Monte Sirente
salita dal versante Ovest (Ovindoli)
Introduzione:
ricognizione effettuata ad Agosto 2018. Il versante Ovest del Monte Sirente è caratterizzato da un numero infinito di facili dossi, doline, valli, radure erbose, sporgenze rocciose tipiche del terreno calcareo; il bosco non supera i 1600 metri di quota. Nel “labirinto” sopra descritto in caso di nebbia, se non si hanno i mezzi di navigazione adatti, è facilissimo perdersi.
L’itinerario non è breve come si potrebbe pensare, dato che parte da una quota abbastanza alta (1350 m); i tempi sono simili a quelli degli altri versanti. Il sentiero è segnato solo sulla mappa * vedi nota, sul campo, soprattutto dai 1900 metri in su, non è evidente. In basso ogni tanto si incontrano dei segni bianco-rosso molto sbiaditi, poi degli omini di pietra ed infine nulla. (* nota - da una ricognizione fatta il 2 ottobre 2022 dalla signora Graziana Diomei del Cai sezione di Terni il sentiero risulta segnato da bandierine di vernice bianco-rossi. I segnavia sono molto evidenti soprattutto dalla Fonte Coperno (asciutta), dove si lascia la sterrata per percorrere il costone cosparso da rocce ed erba fin sulla cima del Monte Sirente. Anche in caso di nebbia se si ha l'accortezza di seguirli sono un valido aiuto)
tempo totale del giro: 7,30 ore - ascesa 1000 m - Km 24 - Traccia GPX
tempo di salita: 4 ore - ascesa 1000 - Km 12,7
tempo di discesa: 3,30 ore - Km 11,5
altre escursioni:
Monte San Nicola-Monte di Canale (da Gagliano Aterno - località Madonna del Carmine)
Monte Sirente dallo Chalet del Sirente per la Valle Lupara
Fare riferimento alle seguenti cartine:
“Velino - Sirente, scala 1:25000, Fronte Retro, Edizioni il Lupo”.
“I SENTIERI MONTANI DELLA PROVINCIA DELL’AQUILA, 1 GRUPPO VELINO - SIRENTE, scala 1:25000, S.E.L.C.A. Firenze”.
Percorso auto:
Dall’autostrada A25 Torano-Avezzano-Chieti-Pescara si esce al casello di Celano e si segue la Strada Statale 696 direzione Altopiano delle Rocche-Ovindoli . Attraversato tutto il paese, direzione Rocca di Mezzo, alla rotatoria appena usciti dal borgo si prende la prima a destra, Via della Fonte. Al successivo bivio andare a sinistra in Via Arano. Dalla città dell’Aquila si segue la Strada Statale 5bis direzione Altopiano delle Rocche.
Nota: ad Agosto di solito la Via Arano, dal maneggio “la Marsica” in poi è vietata al transito, conviene parcheggiare 500 metri prima del divieto nella località “la Pinetina” , c’è, a destra, un fontanile e uno spiazzo, quota 1350 m.
Descrizione:
A piedi si segue la strada asfaltata lasciando a sinistra l’ingresso del maneggio, si prosegue fino all’inizio della zona pedonabile e ciclabile “anello di Valle d’Arano”, qui finisce l’asfalto e c’è una biforcazione (15 minuti - Km 1,5). Si prende la sterrata di sinistra e dopo aver attraversato, su un ponte, il fondo della Valle d’Arano si trascura a sinistra un sentiero che porta ad una palestra di arrampicata. Percorso un chilometro si è ad un’altra biforcazione, si continua a sinistra, la strada di destra compie l’anello della Valle d’Arano. Superata una sbarra si sale a mezza costa; a quota 1405 m si lascia a sinistra il sentiero segnato che risale il Vallone dei Puzzilli e si continua dritti senza nessun problema fino al Valico del Prato del Popolo, quota 1600 m, che separa il Monte della Revecena a Nord dal Monte Etra a Sud (dall’auto: 1,30 ore - ascesa 250 m - Km 6).
Si continua a seguire la sterrata adatta solo alle jeep, direzione Nord. Dopo un’ascesa di circa 100 metri, quota 1710 m, la carreggiata si divide. Si piega decisamente a destra, Est, e si inizia ad attraversare a mezza costa il versante Sud-Ovest del Monte Sirente fino a scorgere in basso a destra i resti del rifugio del Monte Coppone e alcune vasche metalliche sparse lungo il pendio erboso e roccioso. Più avanti ci si imbatte con la vasca metallica della Fonte Caperno, quota 1848 m, purtroppo priva d’acqua (dalla partenza: 2,30 ore - ascesa 500 m - Km 10,2).
Dalla fonte, in direzione Nord-Est, si seguono alcuni segni sbiaditi bianco-rosso che ci portano accanto al rudimentale bottino che alimentava il fontanile (acqua piena di insetti); più in alto gli omini di pietra prendono il posto dei segni di vernice, poi si segue una traccia di sentiero ed infine si sale a vista sul costone cosparso di rocce ed erba. Si zigzaga cercando di trovare la via migliore, l’ambiente è lunare, a volte conviene risalire piccoli canaloni ricoperti da prati d’erba verde, infine si intercetta a quota 2320 m circa il sentiero segnato proveniente dalla Valle Lupara, seguendo questo a sinistra si giunge sulla vetta 2348 m (da Ovindoli: 4 ore - ascesa 1000 m - Km 12,7).
In discesa si può seguire la via di salita oppure, dalla vetta, si continua lungo la cresta in direzione Nord per poi piegare progressivamente a sinistra (Ovest), avendo come riferimento, giù in fondo, il Monte della Revecena e a sinistra il Monte Etra; non c’è nessun segno e nessuna traccia di sentiero, la via ce la “inventiamo” a mano a mano che scendiamo. Quindi passando tra sassi, rocce, vallette e radure erbose si riprende la strada sterrata nei pressi della biforcazione di quota 1710 m, si scende fino al Valico del Prato del Popolo e con lo stesso percorso fatto la mattina si ritorna all’auto (3,30 ore - Km 11,5)
cartina 1-2
cartina 2-2
grafico altimetrico
001 - fontanile della località la Pinetina, quota 1350 m (Ovindoli-L’Aquila)
002 - l’Altopiano delle Rocche
003 - il ponte che attraversa il fondo della Valle d’Arano
004 - …sentiero segnato che risale il Vallone dei Puzzilli…
005 - la Valle d’Arano
006 - le Gole di Celano
007 - dal Valico del Prato del Popolo vista della Magnola
008 - la punta del Monte Savina in primo piano e dietro il Monte Etra
009 - salendo verso il Monte Sirente, vista del Monte Savina-Etra
010 - in fondo il Monte Sirente
011 - ambiente caratterizzato da un numero “infinito” di facili dossi, doline, valli, radure erbose,
sporgenze rocciose tipiche del terreno calcareo
012 - la Fonte Caperno (secca)
013 - la Fonte Caperno, in fondo il Monte Savina-Etra ed il Monte Tino
014 - rudimentale bottino
015 - Prati Cusano ai piedi del Monte Savina-Etra
016 - si sale a “vista” sul costone cosparso di rocce ed erba
017 - quando si può si risalgono canalini erbosi
018 - una dolina
019 - di fronte il Peschio Fracido 2305 m
020 - una targa lungo il sentiero proveniente dalla Valle Lupara
021 - Croce di vetta del Monte Sirente 2348 m
022 - il segnale trigonometrico sulla vetta del Monte Sirente
023 - una targa sulla vetta del Monte Sirente fatta di ottimo materiale resistente alle intemperie
024 - la discesa verso Ovindoli
025 - in discesa, come in salita, passando tra sassi, rocce, radure erbose, canalini erbosi
026 - uno sguardo indietro al “labirinto” percorso in discesa
027 - ancora c’è da scendere
028 - canalini incassati
029 - canalini erbosi e rocciosi
030 - nei pressi dello stazzo ad Est del Monte della Revecena
031 - il Monte Sabina-Etra
032 - la strada gira a destra, direzione Ovindoli, prima del Monte Savina che abbiamo in primo
piano; la punta dietro è il Monte Etra