesa 100 m - 3 Km)

traccia GPX

Nota:

Escursione fatta a Dicembre 2016

Ottimo panorama su Sora, sull’altopiano carsico ad Est del Monte Cornacchia e su gran parte dei monti del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio, Molise.

fare riferimento alla cartina:

CARTA TURISTICA DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO - Itinerari turistico-naturalistici - scala 1:50.000

Percorso segnato molto male, ci sono vecchi segni rossi (sbiaditi) e segni bianco-rosso che aiutano solo a fare confusione (soprattutto all’inizio dell’escursione) perchè posizionati di rado e messi nei punti meno strategici.

Percorso auto:

Da Sora (provincia di Frosinone) si percorre la Strada Provinciale n. 95 direzione Pescosolido (il paese si può raggiungere anche da Campoli Appennino).

All’ingresso dell’abitato si percorre Via Corso Umberto I; ad un bivio si va a destra in salita passando accanto alla chiesa di San Rocco e si continua a salire su Via Piacenza e poi Via Colle fino ad uscire a monte del paese.

Si trascura una larga strada asfaltata che curva a destra e si continua dritti per uno stradino sempre asfaltato; a sinistra c’è un sostegno di legno con una cartina dei sentieri del Parco che partono da Pescosolido (il Q8 e il Q9),

Si passa nei pressi di una vecchia cava di breccia, poi vicino ad un’edicola sacra (statua di Padre Pio) e si raggiunge un piccolo pianoro oltre il quale la via diventa sterrata; qui si parcheggia, quota 710 m, località le Fossate.  

Descrizione:

A piedi si raggiunge il punto preciso dove finisce l’asfalto; qui c’è un bivio.

Si va a sinistra (Nord-Ovest) su uno stradino molto ripido, breccioso ed in alcuni punti cementato.

Alla prima biforcazione si trascura lo stradino di sinistra, alla seconda ancora lo stradino di sinistra, alla terza si va a sinistra su una via sempre sconnessa ma con meno pendenza (quota 840 m circa).

Si giunge cosi ad una quarta biforcazione, trascurare la strada di sinistra e andare dritti; oltrepassato un cancello aperto con a fianco un cartello spezzato dove c’è scritto “vietato l’accesso - proprietà privata”  si arriva ad un secondo sbarramento, secondo cancello aperto, subito dopo si vede la quinta biforcazione.

Si continua dritti trascurando la strada di destra, infine si arriva su una radura pratosa dove, in fondo, c’è un grosso stazzo (Casale Baldassarre su IGM, quota 870 m); davanti al cancello d’ingresso di questo la carrozzabile termina.

Per proseguire ci sono due possibilità: la prima è attraversare lo stazzo; se c’è il pastore si chiede il permesso altrimenti si entra nel recinto (controllando che non ci siano i cani pastori o se ci sono che stiano buoni) e si esce da un altro cancello che si trova a monte.

Oppure si aggira lo stazzo dal lato sinistro seguendo il sentiero originale che ultimamente è stato liberato dalla fastidiosa vegetazione, bisogna aprire e richiudere un cancello rudimentale che si trova a sinistra del prato, non è visibile dalla sterrata ma per terra si notano tre massi, uno è segnato da un grosso punto rosso di vernice.

Si continua a salire nel bosco cercando di seguire la traccia principale e i segni rossi e bianco-rosso qui più presenti. Vi sono numerose piste create dalle capre e pecore che vi pascolano. Passata l’ampia sella Est dell’evidente Colle Rotondo il bosco si fa più rado e la mulattiera piega progressivamente a destra (Nord-Est) passando sulla sinistra orografica del fosso Gola Tesa che scende dalla Brecciosa.

A quota 1270 m si nota un piccolo rifugio costruito da poco tempo, con una deviazione si può andare a curiosare e poi continuare a salire seguendo tracce di sentiero fino ad intercettare il percorso principale

Più in alto, quota 1370 m, la via inizia a piegare a sinistra, Nord, traversa il fosso, località Selva d’Orso e riprende la direzione Nord-Ovest passando tra alberi isolati. Si sale lungamente a mezza costa con ottimi panorami sulla città di Sora e il Pizzo Deta. Superato un costone secondario si giunge sull’ampio valico delle Scalelle (1773 m - 2,30 ore).

Bello lo sguardo sull’inaspettato e vasto altopiano carsico Campo di Grano compreso tra il Monte Cornacchia, i Tre Confini, Balzo di Ciotto, la Brecciosa e il Macerone.

Dal valico si sale in direzione Est e poi Sud-Est senza via obbligata sull’ampia dorsale panoramica, superate le vette gemelle del Monte il Macerone, quota 1879 m, si giunge sulla vetta del Monte La Brecciosa, 1890 m, e poco più avanti si tocca la Croce di vetta 1885 m, 45 minuti dalle Scalelle (tempo complessivo di salita 3,15 ore - ascesa 1250 m - Km 8).

Al ritorno possiamo andare a curiosare sul bellissimo piano ondulato che abbiamo a Nord, Campo di Grano. Interessanti da vedere sono i Pozzi, quota 1714 m (riserve d’acqua per il bestiame che pascola in estate). Da La Brecciosa si segue per trecento metri la stessa via d’andata fino a prendere sulla destra un evidente sentiero  che scende in direzione Nord Nord-Ovest. Senza nessuna difficoltà si raggiunge la parte più pianeggiante dell’altopiano carsico, quota media 1720 m, dove ci sono i Pozzi (quota 1714 m) ed una bella immagina sacra, un Crocifisso.

Da questa edicola si segue, in direzione Sud-Ovest, un sentiero (in alcuni tratti è poco evidente ma non ci sono problemi d’orientamento) che riporta sul valico delle Scalelle (la deviazione è di 1 ora - ascesa 100 m - discesa 200 m - 3 Km).

Dal valico delle Scalelle all’auto ci vogliono 2 ore.

cartina 1-2

cartina 1-2 La Brecciosa

cartina 2-2

cartina 2-2 La Brecciosa

001 - …raggiunto il Casale Baldassarre per proseguire ci sono due possibilità: o si entra nello stazzo

attraversandolo oppure lo si aggira da sinistra come in foto

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002 - bisogna avere come riferimento dei massi tra cui uno segnato con un punto rosso

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003 - appena dopo il masso si va a destra

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004 - si apre e si richiude un rudimentale cancello formato da una grossa rete metallica che all’apparenza

sembra bloccata

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005 - sentiero liberato dalla fastidiosa vegetazione

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006 - si costeggia il Casale Baldassarre

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007 - si passa accanto al secondo cancello dello stazzo, quello a monte

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008 -  cumulo di pietre con una vecchia Croce

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009 - la montagna da raggiungere

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010 - uno sguardo sul Pizzo Deta

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011 - un rifugio costruito da poco tempo accanto al Fosso Gola Tesa

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012 - particolare del rifugio

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013 - il Fosso Gola Tesa

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014 - lunga diagonale a mezza costa per raggiungere il valico delle Scalelle

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015 - sul valico delle Scalelle, uno sguardo verso il Monte Cornacchia

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016 - dal valico delle Scalelle uno sguardo verso la Val Roveto, il Pizzo Deta e il Monte Viglio

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017 - l’ampia dorsale che porta sul Monte La Brecciosa, in fondo a sinistra il Monte Serrone

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018 - incontro inaspettato a circa 2000 metri di quota; un anziano cacciatore salito da Pescosolido (la caccia

è solo una scusa per poter fare lunghe passeggiate)

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019 - Monte La Brecciosa 1890 m, balcone su tutti i Monti del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise….in fondo

a destra le Mainarde

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020 - particolare dei Monti del Parco da La Brecciosa

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021 - la Croce di vetta de La Brecciosa, quota 1885 m

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022 - il cacciatore (vedi foto 018) mi ha indicato il punto esatto dove si trova il Pozzo della Neve

(appena possibile si va a curiosare…)

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023 - Altopiano Campo di Grano

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024 - una piccola pozzanghera ghiacciata (si trova lontana dalla località i Pozzi

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025 - il Rifugio Campo di Grano

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026 - i Pozzi

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027 - particolare di uno dei numerosi Pozzi

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028 - cavalli presso il laghetto ghiacciato dei Pozzi

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029 - edicola sacra presso i Pozzi

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030 - particolare della targa

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031 - particolare del Crocifisso

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