Corno Grande Vetta Occidentale (2912 m)
da Prati di Tivo per il Passo del Cannone
ritorno per la Conca degli Invalidi, Sella del Brecciaio, Rifugio Garibaldi, le Capanne,
Val Maone, Grotta dell’Oro, Sorgente Rio Arno
giro ad anello
Nota:
escursione effettuata il 17 Agosto 2014 - Traccia GPX
è da notare che il percorso fino alla Vetta Occidentale, dopo tanti anni, è stato segnato nuovamente con cerchi bianco e rosso rendendo la via un poco più facile.
Tempo di salita (dalla Madonnina) fino alla Vetta Occidentale: 3,15 ore - Ascesa 900 m
Tempo complessivo del giro ad anello: 8 ore - ascesa 1100 m - discesa 1650 m - Km 18 circa
Fare riferimento alle cartine:
Gran Sasso 1:25.000, Fronte Retro, Escursionismo e scialpinismo, Edizioni il Lupo
“CLUB ALPINO ITALIANO, Sezione dell’Aquila, PARCO NAZIONALE GRAN SASSO-LAGA, GRAN SASSO D’ITALIA, Carta dei sentieri, scala 1:25.000, S.E.L.C.A. Firenze”.
altri itinerari:
Corno Grande Vetta Occidentale dall'Albergo di Campo Imperatore
Corno Grande Vetta Occidentale per la Direttissima, discesa per la cresta Ovest
Torrione Cambi e Vetta Centrale da Campo Imperatore
Corno Grande Vetta Orientale dall’Albergo di Campo Imperatore per la Ferrata Brizio
Corno Grande Vetta Orientale dai Prati di Tivo per la ferrata Enrico Ricci
Accesso in auto:
La base di partenza dell'escursione, Prati di Tivo, si raggiunge per chi proviene da Roma percorrendo la Strada dei Parchi (autostrada A24 Roma-L'Aquila).
Usciti al casello L'Aquila Ovest si prende la Strada Statale 80 del Gran Sasso direzione Teramo; passato il Passo delle Capannelle (quota 1300 m) si scende lungamente dall'altra parte fino al bivio per Pietracamela-Prati di Tivo.
Chi non se la sente di percorrere, per tutta la sua lunghezza, la strada di montagna S.S. 80 anziché uscire a L'Aquila Ovest può continuare a percorrerre l'autostrada, oltrepassare il lungo traforo del Gran Sasso (10 Km), e uscire al casello Colledara-San Gabriele-Prati di Tivo, da qui si prosegue per Montorio al Vomano e si imbocca la S.S. 80 a ritroso fino al bivio per Pietracamela-Prati di Tivo (i tempi di percorrenza non cambiano).
Descrizione:
Dai Prati di Tivo si prende l’ovovia che in 10 minuti ci porta da quota 1449 m a quota 2007 m località “la Madonnina”.
Se l’impianto di risalita è chiuso conviene seguire il sentiero che sale a serpentina costeggiando e a tratti passando sotto la seggio-cabinovia (ascesa 550 m - tempo 1,15 ore)
Dalla Madonnina si continua a salire su un sentiero molto evidente, si trascura a destra la via attrezzata Pier Paolo Ventricini e si entra, a sinistra, nella Valle delle Cornacchie.
Dopo circa 20 minuti si supera un delicato passo (esposto a Est ma facilitato da una lunga corda fissa d’acciaio) e con una serie numerosa di tornanti si giunge al Rifugio Carlo Franchetti (quota 2433 m) 1,15 ore.
Dal Rifugio si sale in direzione Sud puntando all’evidente Sella dei Due Corni (quota 2547 m) che si raggiunge in 20 minuti dopo esser passati vicino alla base del brecciaio della morena del Ghiacciaio del Calderone.
Poco prima della sella c’è una biforcazione, il sentiero di destra, con l’indicazione Corno Piccolo, porta sul valico vero e proprio, quello di sinistra, con l’indicazione Corno Grande esce sulla cresta un pò a sinistra della Sella; si può scegliere indifferentemente l’una o l’altra via, l’importante è che quando si giunge sullo spartiacque si vada a sinistra (Sud-Est).
Ora si percorre a zigzag un enorme sfasciume di sassi del costone Nord-Ovest del Corno Grande, si lascia a sinistra la traccia che porta sulla morena del Ghiacciaio e si continua a salire ripidamente (a volte bisogna aiutarsi con le mani) fino a raggiungere una paretina attrezzata con una corda d’acciaio fissa (Passo del Cannone 2679 m - 20 minuti dalla Sella dei Due Corni).
Qui la via prende la direzione Sud-Ovest; superata facilmente la paretina si aggira il versante Ovest del Corno Grande (in alto si nota un grosso buco circolare nella roccia, sembra il buco di un cannone e per questo prende il nome di Passo del Cannone) e ci si congiunge con la via normale proveniente da Campo Imperatore (quota 2745 m - 20 minuti).
Ripresa la direzione Sud-Est si sale il dosso roccioso e pietroso (facilitati dai nuovi segni del CAI) e ci si affaccia verso la conca del Ghiacciaio del Calderone, ancora un piccolo sforzo su sentiero meno ripido e, lasciando a destra la via della Cresta Ovest e poi quella della Direttissima, si è in vetta 2912 m - 35 minuti.
Per la discesa si segue la via percorsa in salita fino alla biforcazione per il Passo del Cannone (quota 2745 m - tempo 35 minuti), qui si continua a scendere sulla via normale per Campo Imperatore lasciando a destra quella percorsa all’andata e su veloce brecciaio si giunge sulla Conca degli Invalidi 2600 m - 10 minuti).
Sempre su evidente e veloce sentiero si tocca la Sella del Brecciaio 2506 m e poi in ripida discesa, su pietraio, si supera il costone roccioso Sud-Ovest del Corno Grande.
Subito dopo si incontra un bivio, a destra la mulattiera porta al Rifugio Garibaldi; si può scegliere di scendere verso il rifugio o continuare (se si vuol godere di più del paesaggio) sulla via normale per altri 600 metri fino ad incontrare il bivio segnalato da cartelli (quota 2330 m - 40 minuti dalla Conca degli Invalidi).
Si va a destra e in 15 minuti si è al Rifugio Garibaldi 2231 m, si continua a scendere sempre su evidente sentiero entrando nell’altopiano ondulato di Campo Pericoli, si lascia un sentiero a sinistra per il Passo la Portella e si arriva alle Capanne (1957 m - 45 minuti).
Si continua a scendere in direzione Nord lasciando a sinistra il sentiero che sale alla Sella dei Grilli e si entra nella Val Maone chiusa a destra dal Primo Scrimone della Vetta Occidentale e a sinistra dalle pareti rocciose dell’Intermesoli.
Si attraversano dei pianori dove ci sono enormi rocce erratiche e a quota 1700 m si entra in una macchia di bosco uscendone quasi subito. A sinistra si inizia a vedere un grosso buco nero: è la Grotta dell’Oro.
Si continua lungo il sentiero fino a quota 1600 m dove c’è una biforcazione, segnata da un omino di pietre e da una freccia di legno (50 minuti dalle Capanne).
Per visitare la Grotta dell’Oro che si trova a quota 1700 m, sotto la parete rocciosa che scende dall’Intermesoli, tra andata e ritorno ci vogliono 30 minuti
Ripresa la via principale in 20 minuti si arriva alla copiosa Sorgente Rio Arno (quota 1535 m), ancora avanti per 5 minuti e si giunge ad una biforcazione, quota 1480 m, le Cascate.
Si abbandona la mulattiera di fondovalle e si segue una sterrata che sale a mezza costa in direzione Nord-Est, la strada è in pessime condizioni e in alcuni tratti è diventata sentiero; dopo 30 minuti si giunge all’incrocio con una strada asfaltata che proviene dal piazzale di Prati di Tivo, si percorrono gli ultimi 300 metri a destra (Est) e si è alla base di partenza (5 minuti).
cartina 1-4
cartina 2-4
cartina 3-4
cartina 4-4
grafico altimetrico
001 - Prati di Tivo, arrivo della seggio-cabinovia alla Madonnina 2007 m
002 - in fondo la Sella dei Due Corni
003 - la Madonnina, il Corno Piccolo e la Sella dei Due Corni
004 - ambiente maestoso
005 - il delicato passo
006 - la parete Est del Corno Piccolo
007 - enormi massi, neve perenne e la Sella dei Due Corni
008 - il Rifugio Franchetti
009 - la morena del Ghiacciaio del Calderone
010 - il Corno Piccolo
011 - immensi pietrai
012 - dalla Sella dei Due Corni al Passo del Cannone
013 - dal Passo del Cannone vista del Corno Piccolo
014 - la buca che da il nome al Passo del Cannone
015 - la Conca degli Invalidi e il Pizzo Cefalone
016 - la Conca degli Invalidi e la via normale da Campo Imperatore
017 - la salita lungo la via normale per la Vetta Occidentale 2912 m
018 - si sale tra sfasciumi e roccette
019 - da sinistra: Vetta Orientale, Vetta Centrale e il Torrione Cambi
020 - Pizzo d’Intermesoli, Monte Corvo, Lago di Campotosto
021 - il Ghiacciaio del Calderone
022 - la Vetta Occidentale 2912 m
023 - pochi metri per la Vetta Occidentale
024 - la Croce di Vetta 2912 m
025 - Campo Imperatore, la Portella, Pizzo Cefalone, Campo Pericoli
026 - Vetta Orientale, Vetta Centrale, Torrione Cambi visti dalla Vetta Occidentale
027 - la discesa lungo la via normale
028 - verso la Conca degli Invalidi
029 - dalla Conca degli Invalidi la cresta Ovest
030 - la Sella del Brecciaio
031 - la discesa dalla Sella del Brecciaio verso Campo Pericoli
032 - la Sella del Brecciaio vista dal basso
033 - Campo Pericoli, la Portella e il Rifugio Duca degli Abruzzi
034 - il bivio segnato per il Rifugio Garibaldi
035 - scendendo verso Campo Pericoli, il Pizzo d’Intermesoli è coperto dalla nebbia
036 - presso il Rifugio Garibaldi
037 - il Rifugio Garibaldi
038 - la Sella dei Grilli e il Pizzo d’Intermesoli
039 - il bivio per il Passo Portella a Campo Pericoli
040 - targa su una roccia presso le Capanne
041 - le Capanne
042 - la Val Maone
043 - Primo Scrimone della Vetta Occidentale
044 - le pareti di roccia dell’Intermesoli
045 - altra targa presso la località Stazzo Conchetta d’Oro 1850 m
046 - la Val Maone e in fondo la Montagna dei Fiori e di Campli
047 - la Grotta dell’Oro
048 - bivio segnalato per la Grotta dell’Oro
049 - salendo verso la Grotta dell’Oro
050 - l’ingresso della grotta
051 - dalla grotta uno sguardo verso la Val Maone
052 - dentro la Grotta dell’Oro
053 - la Val Maone
054 - la presa d’acqua della Sorgente Rio Arno
055 - Sorgente Rio Arno
056 - Rio Arno
057 - punto in cui la Val Maone termina e inizia la Valle del Rio Arno
058 - la sterrata (in alcuni punti ridotta a mulattiera) che riporta ai Prati di Tivo
059 - l’inizio della Val Maone visto dalla sterrata
060 - un camoscio
061 - l’inizio della sterrata per la Val Maone che noi abbiamo percorso al contrario (si trova 300 metri dopo
il piazzale dei Prati di Tivo percorrendo la strada asfaltata direzione Ovest)
062 - cartelli escursionistici di legno all’inizio della sterrata
063 - targa all’inizio della sterrata