Cima il Carabiniere (2377 m) e Cima Falasca (2300 m)
dalla diga di Provvidenza per la Valle del Chiarino
Introduzione:
La passeggiata è una delle più lunghe e faticose dell’Appennino se si parte dalla diga di Provvidenza, fatta nel periodo Maggio-Giugno, quando la neve caduta in inverno si scioglie, diventa anche una delle più gratificanti.
Nella prima parte ci accompagna il rumore assordante del torrente che scende impetuoso nel Fosso Chiarino, poi il frastuono d’incanto finisce e si esce fuori dal bosco in una grande radura dove c’è la possibilità di fare incontri con animali selvatici. Più in alto si entra nel vasto anfiteatro della Valle del Chiarino (Solagne su IGM) dove sembra di stare sui Monti della Laga, l’acqua non manca, scorre in tutti i fossi grazie allo scioglimento delle nevi.
Più si guadagna quota e più il panorama si fa ampio sia sui monti circostanti (San Franco, Ienca, Pizzo di Camarda, Cima delle Malecoste, Pizzo Cefalone, Pizzo d’Intermesoli, Corvo) che sul Lago di Campotosto e sulla Laga. Si sale senza il pensiero di dover affrontare cani pastori che, di solito, si trovano dallo Stazzo di Solagne in poi e in tal caso si è “costretti” a fare lunghi aggiramenti per passare il più lontano possibile dalle greggi che pascolano lungo i pendii. La transumanza dalle pianure ai monti non è ancora iniziata, ma mancano pochi giorni.
Tempo di salita: 5 ore - ascesa 1400 m - Km 12,5 - Traccia GPX
Tempo di discesa: 3,30 ore - Km 11
altre escursioni:
Monte Corvo dalla Valle del Chiarino
Percorso auto:
Dalla Strada dei Parchi (autostrada A24 Roma-L’Aquila) si esce al casello L’Aquila Ovest e si prende la Strada Statale del Gran Sasso D’Italia n. 80 direzione Teramo.
Superato il Passo delle Capannelle (quota 1300 m) si scende dall’altra parte fino a giungere al Km 34 presso il Lago di Provvidenza (quota 1063 m). Si parcheggia duecento metri prima della diga su un largo spiazzo a sinistra della strada.
Descrizione:
Parcheggiata l’auto, a piedi si attraversa la diga e si continua lungo lo stradino sterrato che si mantiene nel versante sinistro del Fosso del Chiarino (senso di marcia).
Dopo circa 3 chilometri si giunge in un punto dove la sterrata è franata giù a valle a causa del terremoto dell’Aquila del 2009, il tratto di via in oggetto è lungo un centinaio di metri, qui la carrabile si è ristretta il tanto che basta per non fare più transitare i mezzi a quattro ruote, la conseguenza è che, al di la della frana, la sterrata è in pessime condizioni, alcuni tratti sono stati cancellati dalla forza dell’acqua piovana, durante forti temporali, scesa dai valloni laterali.
Nota: attualmente, Settembre 2012, la frana è stata riparata. In auto si può arrivare fino all'area picnic della Masseria Cappelli guadagnando un tempo di circa 2 ore, ascesa di 200 metri e 9 chilometri, tra andata e ritorno (naturalmente partendo a piedi dalla diga l’escursione è più completa).
Proseguendo, dopo 2 chilometri, si giunge presso i ruderi della Masseria Cappelli (quota 1262 m). Gli edifici sono stati liberati dalla vegetazione e ristrutturati in parte, dal Corpo Forestale dello Stato, ma molto resta da fare. (tempo impiegato dalla partenza 1,15 ore - ascesa 200 m). Qualche centinaio di metri più avanti, sulla destra, si incontra la Chiesa di San Martino (anche questa restaurata dalla Forestale nel 2003).
Si continua sulla sterrata con qualche difficoltà perché il fondo ondulato e pietroso è pieno di profonde buche (dovute alle forti piogge temporalesche primaverili), in questo tratto è possibile avvicinarsi alla riva del torrente che scorre poco distante dalla strada e quasi allo stesso livello. Più avanti nel bosco si incontrano i bottini delle Prese Acque del Chiarino (quota 1307 m), da questo punto in avanti il rumore assordante del torrente si affievolisce sempre di più.
A quota 1394 m il tracciato attraversa il fondo valle e continua dal lato destro (sinistro senso orografico), dopo poche centinaia di metri si esce definitivamente dal bosco entrando nel Pianoro il Castrato.
Si passa accanto all’immagine della Madonna del Buon Cammino e si giunge presso il Rifugio Domenico Fioretti (quota 1500 m), poco prima c’è a sinistra la Fonte della Vaccareccia 1498 m (tempo dalla partenza 2 ore - ascesa 450 m).
Si lascia a sinistra la sterrata, percorsa fin ora, che scende verso l’ampia valle erbosa e si continua sul sentiero che passa accanto ai ruderi della Masseria Vaccareccia raggiungendo una fonte con due bottini (fonte senza nome su IGM, quota 1505 m).
Dalla fonte si prende un evidente sentiero a mezza costa, parallelo al fondo valle, che attraversa un piccolo bosco e si ricongiunge, più in alto, alla sterrata abbandonata in precedenza. Seguendo la strada si arriva nel pianoro erboso dove c’è lo Stazzo di Solagne (quota 1700 m - 30 minuti dai ruderi della Masseria Vaccareccia), in pratica siamo nell’anfiteatro della Valle del Chiarino. Sulla destra del pianoro, non visibile ma molto vicino al sentiero che si sta percorrendo, direzione Sud-Ovest, c’è la Fonte di Solagne (1705 m, 5 minuti).
Senza farsi tentare dalle tracce di sentiero che a sinistra risalgono a mezza costa l’enorme costone che scende dal Monte Corvo, si prosegue dritti (Sud-Est) e si risale uno stretto vallone (i segni del CAI all’inizio non sono molto evidenti) per poi, più in alto, piegare a sinistra e puntare in direzione Est verso la Sella di Monte Corvo 2305 m.
Dalla Sella, in direzione Sud (destra), si sale facilmente il costone erboso della Cima Venacquaro 2377 m o Cima Il Carabiniere (tempo complessivo di salita 4,30 ore - ascesa 1330 m). Ottima la vista sul Lago di Campotosto, sulla Laga, sul Pizzo d’Intermesoli, Pizzo Cefalone e su altre cime del Gruppo del Gran Sasso.
Ora sempre in direzione Sud si scende alla Sella Venacquaro 2236 m, dove c’è un laghetto e si risale dall’altra parte, sempre su un costone erboso, sulla Cima Falasca 2300 m (30 minuti da cima a cima). Ottima da qui la vista sulla Forchetta della Falasca 2187 m, sulla Sella Malecoste 2229 m, sulla Cima delle Malecoste 2444 m (tempo complessivo di salita 5 ore - ascesa 1400 m - Km 12,5).
Per il ritorno, scesi alla Sella Venacquaro si aggira a sinistra la Cima Il Carabiniere e si intercetta il sentiero percorso all’andata a quota 2100 m circa. (Tempo di discesa 3,30 ore).
cartina
grafico altimetrico
001 - Diga di Provvidenza 1063 m, base di partenza per la salita sul Monte Corvo 2623 m
002 - base di partenza per la Cima Sud della Sella di Monte Corvo o Cima Venacquaro 2377 m
003 - base di partenza per la Cima Sud della Sella Venacquaro o Cima Falasca 2300 m
004 - La diga di Provvidenza 1063 m
005 - il Lago di Provvidenza 1063 m
006 - tratto della sterrata della Valle Chiarino franata, Giugno 2009
Nota: attualmente, Settembre 2012, la frana è stata riparata e con le auto si può arrivare fino
all'area pic nic della Masseria Cappelli
007 - la parte rimasta è stata protetta con un telone
008 - la Masseria Cappelli in ristrutturazione, quota 1262 m
009 - la Chiesa di San Martino ricostruita nel 2003 dal CFS
010 - Giuseppe nei pressi delle Prese Acquedotto del Chiarino, 1300 m
011 - la Madonna del Buon Cammino, radura il Castrato
012 - fontana del Castrato, quota 1450 m
013 - Cima Venacquaro 2377 m, Cima Falasca 2300 m e Cima delle Malecoste 2444 m
014 - dai ruderi della Masseria Vaccareccia, vista del Rifugio Fioretti
015 - Fonte presso i ruderi Masseria Vaccareccia 1505 m, Valle del Chiarino
016 - salendo dalla Masseria Vaccareccia e Rifugio Fioretti allo Stazzo di Solagne
017 - neve accumulatasi in inverno presso lo Stazzo di Solagne, quota 1700 m
018 - dalla Stazzo di Solagne, quota 1700 m, si nota il vallone da risalire
019 - salendo verso la Sella di Monte Corvo uno sguardo verso lo Stazzo di Solagna
020 - salendo verso la Sella di Monte Corvo, il Pizzo di Camarda
021 - la Sella di Monte Corvo, la Cima Venacquaro 2377 m e Cima Falasca 2300 m
022 - la Sella di Monte Corvo e la Cima Venacquaro 2377 m
023 - salendo verso la Sella di Monte Corvo 2305 m
024 - salendo verso la Sella di Monte Corvo
025 - Cima Nord-Ovest Sella Malecoste 2282 m
026 - la Sella Malecoste, Cima delle Malecoste e Cima Nord-Ovest Sella Malecoste
027 - la Cima delle Malecoste 2444 m
028 - salendo verso la Sella di Monte Corvo 2305 m
029 - salendo verso la Sella di Monte Corvo 2305 m
030 - Monte Corvo 2623 m visto dalla Sella di Monte Corvo 2305 m
031 - Monte Corvo 2623 m visto dalla Sella di Monte Corvo 2305 m
032 - il Pizzo d'Intermesoli 2635 m visto dalla Sella di Monte Corvo
033 - Giuseppe Albrizio sulla Cima Venacquaro 2377 m, dietro la Cima delle Malecoste
034 - da Cima Venacquaro, in basso la Cima Falasca e in fondo la Cima delle Malecoste
035 - la Sella Venacquaro 2236 m, Cima Falasca e la Cima delle Malecoste
036 - il laghetto della Sella Venacquaro 2236 m e il Pizzo Cefalone
037 - un termine di confine sulla Sella Venacquaro e il Pizzo d'Intermesoli
038 - da un lato ci sono le lettere C A e dall'altro M O con sopra uno strano cappello
039 - Forchetta della Falasca 2187 m vista dalla Cima Falasca 2300 m....
040 - ....Forchetta della Falasca 2187 m e la Sella Malecoste 2229 m
041 - dalla Cima Falasca 2300 m vista del Pizzo d'Intermesoli
042 - Giuseppe sulla Cima Falasca, dietro Forchetta Falasca e Cima delle Malecoste