Pizzo di Sevo
Monte Le Vene-Monte dei Morti-Pizzitello
da Macchie Piane (San Angelo, Amatrice)
giro ad anello
Giro ad anello per le Sette Fonti ed il Fosso San Lorenzo, Ritorno per il Vado di Annibale.
Escursione effettuata a Luglio 2019
tempo complessivo del giro: 8 ore - ascesa 1300 m - Km 18 - Traccia GPX
altre escursioni:
Pizzo di Sevo-Cima Lepri-Pizzo di Moscio: da Macchie Piane
Percorso auto:
Da Roma o Ascoli Piceno si percorre la S.S. Salaria n° 4 fino al bivio per Amatrice, si devia per il paese e prima di entrare nell’abitato, ad un incrocio, si gira a sinistra per le frazioni di Sommati e San Angelo.
Superato Sommati, dopo circa un chilometro ad un altro bivio si va a destra, al termine del rettilineo se si gira a destra si entra nel paese di San Angelo dove è ben visibile il caratteristico campanile della chiesa (vedi Nota), si gira invece a sinistra continuando a salire lungamente su uno stretto stradino asfaltato (attenzione a qualche buca) fino a giungere sul Pianoro di Macchie Piane 1550 m dove si parcheggia.
Un’altra possibilità per arrivare alla base di partenza per chi percorre la Strada Salaria da Rieti è di oltrepassare il bivio per Amatrice e prendere il successivo per la frazione Saletta e continuare per le frazioni di Casale-Cossito-Rio-San Angelo; chi proviene da Ascoli Piceno il primo bivio che trova è quello per Saletta.
Nota:
Attualmente, Luglio 2019, il campanile sopra citato, Amatrice e tutte le frazioni che si incontrano sono distrutte dal terremoto dell’Agosto 2016.
Descrizione:
A piedi si torna indietro, per la strada appena percorsa in auto, fino al bivio segnalato da un cartello escursionistico dove c’è scritto “ Bivio per Sette Fonti, 1427 m” (fin qui ci si impiega: 20 minuti - discesa 150 m - Km 1,7).
Si segue un’ampia sterrata, si passa vicino ad un camper abbandonato, si attraversa il Fosso delle Macchie (piccola cascata) e si giunge, senza nessun problema, presso la località Sette Fonti, quota 1530 m, dove c’è un grande bottino e abbondante acqua (dalla partenza: 45 minuti - ascesa 100 m - Km 3).
Da questo punto la sterrata inizia ad essere impraticabile anche ai mezzi 4x4, si oltrepassa il Colle Lepri, si entra e si esce dal bosco, si attraversa il Fosso Caciari e si costeggia il bosco chiamato Macchie di San Egidio tenendolo a sinistra. Nella radura a destra c’è uno stazzo ancora utilizzato, quota 1680 m, sulla sinistra, nella macchia, c’è una rudimentale capanna dove il pastore alloggia.
Si prosegue dritti, la sterrata non c’è più, si segue un sentiero che rientra nel bosco e giunge vicino al Fosso San Lorenzo, in una zona dove la macchia è martoriata dalle intemperie, bufere e valanghe, quota 1730 m. Attraversare il fosso in questo luogo è molto complicato, conviene risalire la Costa San Lorenzo che rimane parallela alla valle.
All’inizio si sale tra prato scosceso ed alberi abbattuti, i segni Rosso-Bianco, in questa zona, sono rari e rimangono nascosti dalla vegetazione, si sale con un po’ di intuito e logica. Guardando dall’altro lato del fosso si nota la traccia che dovremo percorrere, questa sale a mezza costa su un prato scosceso e con erba alta, ci sono più tracce parallele perché la via è sfruttata anche dal gregge dello stazzo che abbiamo superato da poco. Continuando a seguire la Costa Stazzo di San Lorenzo questa ci porterebbe direttamente sul Pizzo di Sevo.
Passati vicino ad un antico stazzo (forse è lo Stazzo di San Lorenzo), muri di pietra sotto una roccia con attorno erba tipica degli stazzi abbandonati, quota 1820 m, si sale ancora di una ventina di metri e a quota 1840 m si va a sinistra cercando la via migliore per attraversare il Fosso di San Lorenzo.
Si inizia a rivedere qualche segno bianco-rosso, si prosegue su tracce di sentiero nascoste dall’erba alta, si costeggia ancora il bosco di Macchie San Egidio che rimane a sinistra. Oltrepassata la Costa Solagna si attraversa un altro fosso e lo si segue in salita rimanendo sul versante destro senso orografico.
A quota 1940 m si incontra, tra l’erba alta, un monumento recintato realizzato con una Croce ed una colomba. Ancora avanti fino a quota 1990 m dove si fa una deviazione a sinistra per raggiungere la cima di Monte Le Vene, quota 2020 m (da Macchie Piane: 2,30 ore - ascesa 600 m - Km 6,8).
Da Monte Le Vene si segue un antico e visibile tratturo in direzione Sud-Est che ci porta sulla cresta tra la Macera della Morte ed il Pizzitello, quota 2180 m. Da qui, cercandosi la via migliore, tra roccette e prato ripido, si scende nel versante Teramano fino a raggiungere la cima dei Monti dei Morti, quota 1980 m (dal Monte Le Vene: 1,10 ore - ascesa 200 m - Km 2,4).
Si ritorna indietro seguendo la via di discesa fino a quota 2180 m dove si piega a sinistra, Sud, e senza problemi si sale sul Pizzitello, quota 2221 m (dal Monte dei Morti: 1 ora - ascesa 200 m - Km 1,4). Dal Pizzitello si prosegue sempre nella stessa direzione, prima in discesa e poi in salita, fino alla Croce di vetta del Pizzo di Sevo, quota 2419 m (1ora ascesa 250 m - Km 1,8).
Dal Pizzo di Sevo si scende in direzione Sud-Est seguendo pali di ferro conficcati nel terreno fino a raggiungere l’evidente Vado di Annibale, quota 2119 m. Dal passo si segue, in direzione Sud-Ovest, il sentiero chiamato Tracciolino di Annibale che aggira tutto il versante Sud del Pizzo di Sevo. Si tocca una sorgente a quota 2000 m, si piega progressivamente verso Nord-Ovest e si scende a Macchie Piane dove il giro si conclude (dal Pizzo di Sevo: 2,20 ore - Km 5,5)
cartina
001 - cartello escursionistico a Macchie Piane (Amatrice)
002 - cartello escursionistico lungo la strada che da San Angelo (Amatrice) porta a Macchie
Piane
003 - un camper abbandonato
004 - Fosso delle Macchie, piccola cascata
005 - località Sette Fonti, grande bottino
006 - l’abbondante acqua di Sette Fonti
007 - lo stazzo a quota 1680 a monte del bosco Macchie di San Egidio, un cane pastore pronto
a pranzare mangiandosi una pecora
008 - il cane pastore controlla che durante il pranzo nessuno lo disturbi
009 - il cane che sta “pranzando” viene disturbato da un “amico” che vuol prendere il suo posto
010 - nei pressi del Fosso di San Lorenzo in una zona martoriata da bufere e valanghe
011 - la Costa Stazzo di San Lorenzo che ci porta direttamente sul Pizzo di Sevo
012 - lo Stazzo di San Lorenzo
013 - il Fosso di San Lorenzo
014 - in questo punto l’attraversamento del fosso è facile
015 - il Fosso di San Lorenzo visto dalla riva destra senso orografico
016 - tracce di sentiero nascoste dall’erba alta
017 - uno sguardo indietro sul Fosso di San Lorenzo e sulla Costa Stazzo di San Lorenzo
018 - quota 1940 m, un monumento recintato realizzato con una Croce ed una colomba
019 - Monte Le Vene ed il gregge partito dallo stazzo a monte del bosco Macchie di San Egidio
020 - alcuni cani che si sono allontanati dal gregge
021 - …circondato…
022 - da Monte Le Vene, 2020 m, vista dei Sibillini
023 - uno sguardo verso Monte Le Vene e i Sibillini
024 - un tratturo
025 - vista del Monte dei Morti, la nostra meta
026 - discesa verso il Monte dei Morti
027 - dal Monte dei Morti, 1980 m, vista della via di discesa
028 - il Pizzitello 2221 m
029 - in vista del Pizzo di Sevo
030 - la Croce del Pizzo di Sevo, 2419 m
031 - alcune targhe poste sulla Croce del Pizzo di Sevo
032 - alcune targhe poste sulla Croce del Pizzo di Sevo
033 - alcune targhe poste sulla Croce del Pizzo di Sevo
034 - il Vado di Annibale con il cartello escursionistico perennemente atterrato
035 - in vista di Macchie Piane