Monte Rozza
Introduzione:
Stupenda escursione (effettuata il 29 Marzo 2012), si percorre tutta la cresta che delimita i salti di roccia della Valle di Teve (sinistra, senso orografico), possibilità di avvistare i Grifoni e le Aquile che nidificano sulle scoscese e inaccessibili pareti. Di fronte si ha la vista dei dirupi che precipitano dal Murolungo e dallo Iaccio dei Montoni.
Nota:
Fare riferimento alla cartina: “I SENTIERI MONTANI DELLA PROVINCIA DELL’AQUILA, 1 GRUPPO VELINO-SIRENTE, scala 1:25000, Club Alpino Italiano, Sezioni Avezzano - L’Aquila, S.E.L.C.A. Firenze” oppure “Velino – Sirente, 1:25000, Fronte Retro, Edizioni il Lupo”
Percorso auto:
Per chi proviene da Roma, dalla Strada dei Parchi, autostrada A24 Roma-L’Aquila-Teramo, giunto allo svincolo di Torano deve prendere la A25 per Avezzano-Chieti-Pescara e uscire al casello di Magliano dei Marsi. Dal paese seguire le indicazioni per Rosciolo, superate le prime case della frazione, prima di entrare nel borgo vecchio, sulla destra c’è lo stradino asfaltato da prendere, cartelli indicatori per la chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta. Duecento metri prima della chiesa (visibile all’ultimo momento perché coperta da alberi) si incrocia una grossa sterrata a destra, si parcheggia all’imbocco di questa su un largo spiazzo pietroso, quota 1015 m (cartelli escursionistici)
Descrizione:
A piedi si segue la sterrata che in 30 minuti conduce sul Passo le Forche 1221 m, da qui si inizia a salire in direzione Nord-Est passando su prato tra ginepri nani e rado bosco fino ad intercettare un’evidente traccia che risale a mezza costa, in direzione Nord Nord-Ovest, la dorsale occidentale del Monte Rozza (località Saravastrello su IGM). A quota 1550 m si giunge sul bordo degli impressionanti salti di roccia che delimitano la Valle di Teve, 50 minuti dal valico.
Si continua lungo la cresta senza possibilità d’errore, man mano che si guadagna quota si ha sempre miglior visuale su Capo di Teve, sul Murolungo, il Morrone e il Costone. Alcuni tratti sono ripidi, altri meno ma il percorso rimane sempre interessante e la fatica non si fa sentire, la cima, sempre più vicina, pare una vetta dolomitica. Dopo circa 1,25 ore di cresta si arriva presso il grosso omino di pietre del Monte Rozza 2064 m. (tempo complessivo di salita 2,45 ore).
Si continua lungo la cresta per altri 30 minuti e si giunge presso la Capanna di Sevice 2119 m (il rifugio è dotato di un piccolo stanzino sempre aperto con due brande a castello senza materassi). Grande spettacolo nevoso sull’anfiteatro racchiuso dal Monte di Sevice. Dopo una meritata sosta si scende per la via normale n. 3 segnata dal GEV (Gruppo Escursionisti del Velino) raggiungendo in pochi minuti la Fontana di Sevice 1965 m (15 minuti); da qui per tornare all’auto ci sono due possibilità: la prima è seguire un evidente sentiero che in direzione Ovest. a mezza costa, senza perdere quota, si riallaccia a quota 1990 m circa alla via seguita in salita impiegando circa 2 ore fino alla base di partenza.
La seconda, quella seguita da me, è continuare lungo il sentiero n. 3 che dalla fonte scende ripidamente a serpentina fino ad attraversare il Vallone di Sevice, poi ci si mantiene lungamente a sinistra del vallone stesso (qui, essendo un’esposizione favorevole alla neve, si potrebbe incontrare qualche tratto della via ancora innevato, conviene portare nello zaino una piccozza).
Al bivio di quota 1380 m si trascura la mulattiera che a destra attraversa il Vallone di Sevice e punta al Passo le Forche e si continua a scendere con strette serpentine sulla via (non più segnata ma evidente) che resta sempre sul lato sinistro del fosso fino a giungere ai Piè di Sevice (cosi scritto sulla cartina), quota 1130 m circa, qui il viottolo traversa il letto del vallone, ormai poco marcato, e si ricongiunge alla sterrata percorsa la mattina a 100 metri dall’auto. Tempo di discesa dalla Fonte 1,20 ore.
001 - Monte Rozza 2064 m visto da Santa Maria in Valle Porclaneta
002 - indicazioni per il Passo le Forche, bisogna percorrere una sconnessa sterrata per 1,5 Km
003 - sul Passo le Forche 1221 m, indicazione del sentiero n. 3, via normale da Ovest per il Monte Velino
004 - salendo la dorsale occidentale del Monte Rozza
005 - uno sguardo in dietro sul Passo le Forche 1221 m, da pochi minuti superato
006 - l’evidente traccia che risale, a mezza costa, in direzione Nord Nord-Ovest, la dorsale occidentale del
Monte Rozza (località Saravastrello su IGM)
007 - la cresta Ovest del Monte Rozza e a destra il Vallone di Teve
008 - le scoscesi e inaccessibili pareti dello Iaccio dei Montoni e del Murolungo
009 - il Vallone di Teve e il Costone
010 - un crollo di una piccola parte di parete nel Vallone di Teve
011 - la cima dentellata del Monte Rozza
012 - salendo sul Monte Rozza dalla cresta Ovest
013 - giù in fondo il Passo delle Forche
014 - Cimale di Macchia Triste e il Male Passo
015 - sulla vetta del Monte Rozza 2064 m
016 - sulla vetta del Monte Rozza 2064 m, dietro si nota il Monte di Sevice e il Monte Velino
017 - dopo il Monte Rozza si continua lungo la cresta superando l’elevazione di quota 2072 m e 2146 m
018 - dal Monte Rozza uno sguardo sui Monti della Duchessa
019 - dal Monte Rozza uno sguardo sul Vallone di Teve
020 - in vista del Rifugio Capanna di Sevice 2119 m
021 - il Rifugio Capanna di Sevice e il Monte di Sevice
022 - presso il Rifugio Capanna di Sevice 2119 m
023 - Luana e Teresa presso il Rifugio Capanna di Sevice 2119 m
024 - Rifugio Capanna di Sevice, la targa sopra il portone d’ingresso, particolare
025 - neve ancora candida, di solito le perturbazioni primaverili portano sabbia del deserto,
quest’anno….non piove
026 - si torna indietro seguendo il sentiero segnato n. 3
027 - caratteristica segnaletica
028 - in discesa verso la Fontana di Sevice 1965 m
029 - la Fontana di Sevice 1965 m
030 - targa presso la Fontana di Sevice
031 - le vasche metalliche e molto resistenti della Fontana di Sevice
032 - l’acqua non manca mai
033 - il ritorno si fa scendendo lungo il Vallone di Sevice…
034 - …seguendo un sentiero molto evidente (un tempo segnato), che si ricongiunge alla sterrata percorsa
la mattina a 100 metri dall’auto.
035 - il punto di ricongiungimento del sentiero d’andata (punti rosso-giallo) con quello del ritorno
(rosso-bianco)