Appennino oltre i 2000 metri

Monte Brancastello-Pizzo San Gabriele-Torri di Casanova

Monte Brancastello

Cima del Vado di Corno-Pizzo San Gabriele

Anticima Ovest del Brancastello-Cima del Vado di Piaverano

Torri di Casanova

salita dal Vado di Corno, discesa dal Vado del Piaverano

Nota 1:

tempo di salita: 4,45 ore - ascesa 850 m - Km 9,2 

tempo di ritorno (per la stessa via) 3,30 ore - Km 8

tempo di ritorno, scendendo dal Vado del Piaverano, 3 ore (si devono percorrere, in leggera salita, circa 5 Km di strada asfaltata, ascesa 150 m)

tempo complessivo del giro (in parte ad anello): 8 ore . ascesa 1000 m - Km 19 - Traccia GPX

escursione per esperti con attrezzatura (solo se si ha intenzione di salire sulle Torri di Casanova)

Nota 2:

fare riferimento alla cartina “CLUB ALPINO ITALIANO, Sezione dell’Aquila, PARCO NAZIONALE GRAN SASSO-LAGA, GRAN SASSO D’ITALIA, Carta dei sentieri scala 1:25000, S.E.L.C.A. Firenze”.

Nota 3:

le foto da 001 a 042 sono relative ad un'escursione effettuata a Ottobre 2006

le foto da 043 a 052 sono relative ad un'escursione effettuata a Luglio 2015

Nota 4:

la descrizione della salita alle Torri di Casanova con la ferrata è diventata una descrizione "storica", ad Agosto del 2019 la Via Gianni Familiari è stata rimessa a nuovo ed ora è un "gioiello". 

altre escursioni:

Torri di Casanova-Forchetta di Santa Colomba

Monte Brancastello-Cima delle Fienare 

Percorso Auto:

Da Assergi si prende la Strada Statale della Funivia del Gran Sasso d’Italia (n 17 bis), superata la stazione inferiore della funivia si prosegue per Campo Imperatore. Più avanti, ad un bivio, all’inizio dell’altopiano, si va a sinistra per l’Albergo di Campo Imperatore (stazione superiore della funivia). Dopo un lungo rettilineo, alla prima curva a sinistra, si stacca sulla destra (Nord-Ovest) una strada sterrata (quota 1800 m) che si percorre per un centinaio di metri, si parcheggia vicino ad uno spiazzo dove ci sono numerosi tavoli per pic-nic.

Descrizione:

Si inizia a percorrere la sterrata (molto dissestata) che piega subito in direzione Nord-Est e raggiunge, a mezza costa, il Vado di Corno, quota1924 m - 0,30 ore dalla partenza (ottimo il panorama sulle vette del Corno Grande).

Si prosegue in direzione Sud-Est; il sentiero, molto evidente, continua a mezza costa, con leggerissima salita, sul versante Sud della lunga dorsale del Brancastello. Si può seguire anche l’ampia ed erbosa cresta, più scomoda ma più panoramica, in questo caso si passa sulla Cima del Vado di Corno, quota 1983 m, le due tracce si riuniscono più avanti dove il crinale si restringe.

Superata la strettoia, si sale lungo gli ampi dossi della cresta Ovest; a quota 2130 m circa si devia a sinistra a mezza costa, ci sono omini di pietra, si segue una traccia di sentiero che ci porta ai piedi del Pizzo San Gabriele e poi sulla cima, quota 2214 m. Si torna indietro per la stessa via fino alla sella da dove si prosegue a sinistra, una ripida salita su un prato scosceso ci riporta sul sentiero segnato, quota 2210 m.

Più avanti la via aggira a sinistra un’anticima di quota 2281 m; facilmente si può salire anche su questa vetta, Anticima Ovest del Monte Brancastello. Ripreso il sentiero principale si continua a salire fino a raggiungere la vetta del Monte Brancastello 2385 m (tempo impiegato circa 3 ore compresa la deviazione sul Pizzo San Gabriele).

Si scende dall’altra parte, in direzione Sud-Est, e si raggiunge il Vado del Piaverano (alcune cartine portano Pieverano) 2272 m, ci sono omini di pietra. Si prosegue lungo la cresta salendo per qualche decina di metri; quando il sentiero inizia a scendere a mezza costa lo si lascia e si prosegue a salire fino a raggiunge, in pochi minuti, la Cima del Vado di Piaverano 2327 m (inclusa da quest'anno, 2015, nell'elenco delle cime dell'Appennino del Club 2000), ottimo panorama sulle Torri di Casanova e sul Monte Brancastello.

Ripreso il sentiero principale si scende fino a raggiungere la base dell’inizio della via ferrata per le Torri di Casanova, quota 2276 m - 0,45 ore (su una lapide sbiadita e quasi illeggibile c’è scritto “VIA GIANNI FAMILIARI, COLONNELLO PILOTA, PLURIDECORATO AL V. M.”).

Indossata l’attrezzatura adatta si inizia a salire su una scaletta leggermente piegata a parabola, poi tramite corda fissa di acciaio (l’unico spezzone rimesso da poco tempo e quindi in buone condizioni) si sale una paretina quasi verticale di 20 metri. La corda termina inaspettatamente un metro prima di uscire su una cresta esposta ambo i lati.

Si va a destra e in pochi secondi si raggiunge un’altra scaletta, poi c’è una corta corda sempre di acciaio che aiuta a riguadagnare la cresta (però l’ultimo metro si è staccato dalla roccia e quindi rimane penzoloni). Si continua sulla cresta, si sale su un roccione alto un paio di metri (anche questo esposto ambo i lati e senza nessuna protezione) e si è sulla prima Torre di Casanova 2330 m circa.

Si inizia a scendere dall’altra parte (all’inizio non si capisce quale direzione prendere perché la corda che scende lungo la paretina opposta da dove veniamo parte un metro più in basso della cresta e si nota all’ultimo momento), dopo 15 metri circa si tocca la base. (è da notare che la corda che scende da questo versante, alla base, ha la metà delle maglie spezzate per il continuo sfregamento con l’anello che la tiene legata alla parete).

Si sale lungo un pendio detritico fino a raggiungere una sella dove è posta una tabella del CAI dell’Aquila con su scritto: “CLUB ALPINO ITALIANO, Sezione dell’AQUILA, TORRI DI CASANOVA, M. 2362”, la tabella è posta su un punto sbagliato. Abbandonato il sentiero, con una salita in direzione Nord (passi di I grado) in pochi minuti si raggiunge l’omino di pietre della Torre più alta, 2362 m (1 ora)

Per il ritorno si può percorrere la stessa via dell'andata impiegando circa 3,30 ore.

Oppure, raggiunto il Vado del Piaverano, quota 2272 m, si segue, in direzione Sud, un sentiero segnato con vernice, ormai sbiadita, rosso-giallo che prima zigzaga tra il "Brecciaro" e poi sul costone erboso, infine, a vista (il sentiero si perde), si percorre il Piano di Campo Imperatore, puntando verso il Piano di Pietranzoni e l'omonimo Lago. Raggiunta la strada asfaltata si prende a destra, Sud-Ovest, fino alla base di partenza (3 ore).

cartina

cartina anello Vado di Corno-Torri di Casanova

grafico altimetrico

grafico altimetrico Monte Brancastello Torri di Casanova

001 - Monte Brancastello

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002 - Monte Brancastello visto salendo sul Vado di Corno

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003 - In vista del Vado di Corno

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004 - Vado di Corno

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005 - Salendo sul Pizzo San Gabriele, Monte Brancastello, Torri di Casanova

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006 - Il Corno Grande visto dal Vado di Corno

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007 - Il Monte della Scindarella visto salendo sul Monte Brancastello

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008 - Monte Aquila

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009 - Si nota, lungo la cresta, l'albergo diruto dell'Arapietra

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010 - La lunga cresta del Brancastello

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011 - Vado di Corno con l'evidente sterrata appena percorsa

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012 - Campo Imperatore visto dalla lunga cresta del Brancastello

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013 - Il Corno Grande visto salendo sul Brancastello

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014 - Il Pizzo San Gabriele e in fondo La Montagna dei Fiori e di Campli

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015 - Sul Pizzo San Gabriele 2214 m

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016 - Giuseppe sul Pizzo San Gabriele

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017 - Il Corno Grande dal Pizzo San Gabriele

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018 - Il Corno Grande dal Monte Brancastello

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019 - Il Monte Brancastello 2385 m

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 020 - Monte Brancastello

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021 - Giuseppe sul Monte Brancastello 2385 m

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022 - Dal Vado del Piaverano vista del Monte Brancastello e del Corno Grande

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023 - Le Torri di Casanova e il Prena

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024 - Cima Est del Vado di Piaverano 2327 m

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025 - Le Torri di Casanova ormai vicinissime

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026 - Le Torri di Casanova, salendo dal Vado di Corno

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027 - Le Torri di Casanova, salendo dal Vado di Corno

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028 - Inizio della ferrata del Sentiero del Centenario

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029 - Particolare dell'inizio dell'attacco alle Torri di Casanova

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030 - Una scaletta su una ripida parete

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031 - Superata la ripida parete si esce su una cresta esposta

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 032 - Superata la cresta esposta c'è un'altra scaletta

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033 - A sinistra della scaletta la parete è strapiombante

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034 - Una delle Torri di Casanova

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035 - Superata la seconda scaletta si arriva sulla prima Torre

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036 - Uno sguardo dalla 1 ° Torre di Casanova

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037 - A destra il Pizzo San Gabriele visto al ritorno

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038 - Il Brancastello nel pomeriggio

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039 - Scendendo dal Monte Brancastello vista del Corno Grande

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040 - Vetta Occidentale, Torrione Cambi, Vetta Centrale e Orientale

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041 - Un occhio esperto nota il Bivacco Bafile, Corno Grande

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042 - Campo Imperatore nel pomeriggio

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le foto dal numero 043 al numero 052 sono relative all'escursione effettuata il 19 Luglio 2015

043 - il Corno Grande visto dal Vado di Corno

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044 - una recente frana sotto la via ferrata che conduce al Bivacco Bafile, vista dal Vado di Corno

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045 - il puntino rosso tra le rocce è il Bivacco Bafile, visto dal Vado di Corno 

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046 - Filippo Patelli, Grandissimo Appenninista, incontrato salendo sul Monte Brancastello

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047 - dal Pizzo San Gabriele 2214 m

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048 - il Lago di Pietranzoni chiamato anche "Lagone", quota 1637 m

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049 - sul Monte Brancastello 2385 m

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050 - incontro sul Vado del Piaverano con alcuni escursionisti del gruppo "Amici del CAI di Terni"

da sinistra Felice Triolo, Giuseppe Albrizio, Graziana Diomei e Kati Dormi

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051 - dalla Cima del Vado di Piaverano (quota 2327 m) vista del Monte Prena, Monte Infornace e

le Torri di Casanova

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052 - alcuni escursionisti degli "Amici del CAI di Terni" pronti a salire le Torri di Casanova

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