Monte Pescofalcone-Cima dei Tre Portoni-
Cima Pomilio-Monte Sant’Angelo-Monte Rotondo
dalla Rava del Ferro
Introduzione:
Tempo complessivo della gita 9 ore - ascesa 1650 m - Km 15 - Traccia GPX
altri percorsi:
Monte Rapina-Monte Pescofalcone dal Guado San Antonio
Fare riferimento alla cartina:
PARCO NAZIONALE della MAJELLA - Carta Escursionistica - scala 1:25.000 - EDIZIONE 2016
Percorso auto:
Dall’Autostrada A24 Roma-L’Aquila-Teramo e poi A25 per Pescara (Strada dei Parchi) si esce al casello Pratola Peligna-Sulmona. Si imbocca la SS 17 che aggira i due paesi tenendoli a destra. Ad un incrocio si gira a sinistra per i paesi di Pacentro-Cansano-Campo di Giove.
Al successivo bivio si seguono le indicazioni per Pacentro, si attraversa il paese e si prosegue a tornanti lungo la larga strada asfaltata (fino a poco tempo fa la strada che porta al Passo San Leonardo da questa località è rimasta chiusa al traffico per molti anni a causa di una frana). Al bivio con la Strada Provinciale N 54 si svolta a sinistra direzione Passo San Leonardo-Roccacaramanico.
Giunti al valico si continua in auto in discesa per circa 3,7 Km fino all’incrocio, sulla destra, con la strada per la Rava del Ferro (quota 1130 m circa), ci sono indicazioni. Si sale a svolte su una via un tempo asfaltata; ora alcuni tratti sono dissestati con buche, altri sono ritornati sterrati. Comunque, con un po’ di attenzione, anche con i mezzi normali, si riesce ad arrivare fino alla fine della carrozzabile, quota 1510 m..
Conviene parcheggiare nel bosco 200 metri prima che la strada termina.
Descrizione:
Si segue il sentiero B5 che sale a svolte nel bosco in direzione Est. Usciti presto dalla macchia si traversa in direzione Nord-Est e si entra nel canale roccioso chiamato Rava del Ferro.
Senza possibilità d’errore si risale la Rava che prende la direzione Est cercando di evitare le ghiaie mobili, nella progressione siamo aiutati da segni di vernice bianco-rosso e da omini di pietra. La salita è ripida e faticosa, altrettanto impegnativa sarà la discesa.
L’ambiente è imponente, siamo circondati da magnifici balzi di roccia verticali che incutono timore; qua e là, sui massi inaccessibili ai lupi, riposano i camosci.
C’è il pericolo che qualche roccia precipiti dall’alto rimbalzando più volte in maniera anomala portando con se altre pietre, bisogna fare la massima attenzione.
Più in alto la valle si fa meno impervia allargandosi e il sentiero segnato piega decisamente a Sud in direzione del Monte Amaro, quota 2470 m. Lo si lascia e si prosegue in direzione Est tra massi, breccia e poi su terreno più compatto fino a raggiungere la sella di quota 2575 m tra il Monte Pescofalcone a sinistra (Nord) e la Cima dei Tre Portoni a Sud (3,45 ore - ascesa 1050 m - Km 3,7).
Facilmente, seguendo l’ampia cresta (direzione Nord), che a destra precipita nella Rava del Diavolo, si guadagna la vetta del Pescofalcone, 2657 m (15 minuti - ascesa 100 m - Km 0,5). Senza problemi si ritorna alla sella e si sale dall’altra parte sulla Cima dei Tre Portoni, 2673 m (20 minuti - ascesa 100 m - Km 1,3).
Dalla Cima dei Tre Portoni, seguendo il sentiero segnato, direzione Est, si scende fino a toccare la massima depressione del Terzo Portone (2550 m) e quella del Secondo Portone (2566 m) per poi risalire fino alla Cima Pomilio 2656 m (40 minuti - ascesa 120 m - Km 1,7).
Si prosegue in direzione Sud verso la cima rocciosa di Monte Sant’Angelo che si raggiunge aggirando la vetta sulla destra fino a trovare un facile ed evidente canalino che ci porta sul punto più alto, 2669 m, dove da qualche anno è stata piantata una bella Croce d’acciaio (20 minuti - ascesa 50 m - Km 1).
Dopo aver percorso a ritroso un piccolo tratto fatto all’andata si piega a mezza costa in direzione Nord-Ovest puntando direttamente alla sella del Secondo Portone (2566 m) da dove, sempre nella stessa direzione, si risale dall’altra parte sul Monte Rotondo, 2658 m, passando su una cresta piena di grandi sassi (40 minuti - ascesa 100m - Km 1,8).
In discesa dal Monte Rotondo si percorre la cresta Sud e poi Ovest raggiungendo, con un po’ di difficoltà (bisogna districarsi tra grossi massi e breccia) il sentiero percorso all’andata che ci porta alla base di partenza (3 ore - ascesa 100 m - Km 5)
cartina
grafico altimetrico
001 - …Giunti al valico (Passo San Leonardo) si continua in auto in discesa per circa 3,7 Km fino all’incrocio, sulla destra, con la strada per la
Rava del Ferro (quota 1130 m circa)…
002 - … ci sono indicazioni…per la Rava del Ferro
003 - verso l’ingresso della Rava del Ferro
004 - la strettoia iniziale, si nota il fiume di breccia
004a - montagna visionaria "l'uomo dormiente"
005 - si sale tra breccia e sassi
006 - uno sguardo all’indietro
007 - la salita è sempre ripida
008 - quando è possibile si cerca di evitare la breccia mobile
009 - l’ambiente è molto selvaggio
010 - enormi accumuli di sassi
011 - la salita per alcuni tratti è facilitata dai gradini naturali sull’erba
012 - un pietraio; scomodo in salita e non scorrevole in discesa
013 - ancora uno sguardo all’indietro, resiste ancora qualche lingua di neve
014 - …C’è il pericolo che qualche roccia precipiti dall’alto rimbalzando più volte in maniera anomala…
015 - …L’ambiente è imponente, siamo circondati da magnifici balzi di roccia verticali…
016 - camosci
017 - camoscio nella Rava del Ferro
018 - camoscio, particolare
019 - il brecciaio…infinito
020 - pareti verticali di roccia che chiudono la Rava a destra
021 - pareti verticali che chiudono la Rava a sinistra
022 - il brecciaio sempre ripido
023 - un bel salto di roccia
024 - salendo lungo la Rava del Ferro
025 - il brecciaio sempre in continuo movimento
026 - alcuni pini mughi cercano di fermare il brecciaio
027 - uno sguardo al percorso appena fatto
028 - …più in alto la valle si fa meno impervia
029 - residui di nevai che al ritorno permettono una comoda discesa
030 - ultimo strappo prima di raggiungere la sella che segna la fine della Rava
031 - salendo verso il Monte Pescofalcone
032 - Monte Pescofalcone
033 - particolare della targa sul Monte Pescofalcone
034 - dalla Cima dei Tre Portoni vista del Monte Amaro
035 - Cima Pomilio e Monte Sant’Angelo
036 - dalla Cima Pomilio vista di Monte Sant’Angelo
037 - Monte Sant’Angelo
038 - il canalino che porta in vetta
039 - la Croce di vetta di Monte Sant’Angelo
040 - la cresta pietrosa del Monte Rotondo