Percorso n. 004 - Acquaviva di Nerola-Ponticelli di Scandriglia-Poggio Moiano

La Via di Roma

La Via Francigena di San Francesco

Cammino di Francesco

Acquaviva di Nerola-Ponticelli di Scandriglia-Poggio Moiano

Tempo complessivo  ore 6 - ascesa 820 m - discesa 500 m - Km 19 - Traccia GPX

Itinerario:

Dal centro del paese di Acquaviva di Nerola, quota 216 m, arrivati all’incrocio principale si prende la Strada Provinciale 636 direzione Moricone; alla biforcazione successiva si va a sinistra sulla Strada Provinciale Via Fonte Calamaro. Si trascurano le strade di sinistra e destra, si passa accanto al bottino della Fonte Calamaro, quota 206 m, di solito nascosta da un fitto canneto e si arriva ad un incrocio dove bisogna girare a destra su strada sterrata.

Dopo una ripida salita si è ad una diramazione, sulla sinistra c’è una fontana con vasca, quota 225 m, si svolta a sinistra. Seguendo sempre la strada principale, passando tra terreni coltivati ad oliveto, si arriva ad un bivio dove si svolta ancora a sinistra. In ripida salita si costeggia a sinistra una recinzione e poi un casale e si arriva ad un'altra biforcazione dove si prende a sinistra.

Sempre avanti si trascura, subito, il primo bivio a destra e al secondo, andando dritti, si riprende la Strada Provinciale Fonte Calamaro (che proviene da sinistra), infine, passate alcune villette si intercetta la Strada Provinciale n 28a, Via Romana, presso il quadrivio di Fonte Capocroce, quota 300 metri circa (fin qui: 50 minuti - ascesa 150 m - discesa 60 m - Km 4).

Se seguiamo la Strada Provinciale a destra in circa 2 ore, tra andata e ritorno, possiamo andare a visitare il paese di Nerola e vedere da vicino il suo interessante castello visibile a grande distanza, chiamato Castello Orsini di Nerola (il castello attualmente è un hotel a 5 stelle).

Attraversata la Strada Provinciale si prosegue dritti in ripida discesa, seguendo sempre la strada più importante; si passa vicino ad un vecchio mulino un tempo utilizzato per la macina del grano, quota 210 m (ora è un rudere, ci sono ancora gli ingranaggi che venivano mossi dalla forza dell’acqua e che facevano girare le macine).

Più avanti, dopo aver guadato un torrente tramite un ponte che oltrepassa il Fosso di Corese, si giunge ad un bivio, si prende a destra seguendo una sterrata in salita. Bisogna fare un po’ di attenzione, alla data della mia ultima ricognizione (anno 2018) non c’era nessuna indicazione. Un tratto del sentiero è chiuso dalla vegetazione, ci si sposta di pochi metri a destra e si passa al lato di un terreno arato, poi si torna a sinistra riprendendo la mulattiera che termina presso la Via Salaria Vecchia a quota 230 m. Si prosegue su asfalto a destra, si passa davanti ad una trattoria con un piccolo fontanile (Osteria dei Sorci su IGM) e si arriva alla biforcazione dove si prende a sinistra entrando nel piccolo abitato di Poggio Corese lato Ovest.

Trascurando tutte le vie di destra e sinistra si continua sulla strada principale che si abbandona su una curva a gomito (che gira in senso orario) per andare dritti su una larga strada sterrata che passa tra grandi piantagioni di olivo. Ad una biforcazione si può continuare dritti, se si prende a sinistra si scende di pochi metri e si arriva vicino ad un grande fontanile senza nome su IGM, quota 280 m. Superata la sorgente si sale a destra fino ad immettersi sulla sterrata principale lasciata in precedenza. Più avanti si passa accanto ad un accumulo di rifiuti abusivi; vicino ci sono i resti di un tratto di un’antica strada, forse la Salaria, quota 305 m.

Giunti ad un incrocio, quota 330 m, si prende a destra Via Vallevara, al successivo incrocio con la Via Salaria Vecchia, quota 350 m, si prosegue dritti sempre su strada sterrata. Passando tra campi coltivati si trascurano le strade di sinistra e destra, si attraversa un fosso, si risale dall’altra parte e si arriva ad una biforcazione con una strada asfaltata a sinistra e una cementata a destra. Si prende a destra e si entra nella periferia Ovest di Ponticelli dove ci si immette sulla strada asfaltata Via San Martino.

Si scende a sinistra e al primo curvone in senso orario si prosegue dritti: di fronte ci sono due strade che convergono presso la curva, si prende la strada cementata di destra. Trascurando tutte le diramazioni di sinistra, si passa su un ponticello e si sale fino a costeggiare una torre del Castello Orsini e ad entrare nel centro storico di Ponticelli, in Piazza Madonna delle Grazie, quota 320 m (da Acquaviva di Nerola: 2,20 ore - ascesa 350 m - discesa 250 m - Km 8,2).

Visitato il centro del paese si prosegue in Via Rieti (direzione Nord-Est), alla biforcazione successiva si prende a destra Via XX Settembre. Passato il cimitero la via diviene sterrata; si trascurano le strade che arrivano da destra e sinistra e dopo 2 Km dal borgo di Ponticelli, quando la strada ha ruotato di novanta gradi verso destra (prendendo la direzione Sud-Est), si giunge ad una biforcazione dove bisogna andare a sinistra, quota 390 m.

La sterrata, passando tra bosco ed oliveti, aggira il versante Sud della Cima Pianelli rimanendo ad una quota quasi costante (in questa zona la maggior parte dei cartelli giallo-blu del Cammino di Francesco sono nascosti dalla vegetazione o sradicati). Trascurate le vie che scendono a destra si giunge a quota 430 m dove c’è una ennesima biforcazione. La via principale va a sinistra tra terreni coltivati ad oliveto, si prende invece la via poderale di destra che non ha il fondo bianco ma erboso, attraversata una piccola macchia di bosco si giunge presso alcuni casali che prendono il nome della località San Paolo Basso, quota 426 m.

All’ingresso della località alcuni casali si presentano in cattivo stato, all’inizio della prima cascina (un rudere) c’è un intreccio incredibile di sterrate. Come già accennato, bisogna fare attenzione perché in questa zona la maggior parte dei cartelli che indicano il Cammino sono nascosti dalla vegetazione o, peggio, divelti e nascosti.

Si segue la sterrata che costeggia il grosso casale ormai coperto dalla vegetazione mantenendolo a destra, sale tra una scarpata a destra occupata da macchie di bosco e terreno coltivato ad oliveto a sinistra. Dopo un doppio tornante per superare il declivio la via prosegue ancora tra coltivazioni di olivo, macchie di bosco e radure erbose fino alla sella tra il Colle Peloso a sinistra (Ovest) e la Cima della Colonnella a destra (Est), quota 538 m, qui c’è un incrocio, la via di destra porta nella località San Paolo Alto.

Si prosegue dritti in discesa su una larga sterrata che attraversa un bosco, dopo una curva a gomito verso sinistra si arriva ad un evidente incrocio, di fronte c’è un casale-fattoria in pessimo stato ma ancora in uso, quota 480 m. Qui il Cammino di Francesco si divide, in direzione Nord, continuando sulla strada principale, si prosegue verso l’Abbazia di Farfa, noi andiamo a destra in direzione Poggio Moiano (fin qui da Acquaviva di Nerola: 4,20 ore - ascesa 670 m - discesa 400 m - Km 14,2).

Si va in piano seguendo la sterrata che passa tra terreni erbosi, bosco, terreni coltivati ad oliveti e villette isolate; trascurando agli incroci tutte le strade che provengono da destra e da sinistra si giunge, dopo aver percorso 1, 5 Km dal casale-fattoria, ad una biforcazione dove si prende a sinistra, quota 478 m.

Stiamo attraversando la località “le Piana” (un esteso altopiano boscoso dove ci sono dei fabbricati rurali e delle ville), si prosegue dritti per circa 400 metri fino ad un incrocio a T, si va a destra. Sempre lungo la strada principale, trascurando ad un bivio una carrozzabile a sinistra che porta alle cave di Poggio Moiano (visibili dal paese), si arriva, dopo circa 700 metri, ad un’altra biforcazione a T dove si svolta a sinistra (tutti gli incroci sono segnalati da bandierine giallo-blu e da bandierine metalliche dello stesso colore).

Si prosegue dritti, ancora in piano, per altri 300 metri trascurando una sterrata a destra e poi, a quota 490 m, si inizia a scendere ripidamente lungo un sentiero cementato che ci porta ad attraversare, a quota 405 m, il Fosso della Mola su un caratteristico ponticello ad un’arcata (i segni giallo-blu del Cammino sono di conforto).

Si risale dall’altra parte lungo uno stradino che attraversa il borgo medievale di Poggio Moiano. Si passa accanto ad un antico fontanile, ad una fontana con vasche, e si prende Via Torrione entrando in Piazza Vittorio Emanuele dove sulla destra c’è la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e il palazzo municipale, quota 500 m (da Acquaviva di Nerola: 6 ore - ascesa 820 m - discesa 500 m - Km 19).

cartina 1-4

cartina 1-4

cartina 2-4

cartina 2-4

cartina 3-4

cartina 3-4

cartina 4-4

cartina 4-4

grafico Acquaviva di Nerola-Ponticelli di Scandriglia-Poggio Moiano

grafico altimetrico

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001 - uno scorcio di Acquaviva di Nerola

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002 - segnaletica del Cammino di Francesco

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003 - si passa tra oliveti su sentieri poderali

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004 - Nerola

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005 - il Castello di Nerola

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006 - tratti dove bisogna fare un po’ di attenzione per seguire la via giusta

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007 - buchi fatti dal picchio

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008 - un grande fontanile

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009 - il paese Ponticelli di Scandriglia

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010 - altro tratto dove bisogna fare un po’ di attenzione, comunque i segni del

Cammino di Francesco sono presenti

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011 - un viale alberato

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012 - ponte sul Fosso della Mole

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013 - ingresso a Poggio Moiano

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014 - la piazza di Poggio Moiano